I radiatori (noti anche come termosifoni e, più raramente, come caloriferi), insieme ai pannelli radianti, sono uno dei due sistemi più utilizzati per il riscaldamento degli ambienti domestici con un impianto ad acqua.
Per un loro funzionamento ottimale, i radiatori necessitano di acqua calda a una temperatura piuttosto alta, pressappoco 75 °C, anche se ultimamente si stanno studiando sistemi in grado di ridurre tale valore al fine di ottenere un maggior risparmio energetico.
I radiatori vengono generalmente fissati alle pareti grazie a delle apposite staffe, ma esistono anche versioni da terra dotate di sostegni regolabili.
I radiatori sono dotati di tre valvole: la valvola di spurgo, il detentore e il termostato.
Con la valvola di spurgo si toglie l’aria dal termosifone, la sua presenza, infatti, impedisce all’acqua di entrare e riscaldare tutti i vari elementi.
Con il detentore si regola invece la velocità di scorrimento dell’acqua, mentre con il termostato si è in grado di regolare l’ingresso dell’acqua nel radiatore in modo da gestire la temperatura dell’acqua. Il termostato è una valvola fondamentale perché consente di spegnere i termosifoni in quelle stanze nelle quali non vi è necessità di riscaldamento, mentre la caldaia continua ad alimentare quelli che invece sono aperti.

Radiatori in ghisa
L’impianto ad acqua
L’impianto ad acqua che sfrutta i radiatori come corpi riscaldanti è costituito da tubi incassati nel muro; in questi tubi circola l’acqua riscaldata dal generatore di calore che raggiunge la parte terminale dell’impianto di riscaldamento, i radiatori appunto. Si possono avere circuiti a collettori (impianti a ragno) o circuiti monotubo.
Nel caso di circuito a collettori, un condotto della rete principale conduce l’acqua calda dal generatore di calore ai collettori; da qui, grazie a un circuito interno di collegamento diretto, il liquido raggiunge i radiatori. I vantaggi dell’impianto a ragno sono diversi: i tubi sono piccoli e si piegano e si posano facilmente; l’acqua calda viene inviata contemporaneamente a tutti i radiatori; è possibile realizzare impianti a zone indipendenti e la resa termica è elevata. Lo svantaggio principale è costituito dal fatto che l’impianto, essendo particolarmente diramato, richiede un intervento piuttosto invasivo, anche se, a onor del vero, non particolarmente complesso.
Nel caso di circuito monotubo (noto anche come circuito ad anello), dal generatore parte una tubazione che arriva al primo corpo di calore; da qui il collegamento raggiunge il secondo corpo e così via fino ad arrivare all’ultimo che poi ritorna, con apposito tubo (detto appunto tubo di ritorno), alla caldaia.
Questo tipo di impianto ha il vantaggio di una posa meno invasiva rispetto a quella relativa all’impianto a ragno, ma a suo sfavore bisogna registrare il fatto che l’ultimo radiatore è solitamente penalizzato perché l’acqua che vi giunge è solitamente meno calda rispetto a quella degli altri radiatori; per avere la stessa resa termica, quindi, è necessario ricorrere a un corpo riscaldante più grande.
Quali radiatori scegliere?
I materiali con i quali vengono realizzati i termosifoni sono solitamente la ghisa, l’acciaio o l’alluminio.
Prendendo in considerazione vari parametri, tutte e tre le tipologie hanno pro e contro; vediamo quindi di fornire qualche indicazione per orientare più facilmente la scelta.
I radiatori in ghisa, tuttora molto diffusi, sono forse quelli che hanno un numero maggiore “di contro”; rispetto ai radiatori di acciaio e alluminio sono decisamente meno eleganti, più ingombranti, mediamente robusti e molto pesanti; la varietà di modelli è piuttosto scarsa e i tempi di riscaldamento e di raffreddamento sono abbastanza lunghi; un altro problema è rappresentato dalla pulizia, piuttosto difficoltosa; dalla loro hanno sicuramente l’economicità; negli ultimi anni, infatti, i prezzi dei radiatori in ghisa sono sensibilmente diminuiti.
I radiatori in acciaio sono piuttosto eleganti, poco ingombranti, molto robusti, ma abbastanza pesanti. La varietà di modelli disponibile sul mercato è piuttosto ampia; i tempi di riscaldamento e raffreddamento sono più rapidi di quelli dei radiatori in ghisa, ma più lenti di quelli dei radiatori in alluminio.
La pulizia dei radiatori in acciaio è piuttosto agevole; il prezzo li penalizza un po’ perché sono piuttosto cari.
I radiatori in alluminio sono eleganti al pari di quelli in acciaio, mediamente ingombranti, non troppo robusti, ma molto leggeri. Come nel caso dei radiatori in acciaio, anche per quelli in alluminio, la varietà dei modelli fra cui scegliere è piuttosto ampia.
I tempi di riscaldamento e raffreddamento sono quelli più rapidi in assoluto. Si puliscono facilmente.
Anche i radiatori in alluminio non sono particolarmente economici.
Valutando quanto sopra si evince abbastanza chiaramente che i radiatori in ghisa non consentono un riscaldamento degli ambienti ben temporizzato visti i lunghi tempi di riscaldamento e raffreddamento; lo stesso può dirsi per quelli in acciaio; tutto il contrario per quanto riguarda l’alluminio; ghisa e acciaio quindi possono andare bene per ambienti nei quali si vive quotidianamente, mentre l’alluminio per le abitazioni abitate per poche ore al giorno (per esigenze lavorative o altro) o per quelle che si trovano in zone in cui il clima è molto rigido e che quindi richiedono tempi di riscaldamento molto rapidi.
Per quanto riguarda trasporto e installazione, la ghisa è l’ultima scelta (i prezzi in sé però sono i più convenienti); va un po’ meglio con l’acciaio, ma sicuramente la prima scelta è l’alluminio, materiale leggerissimo.
Per quanto riguarda i costi, quelli in acciaio sono i più cari in assoluto; va però detto che sono quelli più eleganti e che possono essere tranquillamente essere posizionati in qualsiasi angolo dell’abitazione senza creare problemi di arredamento, cosa che certo non può dirsi dei termosifoni in ghisa; questi ultimi, inoltre, sono i più difficili da pulire e quelli dalla manutenzione più complessa e costosa.

Radiatori in alluminio
Radiatori – Posizionamento e dimensioni
Prima domanda: dove è consigliabile posizionare i radiatori?
La collocazione migliore è sicuramente nei pressi delle finestre che solitamente rappresentano la più importante fonte di dispersione del calore.
Seconda domanda: quanto devono essere grandi?
È opportuno che il calcolo venga effettuato da un tecnico installatore; a partire dal volume della stanza che deve essere riscaldata, e tenendo conto di tutte le variabili dovute alla presenza di finestre, porte ecc., egli sarà in grado di calcolare con esattezza la potenza termica necessaria.
Oltre alle dimensioni dell’abitazione e delle singole stanze, il tecnico dovrà ovviamente tenere conto dei valori riportati nella certificazione energetica della casa.