Come scegliere i vetri per le finestre? La domanda ha decisamente senso perché, a differenza di molti anni fa, sul mercato sono ormai numerose le tipologie di vetro che possono essere utilizzate. Di seguito analizzeremo quelle più interessanti.
La vetrocamera (i doppi vetri)
Iniziamo la nostra rassegna con la vetrocamera (nota anche come doppio vetro), ovvero un vetro isolante costituito da due (o più) lastre di vetro separate da intercapedini e riempite di aria o di gas per consentirne un maggior potere isolante termoacustico. Ne esistono diverse tipologie (vetrocamera chiara, vetrocamera a bassa emissività con gas isolante e vetrocamera con pellicola anti-sfondamento).
Trattandosi di una tipologia di vetri molto richiesta abbiamo trattato l’argomento a parte dedicandogli un approfondito articolo Doppi vetri al quale rimandiamo chi fosse interessato ad approfondirne i vari aspetti.

L’applicazione industriale dei doppi vetri si deve al newyorkese Thomas Stetson (1865)
I vetri per le finestre: le lastre basso-emissive
Un’altra possibilità di scelta è costituita dalle lastre di vetro basso-emissive; questi vetri (noti anche come vetri low-e) consentono di trattenere fino al 90% del calore di una stanza.
I vetri basso-emissivi, particolarmente utili nelle zone con clima rigido, sono caratterizzati dalla presenza di depositi metallici che trattengono all’interno le radiazioni infrarosse.
Essenzialmente un vetro basso-emissivo è costituito da due o più lastre che vengono distanziate da uno o più profili distanziatori. Il vetro di partenza è un vetro float (il vetro float è il tipo di vetro più comune, quello che costituisce circa il 90% del vetro piatto prodotto a livello globale); a questo vengono aggiunti quattro strati diversi; lo strato che ha la funzione di isolante è lo strato di argento; i restanti strati hanno funzioni protettive di rivestimento.
Nei mesi caldi è opportuno ricorrere a sistemi di protezione dalle radiazioni solari (tapparelle, frangisole, tende ecc.) per evitare il surriscaldamento dei locali.
Vetri per le finestre: i fonoassorbenti
A seconda della zona in cui ci si trova, può essere utile scegliere per le nostre finestre i vetri fonoassorbenti; queste lastre di vetro sono in grado di isolare acusticamente i locali in modo molto efficiente e sono pertanto consigliabili per quelle abitazioni che si trovano in zone rumorose e trafficate.
I vetri fonoassorbenti a isolamento acustico sono praticamente dei vetri stratificati che sono costituiti da due lastre che vengono unite da un materiale plastico noto come PVB (polivinilbutirrale); il PVB usato per i vetri fonoassorbenti è un PVB ad alta attenuazione acustica (è concepito in modo leggermente diverso dal normale PVB).
I vetri fonoassorbenti garantiscono notevoli proprietà di resistenza e sicurezza alle effrazioni, tant’è che vengono classificati tra i vetri di sicurezza.
Nelle vetrate isolanti i vetri fonoassorbenti possono essere eventualmente abbinati ad altri tipi di vetro quali, per esempio, quelli basso-emissivi e quelli blindati.
I vetri assorbenti
Altra tipologia di vetri è quella dei vetri assorbenti; queste lastre agiscono assorbendo il calore nelle stagioni più calde rilasciandolo gradualmente verso l’esterno. Non è quindi necessario utilizzare avvolgibili o persiane. Non essendo riflettenti, le lastre assorbenti possono essere utilizzate per le vetrate.
Vetri per le finestre: i riflettenti
I vetri riflettenti, noti anche come vetri a controllo solare sono vetri sulla cui superficie, nel corso del processo di fabbricazione, vengono depositati degli ossidi metallici. L’effetto riflettente è tanto maggiore quanto più lo strato depositato è spesso.
Sono vetri utilizzati spesso per le finestre degli uffici perché consentono di avere una buona luce naturale senza che l’interno si riscaldi in modo eccessivo. Poco meno di un terzo dell’energia solare viene riflesso immediatamente, circa il 40% attraversa invece il vetro; il restante (circa il 30%) viene assorbito di vetri riflettenti che si riscaldano momentaneamente per poi ritrasmettere una parte del calore all’interno e una parte all’esterno. Di fatto, alla fine, l’energia che viene riflessa dai vetri è circa la metà del totale.
Per quanto riguarda la luce, il 30% circa viene riflesso e crea il cosiddetto “effetto specchio”. Il rimanente (70% circa) viene trasmesso all’interno ed è sufficiente a illuminare l’ambiente. Nelle ore serale, quando negli uffici che hanno questi vetri vengono accese le luci, l’effetto specchio si rovescia: i vetri diventano infatti “specchi” per chi si trova all’interno dell’edificio, e trasparenti per coloro che si trovano all’esterno.
I vetri blindati
Tipologia particolare è quella dei vetri blindati; trattasi di vetri di sicurezza che servono a ridurre il rischio di effrazioni.
Sono vetri molto resistenti che in caso di rottura si disgregano in piccoli frammenti non taglienti.
I vetri blindati sono composti da tre o più lastre che vengono unite tramite dei fogli di PVB.
A seconda dei casi, dove sono richiesti notevoli livelli di resistenza, i vetri blindati vengono realizzati con lastre in vetro temperato.
I vetri blindati sono largamente impiegati nell’edilizia comune e anche in tutte quelle situazioni in cui è necessario garantire una notevole protezione alle cose o alle persone sia relativamente ai casi di rottura accidentale sia per quanto riguarda azioni dolose (ventri anticrimine, vetri antivandalismo, vetri antiproiettile)
I vetri blindati possono essere abbinati anche ad altre tipologie di vetri per le finestre quali i vetri fonoassorbenti, i vetri basso-emissivi, quelli a controllo solare ecc.