La pillola del giorno dopo è un farmaco usato quale metodo contraccettivo post-coitale (contraccezione d’emergenza o contraccezione post-coitale). Lo scopo è quello di evitare una gravidanza non desiderata.
Secondo quanto specificato anche dall’OMS, la pillola del giorno dopo non è in grado di impedire l’annidamento nell’utero dell’ovulo fecondato; è per questo motivo che il farmaco è stato inserito nella categoria degli anti-ovulatori (impedisce il rilascio dell’ovulo dalle ovaie); non si tratta quindi, come erroneamente ritenuto da alcuni, di un metodo abortivo.
Il principio attivo che caratterizza la pillola del giorno dopo è un progestinico denominato levonorgestrel; tale principio attivo è presente anche in molti altri farmaci ad azione contraccettiva, ma in questi ultimi il dosaggio è molto minore; nella pillola del giorno dopo, infatti, il levonorgestrel è presenta a un dosaggio che circa 30 volte superiore.
Per poter esplicare la sua efficacia, la pillola del giorno dopo deve essere assunta entro le 72 ore successive al rapporto sessuale non protetto o comunque considerato “a rischio” (rottura del preservativo, coito interrotto non riuscito ecc.).
Pillola del giorno dopo – Efficacia
La pillola del giorno dopo è ritenuta un farmaco contraccettivo dall’efficacia piuttosto elevata. In base agli studi effettuati, se la compressa viene assunta entro le 12-24 ore dal rapporto sessuale, l’efficacia è di circa il 95% (l’ideale è l’assunzione del farmaco entro la dodicesima ora); nei due giorni successivi, la percentuale di efficacia diminuisce in modo importante (si passa all’85% nel secondo giorno e al 58% nel terzo giorno). La rapidità nell’assunzione assume quindi un ruolo fondamentale sul livello di efficacia.
Uno studio relativamente recente (Glaisier et al.; 2011), ha mostrato come la pillola del giorno dopo abbia un’efficacia ridotta nelle donne che pesano oltre i 75 kg; tale efficacia è nulla se il peso è superiore agli 80 kg.
L’efficacia del farmaco può risultare ridotta nel caso di concomitante utilizzo di alcuni principi attivi quali la carbamazepina (farmaco antiepilettico), la fenitoina (farmaco antiepilettico), il fenobarbital (farmaco antiepilettico), il primidone, la rifabutina, la rifampicina (farmaco antibiotico), la griseofulvina, il ritonavir (farmaco somministrato in caso di sindrome da immunodeficienza acquisita) ecc.
Anche l’assunzione di iperico (erba di San Giovanni) può ridurre l’efficacia della pillola del giorno dopo.
Non è consigliabile la somministrazione del farmaco in donne affette da patologie epatiche gravi oppure da patologie caratterizzate da grave malassorbimento (come per esempio il morbo di Crohn) in quanto l’efficacia della pillola potrebbe essere compromessa.
Va precisato inoltre che, in caso di vomito entro le tre ore dall’assunzione del farmaco, questo deve essere nuovamente assunto.
Dal momento che la pillola del giorno dopo può ridurre l’efficacia della pillola anticoncezionale, nel caso di un’assunzione del levonorgestrel (per dimenticanza o errore nell’assunzione dell’anticoncezionale) è consigliato l’uso del preservativo per tutto il ciclo in corso e, secondo alcune fonti, anche per alcuni giorni dopo l’inizio del nuovo blister. È comunque sempre opportuno, in caso di dubbi, rivolgersi al proprio ginecologo.
Formulazioni
Attualmente, nel nostro Paese, sono due le formulazioni orali più impiegate a base di levonorgestrel; la prima prevede una compressa da 1,5 mg da assumere in un’unica somministrazione oppure due compresse da 0,75 mg ognuna che possono essere assunte sia insieme oppure a distanza di dodici ore l’una dall’altra. I nomi commerciali di tali farmaci sono Norlevo e Levonelle.
Tali formulazioni hanno di fatto sostituito il cosiddetto metodo Yuzpe (metodo che prevede l’utilizzo di estroprogestinici, EE 100 μg e norgestrel 1 mg o levonorgestrel 0,5 mg, in due dosi da assumersi a distanza di 12 ore entro 72 ore dal rapporto sessuale) in quanto considerate più efficaci e meglio tollerate.
I meccanismi che regolano l’azione del levonorgestrel non sono perfettamente noti. Si ritiene che esso agisca ritardando oppure bloccando l’ovulazione. Si ritiene inoltre che il levonorgestrel possa inibire il trasporto degli spermatozoi impedendo quindi la fecondazione. Il farmaco, come detto in apertura di articolo, non è efficace se l’impianto dell’ovulo nell’utero è già avvenuto.
