Il tè verde è una variante del tè ottenuta dalle foglie di Camellia sinensis che durante la lavorazione non hanno subito alcuna ossidazione.
Proprietà e benefici del tè verde
Il tè verde, grazie al suo contenuto di catechine e di flavonoidi, ha sicuramente ottime proprietà antiossidanti e anti radicali liberi.
Alcune proprietà sono ancora da confermare da parte della medicina moderna, come l’azione sull’enzima HMG-CoA-reduttasi che potrebbe ridurre il tasso di colesterolo. Alcune ricerche affermano che contrasterebbe l’Helicobacter pylori responsabile dell’ulcera. Aumenterebbe la concentrazione mentale e ridurrebbe il senso d’affaticamento, incrementando l’utilizzo dei grassi a scopo energetico (ne conseguirebbe perciò una riduzione del grasso corporeo, anche se minima: per avere un’azione efficace occorre berne circa un litro al giorno).
Altre presunte proprietà in corso di studio riguarderebbero l’azione protettiva nei confornti di malattie degenerative come morbo di Parkinson e Alzheimer.
Nonostante diverse ricerche inizialmente ottimiste, non sarebbe rilevante la sua attività antitumorale. A differenza di altre erbe, il tè verde mantiene almeno in parte ciò che promette ed essendo una bevanda gradevole può essere impiegato senza problemi (è solo sconsigliato a chi soffre in maniera particolare gli eccitanti); chi impiega le foglie utilizzando un’infusiera può utilizzarle almeno due o tre volte.
Se la bevanda viene consumata per introdurre caffeina, occorre una certa quantità di bevanda per ottenere effetti significativi; una tazza infatti contiene soltanto il 25-30% della quantità di caffeina presente in una tazzina di caffè.
Relativamente all’attività delle catechine e dei polifenoli presenti, il dosaggio raccomandato per ottenere effetti antiossidanti significativi è di 125-500 mg al giorno; tenendo in considerazione che la quantità di queste sostanze è alquanto variabile (10-40 mg) in funzione di alcuni fattori, tra i quali il tipo di tè verde e il luogo di coltivazione/provenienza, è facile capire come sia importante la qualità del tè assunto e come una sola tazza al giorno possa avere effetti modesti.
Controindicazioni
Il consumo della bevanda al fine di assumere una quantità sufficiente di catechine e polifenoli deve tenere in considerazione la contemporanea presenza delle avvertenze indotte dalla caffeina contemporaneamente ingerita. In alternativa è possibile utilizzare il tè deteinato (ricordiamo che teina è sinonimo di caffeina).
Tè verde e cancro
La medicina, ufficiale e no, è sempre alla ricerca di sostanze che sconfiggano il cancro. Premesso che esistono diversi tipi della malattia, per cui cercare la panacea di tutti i tumori è forse un po’ troppo ambizioso, occorre dire che in questa spasmodica ricerca (che a volte sfocia in un vero e proprio delirio di onnipotenza) vengono spesso utilizzate ricerche di basso profilo (leggere a proposito i dubbi su tali ricerche e ricordarsi che la ricerca non è scienza).
Da notare che le ricerche condotte su piccoli campioni che hanno promesso qualche risultato utilizzavano una quantità di sostanze antiossidanti del tè verde di circa 250 mg; poiché una tazza di tè verde contiene circa 25 mg, si comprende quanto poco possa fare berne una sola tazza al giorno. D’altro canto berne dieci ha effetti collaterali, come ha mostrato una ricerca del North Central Cancer Treatment Group (Jatoi A et al, Cancer 2003; 97:1442-1446): oltre alla scarsa attività antitumorale del tè verde nei pazienti con carcinoma prostatico androgeno-indipendente, la ricerca ha mostrato che, ad alte dosi (quelle per cui dovrebbe avere un’azione positiva), la tossicità della bevanda è stata di grado 1 o 2 e si è presentata nel 69% dei pazienti ed ha compreso: nausea, emesi, insonnia, fatica, diarrea, dolore addominale e confusione.
Si sono anche presentati 6 episodi di tossicità di grado 3 ed un episodio di tossicità di grado 4.
L’unica ricerca veramente condotta su un campione vasto e su umani (quindi non su animali o in vitro o su campioni ristretti) ha di fatto smentito gli iniziali ottimismi: la ricerca condotta per oltre dieci anni (è partita nel 1984) su 30.000 giapponesi abituali consumatori di tè verde ha dimostrato che il tè verde non protegge dal cancro allo stomaco, nonostante che alcuni studi su campioni ristretti avessero proposto una differente soluzione. Infatti nella popolazione studiata si sono avuti 500 casi di tumore, un numero in linea con la popolazione che non consuma la bevanda oggetto dell’indagine.