Reparilexin è un farmaco a base di escina, una sostanza costituita da una miscela di saponine; l’escina contenuta in Reparilexin, ottenuta dall’ippocastano, è stata isolata allo stato di purezza dagli altri componenti naturali dell’estratto e resa così adatta all’uso endovenoso e orale. Essa svolge un’azione detumefacente, antiedema e antiflogistica a livello degli edemi localizzati che si riscontrano in una serie molto vasta di condizioni.
Dopo somministrazione endovenosa l’escina è rapidamente eliminata dal sangue per 2/3 per via biliare e per 1/3 per via renale. La rapida eliminazione dal circolo esclude fenomeni di accumulo. Dopo somministrazione orale di Reparilexin si osserva un buon assorbimento.
Per via orale l’escina presenta una tossicità acuta tale da garantire sicurezza nell’impiego clinico; somministrazioni a medio e lungo termine non influiscono sulla tollerabilità generale anche a dosi superiori a quelle usate in terapia. Anche l’attività emolitica, tipica delle saponine, non si evidenzia per l’escina se non a dosaggi molto superiori a quelli massimi raggiungibili in terapia. Alle dosi terapeutiche l’escina non provoca fenomeni negativi a carico dell’intima venosa o della mucosa gastrica. Reparilexin è privo di effetti teratogeni o embriotossici e non ha azione sulla spermatogenesi.
A cosa serve Reparilexin
Reparilexin è un medicinale indicato nei seguenti casi:
- sintomi attribuibili a insufficienza venosa
- stati di fragilità capillare.
Posologia e modo di somministrazione
La posologia e le modalità di utilizzo di Reparilexin possono variare a seconda dello specifico caso, in base all’età del paziente e al giudizio del medico.
Prima di usare Reparilexin si devono informare il medico e/o il farmacista della propria storia clinica, in particolare di: problemi ai reni, problemi al fegato e altri problemi medici.
Per le dosi e le modalità di somministrazione consultare il foglietto illustrativo nella confezione.
Reparilexin – Avvertenze, precauzioni per l’uso e controindicazioni
Non sono noti casi di assuefazione o dipendenza.
Reparilexin non deve essere utilizzato in pazienti con insufficienza dell’emuntorio renale. Pertanto quando Reparilexin (escina) viene utilizzato in affezioni che possono complicarsi con riduzione della funzione renale (per esempio, traumi da schiacciamento massivo, estese ustioni) questa deve essere attentamente controllata fin dall’inizio e qualora si presentasse alterata, il trattamento con Reparilexin (escina) deve essere immediatamente sospeso.
Questo medicinale contiene lattosio: i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp-lattasi, o da malassorbimento di glucosio–galattosio, non devono assumere Reparilexin.
Reparilexin contiene galattosio: i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, per esempio galattosemia, o da malassorbimento di glucosio–galattosio, non devono assumere Reparilexin.
Tenere il medicinale fuori dalla portata dei bambini.
Gravidanza e allattamento
Nello stato gravidico non esistono controindicazioni manifeste, tuttavia si ritiene opportuno escludere l’uso di Reparilexin (escina) nei primi tre mesi di gravidanza e durante l’allattamento.
Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari
Reparilexin non influisce sulla capacità di guidare veicoli o di usare macchinari.
Controindicazioni
Reparilexin è controindicato in caso di ipersensibilità al principio attivo (escina) o a uno qualsiasi degli eccipienti presenti nel preparato.
Reparilexin è altresì controindicato in caso di:
- affezioni emolitiche
- edemi generalizzati di origine cardiaca, renale e discrasica
- insufficienza renale, shock renale, pregresse affezioni renali
- pazienti a rischio trombotico
- donne che fanno uso di contraccettivi orali.
Reparilexin – Effetti collaterali
Sono stati segnalati rari casi di disturbi digestivi. In alcuni casi possono comparire reazioni allergiche acute (orticaria).

Reparilexin è un medicinale indicato nei seguenti casi: sintomi attribuibili a insufficienza venosa e stati di fragilità capillare.
Interazioni
La contemporanea somministrazione di aminoglicosidi (per esempio gentamicina) dovrebbe essere evitata in quanto l’escina potrebbe incrementare la nefrotossicità di tali antibiotici.
L’escina può potenziare l’azione degli anticoagulanti somministrati contemporaneamente. In questo caso occorre modificare opportunamente le dosi in funzione dei risultati delle analisi cliniche (per esempio tempo di protrombina).
Il legame dell’escina con le proteine plasmatiche può essere modificato da alcuni antibiotici (per esempio la cefalotina può aumentare la concentrazione di escina libera nel siero). Con ampicillina questo effetto è molto modesto.
Sovradosaggio
Non sono stati riportati casi di sovradosaggio, né sono noti antidoti specifici.
.
NOTA IMPORTANTE – Questa pagina non sostituisce in alcun modo le informazioni presenti nei foglietti illustrativi che accompagnano i farmaci; in particolare per composizione, forma farmaceutica, posologia, proprietà farmacologiche e informazioni farmaceutiche riferirsi al foglietto illustrativo. Nessun farmaco deve essere assunto senza consultare il proprio medico.