Per vene varicose si indicano vene superficiali, generalmente delle gambe, andate incontro ad un processo di dilatazione tale per cui risultano evidenti sotto la pelle, dal colore facilmente distinguibile (che può andare dal rosso al blu) e, a volte, in rilievo sulla pelle.
Le vene varicose di per sé non sono pericolose, nel senso che difficilmente rappresentano un grave problema di salute (sebbene non siano completamente prive di complicanze, sono per esempio possibili ulcerazioni e flebiti), eppure è importante prevenirle e gestirle in quanto possono dare origine ad una sintomatologia estremamente fastidiosa legata ad un senso di pesantezza alle gambe, gonfiore alle caviglie, dolore, crampi notturni e prurito, oltre a rappresentare un inestetismo notevole.
Le vene varicose sono causate da un insieme di predisposizione e fattori esterni quali il lavoro in stazione eretta, il sovrappeso e l’obesità, l’ipertensione e, in generale un cattivo stile di vita (per esempio il vizio del fumo non aiuta), il caldo, la sedentarietà etc. Le donne risultano tendenzialmente più interessate dal problema.
Per fortuna esistono diversi rimedi naturali che possono essere impiegati per migliorare la situazione, tenendo però a mente l’importanza di prevenire il più possibile il problema delle vene varicose attraverso un corretto stile di vita.
Per approfondimenti, consultare l’articolo sulle vene varicose. Inoltre, nel presente articolo non vengono citati rimedi, genericamente classificati come naturali, ma che non hanno validità scientifica e appartengono alla medicina alternativa (come l’omeopatia e i fiori di Bach).
Rimedi naturali
Esercizio fisico – Se è vero che esiste una predisposizione relativamente alla facilità con cui si sviluppano le vene varicose è altrettanto vero che uno stile di vita sedentario non aiuta. Muoversi facilita il ritorno venoso, impedendo il ristagno di sangue per gravità negli arti inferiori, ed è per questo che attività come la corsa (se il peso non è eccessivo), il cammino, il ciclismo e il nuoto possono migliorare la situazione direttamente, oltre a migliorare a lungo termine tutta una serie di parametri che possono incidere sulla progressione delle vene varicose.
Cambiamenti alimentari – Non ci sono alimenti specificamente indicati, tuttavia è fortemente indicata la riduzione del peso qualora ci si trovi in una situazione di sovrappeso o di obesità attraverso cambiamenti delle proprie abitudini alimentari e l’adozione di una dieta ipocalorica. Altresì importante è la riduzione del proprio contenuto di sale e sodio onde evitare il più possibile la ritenzione idrica che potrebbe contribuire alla comparsa e all’aggravamento del problema.
Utilizzo di calze a compressione graduata – Specie nel caso in cui si svolgano mansioni tali per cui occorre mantenere la stazione eretta per molte ore è possibile impiegare apposite calze a compressione graduata che, applicando sulle caviglie e i polpacci una leggera compressione, facilitano il ritorno venoso nelle gambe e riducono il gonfiore. È possibile trovare queste calze sia in farmacia che on-line.
Cambiare posizione e muoversi – Come anticipato il movimento favorisce il ritorno venoso e facilita il lavoro delle vene, riducendo il rischio di varici. Per questa ragione chi fa un lavoro che obbliga alla stazione eretta per molte ore al giorno o, al contrario, a stare seduti, dovrebbe premurarsi di muoversi e cambiare posizione. Possono anche essere utili specifici movimenti che permettono una contrazione dei muscoli del polpaccio, come l’alzarsi sulle punte dei piedi apposta per favorire questo effetto. Chi soffre molto di questo problema dovrebbe anche evitare di stare a lungo seduto in posizioni ancora più a rischio di bloccare il flusso sanguigno, come le posizioni con le gambe incrociate.

In Italia soffre di vene varicose il 40% delle donne e il 20-30% della popolazione generale
Rimedi fitoterapici – Sono diverse le specie vegetali i cui principi attivi vengono considerati utili per il miglioramento delle vene varicose. Fra queste vi è la Centella asiatica, una pianta che, come suggerisce il nome, è originaria del continente asiatico e che potrebbe contribuire a rafforzare le parteti venose in funzione di alcuni principi attivi in essa contenuti. Per approfondimenti è possibile consultare l’apposito articolo su questa pianta. Altri rimedi fitoterapici consigliati per le vene varicose sono la Vitis vinifera, generalmente proposta nella forma di estratti di semi, e prodotti a base di ippocastano (Aesculus hippocastanum). Occorre tuttavia sempre ricordare che l’impiego di estratti vegetali deve sempre essere ben ponderato in quanto sono sempre possibili interazioni con farmaci e terapie in corso, oltre a possibili effetti collaterali e reazioni di ipersensibilità individuali a qualcuna delle molte sostanze in esse contenute.
Alimenti ricchi di bio-flavonoidi – Alcuni flavonoidi, fra i quali gli antociani in particolare, hanno mostrato qualche effetto sulla salute dei vasi sanguigni e la funzionalità circolatoria, per tanto un possibile aiuto nel migliorare il problema (sebbene modesto rispetto a cambiamenti più impattanti sul proprio stile di vita) può venire da un’alimentazione più ricca di flavonoidi, ovvero in cui si consumino quantità maggiori di cipolle, mele, mirtilli, lamponi, fragole e altri frutti di bosco, prugne, albicocche, tè verde e tè nero. Il consumo ragionevole di questi alimenti, nelle quantità corrette, è scevro da effetti collaterali.
Preferire un abbigliamento comodo – È preferibile evitare di indossare abiti eccessivamente stretti, sempre per evitare di ostacolare i processi di ritorno venoso.
Massaggi – Anche praticare delicati massaggi nell’area colpita, qualora non vi sia eccessivo dolore o gonfiore, può mobilitare il sangue nelle vene a migliorare la situazione, ma in relazione alla fragilità delle vene può anche essere controproducente: se la situazione è già piuttosto avanzata è preferibile semplicemente sdraiarsi con le gambe sopraelevate per dare sollievo alla pressione sulle vene che porta alla loro dilatazione.