Ad libitum è una locuzione avverbiale latina il cui significato letterale è “a piacere”. Si tratta di un’espressione che viene utilizzata in vari contesti; è usata, per esempio, nell’ambito musicale; qui la si ritrova spesso riportata negli spartiti ove indica che una determinata parte (in genere quella conclusiva) può essere ripetuta a discrezione dell’esecutore, che può aggiungere anche elementi di improvvisazione.
In ambito medico la si poteva trovare talvolta nelle ricette (spesso abbreviata con ad l.) quando il medico non aveva intenzione di prescrivere un determinato dosaggio.
Nel linguaggio ecclesiastico la si ritrova nell’espressione “colletta ad libitum” con la quale si indica, nell’ambito della liturgia della messa, le collette che seguono quelle obbligatorie.
L’espressione ad libitum viene anche usata nel parlare comune, perlopiù con tono scherzoso, con il suo significato letterale (a piacere, a volontà).
(“In effetti, poi, quando i volontari sono stati posti di fronte a un piatto con la possibilità di mangiare ad libitum, coloro che avevano precedentemente assunto l’integratore a base di inulina mangiano il 10% in meno“; ladige.it, 4 luglio 2016).

In ambito musicale, l’espressione ad libitum si ritrova spesso riportata negli spartiti ove indica che una determinata parte (in genere quella conclusiva) può essere ripetuta a discrezione dell’esecutore.
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