L’astragalo (Astragalus membranaceus) è una pianta erbacea della famiglia delle Leguminose originaria della Cina, del Tibet e della Mongolia.
Esistono moltissime specie di astragalo, ma quelle presenti in commercio sono generalmente quelle delle specie membranaceus e mongholicus; della pianta sono utilizzate le radici disseccate, ma solo di piante con almeno quattro anni d’età, perché contengano i principi attivi in quantità utile.
Astragalo: proprietà
L’astragalo è presente da tempo immemorabile nella medicina tradizionale cinese in virtù delle sue (presunte) proprietà immunostimolanti. La radice dell’astragalo contiene molti principi attivi, tra cui:
- saponine (astragalosidi), glicosidi terpenici molto comuni nelle piante
- fitoestrogeni (calicosina e formonoletina), estrogeni derivati dalle piante
- polisaccaridi
- amine biogene (colina)
Oltre a quella di stimolare il sistema immunitario, altre proprietà attribuite all’astragalo sono quelle ossidanti, antivirali ed epatoprotettive
Le principali indicazioni per l’utilizzo dell’astragalo sono pertanto:
- raffreddori e influenza
- avvelenamento da agenti chimici, come il tetracloruro di carbonio
- riduzione degli effetti tossici di alcuni trattamenti in chemioterapia
Spesso l’astragalo viene commercializzato in combinazione con altri prodotti con proprietà adattogene, ovvero in grado di rafforzare la risposta dell’individuo a fatica fisica e mentale (ginseng, echinacea ecc.).
Nonostante l’astragalo sia consigliato come epatoprotettore, cardiotonico e immunostimolante e come tonico generale, nell’ambito della medicina convenzionale le proprietà di questo rimedio fitoterapico non sono attualmente dimostrate.
Effetti collaterali
Se assunto in grandi dosi, l’astragalo può dar luogo a problemi di tipo gastrointestinale o a episodi ipotensivi (abbassamento della pressione sanguigna) con vertigini.
I dosaggi consigliati arrivano fino a 500 mg al giorno se assunto singolarmente; se invece viene combinato con altre sostanze dall’attività simile le dosi consigliate sono inferiori (100-200 mg giornalieri).