Regione: Sardegna
Chef: Davide Cicciotti
Per 3 persone (211 kcal a porzione)
Tempo: 30 minuti – Difficoltà: bassa
Utensili necessari – Pentola antiaderente diametro cm 28 – Ciotola per sbattere le uova
Cottura – Fornello a gas
Valori medi per 100 g
- Calorie 79 kcal
- Carboidrati 4,90 g – 25%
- Proteine 9,00 g – 45%
- Grassi 2,60 g – 30%
- Fibre 3,70 g
- Colesterolo 73 mg
Valori medi per porzione
- Calorie 211 kcal
- Carboidrati 13 g
- Proteine 24 g
- Grassi 7 g
- Fibre 10 g
- Colesterolo 194 mg
Ingredienti
- Piselli freschi o surgelati 450 g
- Uova di gallina 180 g
- Uova di gallina (albume) 240 g
- Cipolla 150 g
- Olio di oliva extravergine 5 g
- Prezzemolo tritato 1 cucchiaio
- Pepe
- Sale
Preparazione
Mettere l’olio in una padella antiaderente e ungerne il fondo con l’aiuto delle dita o con della carta da cucina, far ammorbidire la cipolla tritata aggiungendo un goccio di acqua per evitare che bruci; quando diventa lucida e quasi trasparente unire i piselli sgranati, regolare di sale, mescolare più volte e far cuocere a fuoco lento aggiungendo un poco di acqua se tende ad asciugarsi troppo. Dopo circa 20 minuti aggiungere il prezzemolo tritato, mescolare ancora e terminare la cottura.
A parte, in una ciotola, sbattere molto bene le uova intere e gli albumi con un pizzico di sale e una spolverata di pepe nero, unire i piselli cucinati, mescolare e versare il composto nuovamente nella padella continuando la cottura, subito a fuoco alto per qualche secondo e, successivamente, a fuoco lento facendo attenzione che non si bruci. Quando l’uovo si sarà completamente coagulato girare la frittata facendo attenzione che non si rompa, alzare leggermente la fiamma e cuocere ancora per circa un minuto.
Servire calda in tavola già tagliata a spicchi.
Note
Per questa ricetta servono 3 uova intere e 6 albumi, al posto dell’acqua, per cuocere i piselli, è possibile utilizzare un brodo vegetale preparato con una mezza cipolla, del prezzemolo e qualche grano di pepe nero. Se si utilizzano piselli surgelati consigliamo di utilizzare quelli novelli. È un piatto completo e molto saziante quindi consigliamo di abbinarlo a un primo leggero o a una piccola porzione di dolce.
Un po’ di storia
Questo piatto è preparato soprattutto nella costa meridionale della Sardegna dove le influenze dei popoli esterni sono state sicuramente più importanti grazie all’approdo dei naviganti provenienti da tutto il Mediterraneo, specialmente spagnoli, arabi, genovesi e siciliani. Probabilmente questa ricetta ha origini proprio in Sicilia, dove la frittata con piselli viene presentata con una formula molto più complessa, con l’aggiunta di molte erbe aromatiche, formaggio e pan grattato.
Si presume che gli stessi siciliani, sbarcati sulle coste della Sardegna, terra ricca ma selvaggia, non abbiano trovato l’abbondanza di materie prime come nella terra da dove provenivano e abbiano quindi adattato il piatto semplificandolo, ma mantenendone la ricchezza al palato grazie a una terra capace di esaltare al massimo i sapori dei propri frutti. In Sardegna infatti ogni piatto è ricco e semplice al tempo stesso, poiché, al contrario delle altre regioni italiane, si cerca di mantenere il sapore originale dell’ingrediente principale, senza o con minima aggiunta di sapori e aromi.
L’evoluzione ASI della ricetta
La frittata è un piatto che normalmente non verrebbe mai inserito in un regime alimentare ipocalorico e salutistico a causa degli ingredienti (uova, spesso il formaggio, l’abbondante presenza di olio o burro) e per il metodo di cottura, la frittura. Anche in questo caso vogliamo dimostrare come una delle ricette ipercaloriche per eccellenza possa trasformarsi in un piatto leggero, completo e molto digeribile.
Gli ingredienti sono gli stessi della ricetta originale che vengono, come sempre, modificati nelle quantità a partire dall’olio usato solo per ungere leggermente la padella rigorosamente antiaderente. Nella versione tradizionale si parla di 50 g di olio ogni 3 uova! In questo caso ne bastano 5 g per tutta la frittata che prevede 3 uova intere e ben 6 albumi. La quantità apparentemente elevata degli albumi serve a mantenere elevato l’apporto proteico, a mantenere bassa la densità calorica (l’albume ha solo 45 kcal per 100 g mentre il tuorlo ben 325) e a fungere da legante per unire la grande quantità di piselli.
Il risultato è un piatto dal sapore delicato, tendente al dolce, per questo è preferibile usare piselli novelli piuttosto che quelli primavera e, con solo 211 kcal per porzione, si ha davvero la sensazione di aver mangiato a volontà, senza però la pesantezza tipica che si avverte dopo un pasto a base di uova.