I pavimenti in linoleum (da non confondersi con quelli in PVC e con quelli in gomma) sono da moltissimo tempo una soluzione piuttosto apprezzata per le pavimentazioni di ambienti pubblici (scuole, ospedali, biblioteche, uffici ecc.) e che, da alcuni anni, è vista con crescente favore anche nell’ambito dell’architettura d’interni del settore residenziale in quanto offre una vastissima scelta per quanto riguarda i disegni e i colori.
Il linoleum è un materiale composto da materie prime di origine naturale quali farina di legno, farina di sughero, olio di lino e pigmenti colorati.
Il linoleum è presente sul mercato in rotoli alti 2 metri e con una lunghezza che va dai 20 fino ai 30 metri. Gli spessori più diffusi sono tre: 2 mm, 2,5 mm e 3,2 mm; la scelta dello spessore dipende soprattutto dall’uso a cui la pavimentazione è destinata. Per gli ambienti soggetti a un maggiore calpestio è opportuno optare per gli spessori maggiori.
I vantaggi e gli svantaggi del linoleum
Il linoleum è un materiale adatto alla bioedilizia; essendo composto interamente di materie prime naturali è biodegradabile, offre un buon comfort acustico, è antiscivolo, è igienico (non avendo linee di fuga non si hanno accumuli di sporco; peraltro, essendo la superficie molto liscia, è particolarmente facile da pulire), non favorisce la crescita batterica e permette un’amplissima scelta cromatica.
I pavimenti in linoleum sono generalmente compatibili con i riscaldamenti a pavimento.
Lo svantaggio principale è legato al fatto che è sensibile alla luce e può subire alterazioni cromatiche.
La posa dei pavimenti in linoleum
La pavimentazione in linoleum viene incollata direttamente alla superficie (una pavimentazione preesistente oppure una soletta in cemento) che dovrà essere ben liscia e compatta, priva di crepe e imperfezioni varie (se necessario si provveda a rendere la superficie liscia e uniforme).
Per l’incollaggio si utilizzano prodotti specifici (resina sintetica in dispersione acquosa).
Le giunzioni fra le varie strisce di linoleum devono essere sigillate a caldo sciogliendo un cordoncino, sempre in linoleum in modo da ottenere una pavimentazione priva di linee di fuga.
Negli ambienti in cui è richiesta la massima igiene (per esempio gli ospedali) si opera con la cosiddetta posa con sguscia a parete (praticamente si rende lo zoccolino un tutt’uno con la pavimentazione in modo da facilitare al massimo le operazioni di igienizzazione.
Manutenzione dei pavimenti in linoleum
Una volta terminata la posa del linoleum è consigliabile stendere una cera metallizzata specifica per questo tipo di pavimentazioni. Questo prodotto chiude le microporosità presenti nel materiale, crea un effetto “lucido” e funge da protezione contro il calpestio.
La pulizia dovrebbe essere, se non giornaliera, abbastanza frequente (un giorno sì e un giorno no). In base al grado di usura della pavimentazione potrà essere opportuno effettuare una pulizia più approfondita una volta all’anno con una spazzolatrice dotata di appositi feltri.
Una volta effettuata la pulizia straordinaria è consigliabile una nuova posa di cera metallizzata.
Linoleum: i prezzi
La variabilità dei prezzi del linoleum è notevole; mediamente, un buon prodotto viene a costare circa 10 euro al metro quadrato.