Ai posteri l’ardua sentenza è un’espressione che si trova nella parte centrale dell’ode manzoniana Il cinque maggio ed è la risposta che Manzoni dà alla domanda che rivolge ai propri lettori: «Fu vera gloria?», riferendosi naturalmente all’intera vicenda napoleonica. Manzoni, che fino alla morte di Napoleone Bonaparte aveva mantenuto un atteggiamento di riserbo nei suoi confronti, non si sbilancia e lascia che sia la storia a dare la difficile valutazione.
L’espressione è divenuta proverbiale, a indicare che, di fronte a una situazione controversa e ambigua, si preferisce sospendere il giudizio e lasciare alle generazioni future la valutazione dei fatti. Talvolta l’espressione è usata anche con intenti velatamente ironici o in contesti scherzosi.
(“Per ora la trilogia è stata venduta in Germania, Russia, Cina, Giappone, Australia, mentre in Spagna stanno iniziando le riprese del remake e gli Stati Uniti sono in trattative per farne la versione made in Usa. È nata forse una mitologia? Ai posteri l’ardua sentenza.”; snapitaly.it a proposito del film “Smetto quando voglio”, 5 febbraio 2018).

Dettaglio del monumento a Napoleone ad Ajaccio (Corsica)