La sansevieria (spesso anche sanseveria) è un insieme di piante originario delle Indie e dei Paesi dell’Africa tropicale; ne fanno parte una cinquantina di specie erbacee perenni che si caratterizzano per la straordinaria bellezza delle loro foglie, particolarmente carnose, lunghe e lucenti. I fiori sono riuniti in infiorescenze di colore biancastro a forma di spiga.
Il nome del genere Sansevieria fu dato in onore dello scienziato e inventore italiano Raimondo di Sangro. Il genere fu originariamente chiamato Sanseverinia da Vincenzo Petagna (1787) in onore di Pietro Antonio Sanseverino, conte di Chiaromonte, nel cui giardino Petagna aveva visto la pianta. Nel 1794, Carl Peter Thunberg usò il nome Sansevieria, forse un nome nuovo o un errore tipografico del nome di Petagna. “Sansevieria Thunb.” è un nome conservato nel Codice internazionale di nomenclatura per alghe, funghi e piante. Comunemente si vedono anche le ortografie “Sanseveria” aumentando la confusione.
Studi di filogenesi molecolare hanno recentemente dimostrato che la Sansevieria era nidificata all’interno della Dracaena, rendendo necessario espandere quest’ultima per includere le specie precedentemente collocate nella Sansevieria. Pertanto, le specie principali hanno ora un diverso nome scientifico, per esempio:
- Sansevieria trifasciata (la più comune, nota anche come lingua di suocera; le cultivar più comuni sono: ‘Laurentii’, ‘Hahnii’ ‘Compacta’ e ‘Goldiana’) -> Dracaena trifasciata
- Sansevieria cylindrica -> Dracaena angolensis
- Sansevieria suffruticosa -> Dracaena suffruticosa
La sansevieria è una delle più apprezzate piante da appartamento. Di particolare interesse, fra queste, la Sansevieria trifasciata ‘Laurentii’, pianta originaria dell’Africa occidentale; è una sempreverde con foglie carnose di color verde scuro che presentano alcune striature di colore bianco; i fiori, bianco-verdastri, sono riuniti a grappolo; è una fra le piante più citate nelle liste di quelle adatte alla purificazione degli ambienti domestici; peraltro sembra piuttosto efficace nei confronti della formaldeide.
Sansevieria- Cura
Luce – La sansevieria è una pianta che ama moltissimo la luce e, al contrario di altre piante da appartamento, può essere esposta anche alla luce solare diretta; si evitino invece le zone troppo in penombra.
Temperatura – La sansevieria è una pianta che ama molto il caldo e sopporta tranquillamente temperature superiori ai 30 °C; nei mesi più freddi è opportuno garantirgli un ambiente in cui la temperatura non scenda sotto i 13 °C, anche se per un paio di giorni può sopportare temperature anche molto più basse; periodi di tempo superiori a temperature basse possono procurarle danni alle foglie. Attenzione anche alle correnti d’aria, decisamente poco tollerate.

Sansevieria trifasciata
Terreno – Per quanto riguarda il tipo di terreno, non ha particolari esigenze; sarà sufficiente un buon substrato fertile e che garantisca un buon drenaggio dal momento che non ama i ristagni idrici; eventualmente si sistemino sul fondo del contenitore alcuni cocci.
Pulizia – Le foglie vanno pulite con un panno umido; si evitino i lucidanti fogliari e anche le nebulizzazioni perché non è una pianta che ama particolarmente l’umidità ambientale.
annaffiature – Per quanto riguarda le irrigazioni, ci si deve comportare come nel caso delle piante grasse, ovvero si deve annaffiare soltanto quando il substrato è asciutto. Irrigazioni eccessive sono dannose perché fanno marcire i rizomi. In inverno potrebbe essere sufficiente un’annaffiatura al mese, anche se molto dipende dalle condizioni climatiche che vi sono all’interno dell’abitazione.
Concimazione – Nel periodo primavera-estate, si devono effettuare concimazioni mensili ricorrendo a un fertilizzante liquido ad alto titolo di azoto; nei mesi autunnali e in quelli invernali le concimazioni non devono essere effettuate.
Fioritura – Raramente queste piante fioriscono in appartamento e comunque non sono i fiori che ne caratterizzano l’aspetto; un’eventuale fioritura potrebbe comunque verificarsi verso la fine della stagione estiva. Quando presenti, i fiori sono molto profumati.
Potatura – Di norma la sansevieria non necessita di potatura; si devono però rimuovere le foglie che man mano diventano secche perché potrebbe veicolare malattie parassitarie.
Rinvaso – Il rinvaso va effettuato nei primi mesi di primavera quando il contenitore sarà diventato troppo piccolo per il suo apparato radicale. Negli anni in cui non si effettua il rinvaso è opportuno asportare tre o quattro cm di terreno superficiale sostituendolo con terriccio nuovo.
Malattie e avversità – La sansevieria è una pianta abbastanza robusta, ma, come tutte le piante, può essere danneggiata da malattie o da un’errata manutenzione.

Sansevieria cylindrica
Se si notano foglie che stanno marcendo alla base e sulle quali sono presenti alcune macchie di colore brunastro è possibile che si siano verificati marciumi a livello radicale; è quindi necessario un intervento tempestivo se si vuole salvare la pianta che andrà ovviamente tolta dal vaso, dopodiché si dovranno recidere le parti colpite da marciume; le zone interessate dal taglio devono poi essere disinfettate con una polvere a base di zolfo. Si procederà poi con il rinvaso stando bene attenti a regolare meglio le prossime irrigazioni.
Se ci si accorge che le foglie della pianta stanno perdendo le screziature e tendono a diventare del tutto verdi significa che la pianta non ha tutta la luce di cui necessita; è quindi obbligatorio spostarla in un punto più luminoso.
Nel caso appaiano macchie di colore brunastro sulla pagina inferiore delle foglie è molto probabile che la pianta sia stata attaccata dalla cocciniglia bruna; in questo caso è necessario rimuovere le cocciniglie con un batuffolo di cotone impregnato di un po’ di alcol; se la pianta è abbastanza grande si può provare a lavarla delicatamente utilizzando una spugna imbevuta con acqua mista a sapone neutro; una volta finita la pulizia si risciacqui la pianta con estrema cura in modo da eliminare tutte le tracce di sapone. Per piante particolarmente voluminose piantate all’aperto si possono utilizzare specifici antiparassitari che sono reperibili nei negozi specializzati o nei vivai.
Se le macchie sulla pagina inferiore delle foglie sono invece biancastre è possibile che l’attacco sia relativo alla cocciniglia farinosa. Per porre rimedio si utilizzi la stessa strategia consigliata nel caso della cocciniglia bruna.