Il Bardolino è uno dei vini rossi italiani più noti fra quelli prodotti nell’Italia settentrionale; è un vino DOC la cui zona di produzione comprende l’intero territorio dei comuni di Bardolino e Garda e in parte i territori comunali di Affi, Benaco, Bussolengo, Caprino, Castelnuovo, Cavaion Veronese, Costermano, Lazise, Pastrengo, Peschiera del Garda, Sommacampagna, Sona, Torri e Valeggio.
Dalle zone sopracitate e dai vitigni prescritti dal disciplinare di produzione del Bardolino si possono avere i seguenti vini DOC: Bardolino, Bardolino Classico, Bardolino Chiaretto, Chiaretto Classico, Chiaretto Spumante, Bardolino Novello, Novello Classico.
Si ha poi anche un vino Superiore DOCG che per fregiarsi di tali attributi deve essere ottenuto rispettando determinati criteri.
Bardolino e Bardolino Classico – Il Bardolino e il Bardolino Classico sono vini rossi tendenti talvolta al cerasuolo (ovvero di color rosso ciliegia) che poi si trasforma in granato (rosso simile a quello dei semi della melagrana) in seguito all’invecchiamento; hanno un sapore asciutto, sapido, lievemente amarognolo e a volte leggermente frizzante. Il titolo alcolometrico volumico totale minimo è 10,5% vol.
L’estratto secco minimo deve essere 17 g/l (l’estratto secco è un parametro sempre presente nei disciplinari di produzione dei vini; esso dà l’idea della corposità del prodotto che può essere, in base a esso definito magro, debole, di corpo, robusto, pesante).
Bardolino Chiaretto e Bardolino Chiaretto Classico – Sono due vini di color rosa che tendono al granato in seguito all’invecchiamento; hanno un sapore morbido, sapido, lievemente acidulo. Il titolo alcolometrico totale minimo è 10,5% vol. L’estratto secco minimo deve essere 16 g/l.
Bardolino Chiaretto Spumante – È un vino spumante dal colore rosa che tende al granato man mano che invecchia; il sapore è morbido, sapido e lievemente acidulo. Il titolo alcolometrico totale minimo è 11,5% vol.
L’estratto secco minimo deve essere 17 g/l.
Bardolino Novello e Bardolino Novello Classico – Il vino DOC Bardolino che viene imbottigliato entro il 31 dicembre dell’annata di produzione delle uve può essere designato in etichetta con il termine “novello” (sempre che sia prodotto con l’85% di uva a macerazione carbonica.
Il vino a denominazione di origine controllata “Bardolino”, imbottigliato entro il 31 dicembre dell’annata di produzione delle uve, può essere designato in etichetta con il termine “novello” purché prodotto con l’85% di uva a macerazione carbonica (una particolare tecnica di produzione).
Sono vini dal colore rosso rubino chiaro dal caratteristico odore intenso fruttato. Hanno sapore morbido, sapido, lievemente acidulo fresco, talvolta leggermente frizzante. Il titolo alcolometrico totale minimo è 11% vol.
Bardolino Superiore DOCG – È un vino che si distingue per il colore rosso rubino particolarmente intenso che tende al granato con l’invecchiamento; ha un profumo delicato e un sapore armonico, asciutto e lievemente amarognolo; talvolta può avere un leggero sentore di legno e può essere lievemente frizzante.
Il titolo alcolometrico totale minimo è 12% vol. L’estratto secco minimo deve essere 22 g/l.

Il Bardolino si presta molto bene anche all’abbinamento con formaggi molto stagionati o erborinati
Bardolino: i vitigni
I vini DOC Bardolino devono essere prodotti con uve che provengono dai seguenti vitigni nelle percentuali indicate:
- Corvina veronese (anche cruina o corvina): 35-65%, è comunque ammessa nella misura massima del 10% la presenza della varietà Corvinone in sostituzione di una pari percentuale di Corvina, purché il Corvinone sia coinvolto in terreni ricchi di scheletro;
- Rondinella: 10-40%;
- Molinara, Rossignola, Barbera, Sangiovese, Marzemino, Merlot, Cabernet Sauvignon da soli o congiuntamente per un massimo del 20% con limite massimo del 10% per singolo vitigno.

La località di Bardolino, da cui prende il nome il vino DOC della zona
Accostamenti e temperatura di servizio
Il Bardolino è un vino estremamente versatile e facilmente digeribile che è possibile accostare senza alcun problema ai piatti della tipica cucina all’italiana; può essere, infatti, abbinato a primi piatti a base di pasta di ogni tipo, sia che vengano conditi con carne o pesce oppure con verdure o funghi; va benissimo accostarlo anche ai risotti, ai ravioli, alle lasagne. Alcuni lo consigliano anche con zuppe a base di legumi.
Per quanto riguarda i piatti a base di carne, è un vino ottimo per accompagnare carni d’aia cucinate alla griglia, carni al forno e carni in umido.
Nelle zone di produzione è tipico accostarlo al bollito misto, un piatto unico della gastronomia del Piemonte che con il tempo è entrato a far parte delle tradizioni culinarie di altre regioni del nostro Paese. Nelle zone del lago di Garda, viene spesso servito per accompagnare il pesce di lago; se servito fresco, può essere utilizzato per accompagnare anche il pesce di mare. Tipico anche l’accostamento con il famoso piatto della tradizione culinaria veneta polenta e baccalà.
Il Bardolino e il Bardolino classico vanno serviti a una temperatura variabile dai 16 ai 18 °C, il Chiaretto va invece servito a una temperatura decisamente più bassa, 10 °C, mentre il Novello va servito a una temperatura di 14 °C.
Il periodo di massimo rendimento gustativo va da uno a tre anni.
Bevi con moderazione: nella giornata il tuo indice alcolico non superi 3!