L’abbacchio a scottadito è tra le ricette romane più conosciute.
Abbacchio è il termine originario romanesco con cui si definisce l’agnello giovane, ingrediente fondamentale nella tradizione culinaria romana e laziale. Consumare l’agnello a Pasqua per molte persone è un rito che si perpetra da migliaia di anni. Infatti risale ai tempi degli Ebrei, i quali lo associano alla loro festività religiosa della Pesach che si celebra nel periodo della Pasqua cristiana. La Pesach evoca la notte della liberazione degli Ebrei dalla schiavitù egiziana, quando Dio uccise tutti i primogeniti che risiedevano nelle case che non erano state marcate con il sangue di un agnello sacrificato per l’occasione. Questo è il motivo per cui gli ebrei si cibano dell’agnello e i cristiani ne hanno poi acquisito la tradizione.
Inoltre gli ovini sono stati per molto tempo gli unici animali legati alla pastorizia che venivano allevati nei paesi del bacino del Mediterraneo e, per questo motivo, l’agnello era la carne che veniva consumata e che fa parte della tradizione culinaria di regioni italiane come Lazio, Sardegna e Abruzzo.
La carne di ovino è consigliata in molti regimi dietetici in quanto, oltre ad avere un basso contenuto calorico, ha un alto valore nutritivo. È ricca di proteine, leggera e molto digeribile.
Per realizzare l’abbacchio a scottadito, piatto saporitissimo, si utilizzano le costolette che vanno servite e gustate con le mani, devono essere belle croccanti e caldissime in modo da scottarsi le dita mentre si mangiano, da qui il nome, molto appropriato, dato alla ricetta.
La tradizione vuole che le costolette vengano cotte sulla brace posizionate sopra una graticola, ma si possono anche cuocere su una padella di ghisa.
Il contorno ideale per questo secondo piatto appetitoso è un bel contorno di verdure miste di stagione grigliate come peperoni, zucchine, carciofi ecc.
Scheda
- Tempo: 30 minuti (escluso il tempo della marinatura)
- Difficoltà: bassa
- Costo: basso
- Vini: Cerveteri rosso, Carignano del Sulcis
- Calorie: 250 kcal circa a porzione
La ricetta dell’abbacchio a scottadito
I dosaggi degli ingredienti sottoriportati fanno riferimento all’abbacchio a scottadito per 4 persone:
- 1 kg di costolette di agnello
- 5 cucchiai di olio extravergine di oliva
- 2 spicchi di aglio
- 2 rametti di rosmarino
- il succo di 1 limone (facoltativo)
- sale q.b.
- pepe q.b.

L’abbacchio romano è tutelato dalla denominazione IGP
Per preparare l’abbacchio a scottadito, innanzitutto schiacciare le costolette di agnello con la lama di un coltello piuttosto grosso senza romperne l’osso che fungerà da manico nel momento della degustazione. Con un batticarne, batterle leggermente sulla parte senza l’osso in modo da appiattirle.
Mettere l’olio extravergine di oliva in una terrina insieme agli spicchi di aglio pelati e tagliati a metà, un pizzico di sale, pepe appena macinato e un rametto di rosmarino e poi mescolare bene.
Immergere le costolette di agnello nella marinata, rigirarle in modo che assorbano il condimento e lasciarle a bagno per almeno un’ora.
Scaldare bene una padella di ghisa o la griglia posizionata sopra a un barbecue, disporre le costolette e farle cuocere girandole spesso e spennellandole con un rametto di rosmarino intinto nella marinata rimasta. Una volta che saranno cotte a puntino (qualche minuto per parte sulla padella e 7 o 8 minuti per parte se cotte alla brace) servirle subito caldissime e mangiarle con le mani. Se gradito, si può spruzzare l’abbacchio a scottadito con un poco di limone.
Crediti
Anna Rosa Augurio