Chef: Andrea Paschina
Per una persona (400 kcal a porzione)
Tempo: 35 minuti – Difficoltà: media
Utensili necessari – Largo recipiente o insalatiera – Teglia e carta da forno
Cottura – Forno tradizionale
Caratteristiche
- ASI
- Vegetariana
- Con glutine
- Con uova
- Con latticini
Valori medi per 100 g
- Calorie: 148 kcal
- Carboidrati: 17,64 g – 48%
- Proteine: 11,67 g – 31%
- Grassi: 3,39 g – 21%
Ingredienti
- Farina di grano duro 60 g
- Passata di pomodoro 80 g
- Albumi (4) 135 g
- Mozzarella 50 g
- Sale b.
Preparazione
Montare gli albumi a neve ben ferma, dopodiché aggiungere la farina setacciata con mezzo cucchiaino di sale, mischiando con un cucchiaio e stando attenti a non far smontare il tutto. Il composto di albumi si ridurrà di dimensioni, ma non dovrà tornare liquido. Stendere della carta da forno su una teglia e versarci sopra l’impasto, spalmandolo col cucchiaio e dandogli forma tonda, con uno spessore di non più di mezzo centimetro.
Infornare a 200 °C e attendere 3-5 minuti, giusto il tempo che la superficie si indurisca abbastanza da poter mettere sopra il condimento senza sfondarla. Tirare fuori la teglia dal forno e procedere con il condimento: versare e spalmare la passata di pomodoro e poi cospargere la mozzarella tagliata a pezzettini. Infornare di nuovo per 15-20 minuti finché la mozzarella non si sarà sciolta e l’impasto avrà assunto una consistenza leggermente croccante. Staccare dalla carta da forno e servire su un piatto sufficientemente largo.
Note
La pizza preparata secondo questa ricetta dovrà avere una consistenza molto simile a quella della pizza tradizionale, tuttavia risulterà leggermente insipida a chi è abituato a consumarla in pizzeria o al ristorante perché, in tali locali, sono spesso utilizzate quantità esagerate di sale. La preparazione riportata è quella per una pizza “margherita”. È possibile variare utilizzando i condimenti che si preferiscono, come verdure in foglia, capperi, tonno, olive e tante altre cose, esattamente come si fa con la pizza tradizionale. Evitare però salsicce e insaccati poiché si rischia di alzare eccessivamente l’indice calorico.