Pillola del giorno dopo – Effetti collaterali
Viene raccomandato di non considerare la pillola del giorno dopo come metodo contraccettivo di uso normale in sostituzione della pillola estroprogestinica; innanzitutto si deve considerare il fatto che l’efficacia della pillola del giorno dopo dura soltanto poche ore e che, rispetto agli altri metodi contraccettivi, essa comporta maggiori effetti collaterali che, quando presenti, sono pressappoco gli stessi di quelli provocati dall’assunzione delle normali pillole estroprogestiniche (astenia, cefalea, nausea, vomito, flussi mestruali sovrabbondanti ecc.).
Abbastanza comuni sono le irregolarità nel flusso mestruale (in un 15% dei soggetti si rileva un anticipo del flusso mestruale, in un altro 15% si ha invece un ritardo che oscilla dai 3 ai 7 giorni; nel 13% il ritardo supera la settimana, mentre nel 57% rimanente non si rilevano alterazioni di sorta).
La pillola del giorno dopo non ha effetti teratogeni (ovverossia non si hanno ripercussioni sul feto nel caso in cui un’eventuale gravidanza dovesse procedere; è comunque sconsigliato l’uso di questo farmaco nelle donne in cui è stato accertato il rischio di gravidanza extrauterina).

Per poter esplicare la sua efficacia, la pillola del giorno dopo deve essere assunta entro le 72 ore successive al rapporto sessuale non protetto o comunque considerato “a rischio”.
Prescrizione
Secondo le vigenti disposizioni di legge, nel nostro Paese è necessaria una prescrizione medica (non ripetibile) per l’acquisto della pillola del giorno dopo; tale prescrizione può essere richiesta a un consultorio familiare oppure al medico di famiglia. In caso di necessità (chiusura del consultorio familiare o indisponibilità del medico di famiglia causa orario di chiusura dell’ambulatorio) la prescrizione del farmaco può essere richiesta a qualsiasi medico, alla guardia medica oppure al pronto soccorso.
La pillola del giorno dopo non è mutuabile e ha un costo che si aggira sui 12 euro circa.
Negli Stati Uniti la FDA ha autorizzato, a partire dal 2006, la libera vendita della pillola del giorno dopo, senza che sia necessaria alcuna prescrizione da parte del medico. Anche in diversi Paesi europei la vendita del farmaco non necessita di tale prescrizione.
Il farmaco non dovrebbe essere prescritto in caso di gravidanza accertata, ma l’assunzione accidentale del farmaco non crea problemi di tipo malformativo sul feto anche se non sono note eventuali conseguenze sul neonato nel caso che la dose assunta di levonorgestrel sia superiore a 1,5 mg.
Nota – La pillola del giorno dopo viene spesso confusa con il noto farmaco RU-486; in realtà, mentre il levonorgestrel è un farmaco contraccettivo, l’RU-486 (mifepristone) è un farmaco per l’interruzione volontaria della gravidanza e si differenzia dal primo sia per il principio attivo che per le modalità di assunzione e il meccanismo d’azione.
La scheda tecnica del Norlevo (levonorgestrel).
La pillola dei 5 giorni dopo
Il settore delle pillole del giorno dopo si è ulteriormente ampliato con l’introduzione della cosiddetta “pillola dei 5 giorni dopo”, conosciuta con il nome commerciale di ellaOne. La differenza sostanziale tra la pillola ellaOne (a base di ulipristal) e le sue progenitrici è che la nuova arrivata può essere assunta fino a 120 ore (5 giorni) dopo il rapporto sessuale a rischio contro le 72 ore (3 giorni) delle altre.
La nuova pillola, somministrata a 1.241 donne statunitensi, ha mostrato un tasso di successo del 97,9 per cento, paragonabile a quello del levonorgestrel (la pillola del giorno dopo tradizionale) mantenendo la sua efficacia se somministrata entro le 120 ore.
Gli effetti collaterali segnalati sono principalmente mal di testa, nausea e dolori addominali.
Il levonorgestrel è un progestinico che funziona interferendo con l’ovulazione; anche l’ulipristal agisce sui meccanismi dell’ovulazione, ma con azione diversa, visto che ha un effetto anti-progesterone. Probabilmente impedisce l’impianto di un ovulo già fecondato nell’utero. Non è paragonabile al mefepristone, cioè alla pillola Ru486, che agisce sull’ovulo fecondato già impiantato nell’utero.
Nel novembre 2014 l’Unione Europea, tramite la Commissione europea per i Prodotti Medicinali Umani (Autorità Europea per i Medicinali), ha reso disponibile la pillola del giorno dopo anche senza la ricetta medica, consentendo l’accesso diretto al contraccettivo d’emergenza a base di ulipristal acetato.
Per approfondire si consulti il nostro articolo ellaOne: la pillola dei 5 giorni dopo.