Lo psillio (Plantago psyllium) è una pianta erbacea annuale che appartiene alla famiglia delle Plantaginacee ed è nativa delle regioni mediterranee, anche se è coltivata in ogni parte del mondo. Le zone di maggior produzione sono l’India, l’Iran, il Pakistan e gli USA.
Psillio – Proprietà e usi fitoterapici
Per la preparazione dei prodotti fitoterapici a base di di questa pianta si utilizzano i semi.
Le indicazioni principali sono relative al trattamento dei problemi di natura gastrointestinale. Lo psillio può avere effetti lassativi, ma lo si utilizza anche per trattare la diarrea.
I semi sono rivestiti di uno strato mucillaginoso che se viene a contatto con i liquidi può espandersi notevolmente incrementando decisamente il proprio peso. L’effetto lassativo è dovuto a questa caratteristica; a contatto con i liquidi attratti nel lume intestinale lo psillio si espande aumentando lo stimolo peristaltico e favorendo conseguentemente l’evacuazione.
La capacità dello psillio nell’attrarre liquidi all’interno dell’intestino fa sì che esso possa agire anche come antidiarroico; l’assorbimento dei liquidi in eccesso rende il chimo (il bolo fecale) più consistente. Il rimedio agisce quindi come normalizzatore del transito intestinale e della consistenza fecale.
Alla pianta sono inoltre riconosciute proprietà di tipo prebiotico; viene quindi consigliato come sostanza in grado incrementare la crescita di una flora batterica acidofila con miglioramento dell’efficienza intestinale e delle difese immunitarie.
Nel caso di utilizzo come regolarizzatore intestinale, i dosaggi consigliati vanno dai 5 ai 7 g giornalieri; affinché il rimedio possa esercitare la sua azione deve essere accompagnato da un’abbondante dose di liquidi; la velocizzazione del transito dovrebbe fornire anche effetti positivi a livello di riduzione dell’assorbimento del colesterolo e di rallentamento dell’assorbimento degli zuccheri semplici; si abbasserebbero conseguentemente i livelli sierici di colesterolo LDL e il livello di glicemia.
L’utilizzo di psillio (come del resto quello della stragrande maggioranza dei prodotti fitoterapici) non dovrebbe essere protratto troppo a lungo.
Tra gli effetti collaterali legati a un utilizzo a lungo termine vi sono flatulenza e meteorismo. Inoltre, dal momento che lo psillio, come accennato poco sopra, può influenzare i livelli di colesterolo e quelli glicemici, il suo utilizzo deve essere valutato con una certa prudenza nel caso di soggetti che sono sottoposti a terapie ipocolesterolemizzante e ipoglicemizzante; si potrebbero infatti verificare potenziamenti indesiderati dei farmaci utilizzati per tali scopi.

Lo psillio (Plantago psyllium) è una pianta erbacea annuale che appartiene alla famiglia delle Plantaginacee