Il parquet è una pavimentazione in legno che, in base a quanto riportato dalle normative europee, è costituita dall’assemblaggio di singoli elementi in legno il cui spessore non può essere inferiore ai 2,5.
Di norma si sceglie il parquet per la pavimentazione degli interni, ma determinati legni, opportunamente trattati, possono essere utilizzati anche per la pavimentazione di esterni.
In commercio esistono diverse tipologie di parquet; le principali sono quattro: parquet tradizionale (detto anche in legno massello), prefinito, laminato e industriale; quest’ultimo è un tipo di parquet tradizionale che presenta alcune particolarità.
Nei paragrafi successivi analizzeremo le principali caratteristiche di ognuna di queste pavimentazioni.
Il parquet tradizionale
Il parquet tradizionale è una pavimentazione che è totalmente costituita da legno; in commercio, quasi sempre, questo tipo di parquet è allo stato grezzo, deve cioè essere rifinito tramite levigatura e lucidatura. In commercio comunque è possibile anche trovare parquet tradizionali prelevigati e preverniciati (in genere si tratta di prodotti importati).
Il parquet tradizionale ha vantaggi e svantaggi. Un primo vantaggio è la durata; questo tipo di parquet, infatti, dura molto a lungo e può essere levigato più volte tornando praticamente nuovo; in genere viene consigliata una levigatura ogni dieci anni; si deve considerare a questo proposito che una levigatura porta con sé circa un mm di spessore. Un altro vantaggio è il suo potere isolante; il parquet tradizionale è un ottimo isolante e questa sua caratteristica è tanto più accentuata quanto più lo spessore è elevato.
Non vi sono solo vantaggi; è un tipo di pavimento che richiede notevoli tempi di posa, levigatura e lucidatura (possono occorrere quasi due mesi di tempo perché la pavimentazione sia pronta, quindi, se si ha una certa premura, è opportuno orientarsi su un altro tipo di parquet). I lunghi tempi di lavorazione comportano ovviamente anche maggiori costi; a seconda dei casi si parte da un minimo di 25 euro al metro quadrato; si deve inoltre considerare che questo tipo di pavimentazione non è consigliato a coloro che hanno il riscaldamento a pavimento.
Per approfondire l’argomento rimandiamo al nostro articolo Parquet in legno.
La tipologia di parquet tradizionale più diffusa in commercio è il cosiddetto lamparquet, parquet con spessore che va dagli 8 ai 10 mm, una lunghezza variabile dai 250 ai 300 mm e una larghezza che può variare dai 45 ai 65 mm; la misura classica è 10x60x300.
I legni (o essenze, per utilizzare un termine più tecnico) hanno costi di partenza di circa 20 euro al metro quadrato, ma la variabilità di prezzi è notevole. Il prezzo dipende essenzialmente dal tipo di essenza, dallo spessore e dalla lunghezza dei listelli e dal tipo di disegno. Un cenno in più va proprio al disegno, un fattore che può incidere notevolmente sul prezzo; un conto sono la prima e la seconda scelta e un altro è scegliere un “nodino” o “rigatino”, sicuramente più costosi.
Il parquet prefinito
Attualmente, il prefinito è forse il parquet con la maggiore diffusione; è essenzialmente costituito da uno strato di legno nobile posato su un supporto che, nella stragrande maggioranza dei casi, è di legno povero. Esistono anche prefiniti a tre strati, ovvero legno nobile, supporto, legno nobile; i “tre strati” di norma, ma non sempre, sono più costosi dei parquet a due strati.
Il parquet prefinito è di solito già levigato e verniciato e quindi, dopo l’acquisto, rimane solo da effettuare la posa, sempre che non si vogliano effettuare trattamenti di altro tipo quali, per esempio, la ceratura.
Il prefinito è un parquet che ha dalla sua tempi di posa piuttosto veloci e prezzi più abbordabili rispetto a quelli del parquet in legno massello (si parte dai 15 euro a metro quadrato). Ha una durata media minore rispetto al tradizionale (ma si parla comunque di decine di anni) e un minore potere isolante.
Per approfondire l’argomento rimandiamo al nostro articolo Parquet in legno.
Il parquet laminato
Questo tipo di parquet, praticamente indistruttibile, è la scelta ideale per pavimentare in modo elegante gli ambienti di notevole passaggio. Sul mercato c’è una notevole disponibilità di colorazioni e disegni (le riproduzioni del legno sono piuttosto veritiere); i prezzi sono variabili; si va dalle pavimentazioni molto economiche, le usa e getta, il cui prezzo parte dai 7/8 euro al metro quadrato, a pavimentazioni di gran classe che riproducono il legno in modo estremamente fedele e che possono arrivare ai 40 euro al mq; i supporti delle pavimentazioni più costose sono insonorizzati e il potere isolante dei materiali è piuttosto elevato.
Per approfondire l’argomento rimandiamo al nostro articolo Parquet laminato.
Il parquet industriale
L’industriale è, come accennato, una tipologia particolare di parquet tradizionale. Si tratta di una pavimentazione adatta sia ad ambienti che sono sottoposti a un gran numero di passaggi sia ad ambienti domestici a motivo della loro particolarità estetica. I parquet industriali sono costituiti da numerosi listelli di dimensioni ridotte che vengono assemblati tra loro e poi compattati a blocchi a forma di parallelepipedo.
Questo particolare assemblaggio permette di ideare pavimentazioni molto particolari e originali che, a seconda dei casi, possono adattarsi sia ad ambienti country che ad ambienti molto moderni.
Il parquet e la scelta del legno
Al momento di scegliere l’essenza, la prima cosa da tenere in considerazione è certamente il proprio gusto personale, ma bisogna considerare anche altri fattori, non ultimo il tipo di stanza che deve essere pavimentata. Nelle stanze più umide, come per esempio il bagno o la cucina, è consigliabile posare legni resistenti all’umidità e alle alte temperature come il rovere, il teak e l’iroko. È anche opportuno optare per la posa incollata e non per quella flottante (vedi paragrafo dedicato).
Se ci si orienta su legni meno resistenti, basandosi solo sul gusto personale, si chieda perlomeno che la verniciatura sia garantita a regola d’arte.
Nel caso di stanze piccole è opportuno orientare la propria scelta su formati di dimensione ridotta altrimenti il disegno sarebbe eccessivamente penalizzato.
Ogni stanza, teoricamente, potrebbe avere il proprio tipo di posa, ma, in genere, è consigliabile utilizzare la stessa sia nella zona giorno che nella zona notte.
Quando si sceglie il legno, e quindi il colore, si consideri che la maggior parte delle essenze hanno la tendenza a scurirsi; fa eccezione il teak che invece schiarisce. In un ambiente luminoso è opportuno orientarsi su legni chiari.
Nel caso in cui la casa abbia il riscaldamento a pavimento, non si acquisti un parquet tradizionale, ma piuttosto un prefinito.
Alcuni legni presentano, al momento della posa, diverse ombreggiature o variazioni di tono che scompariranno con il passare del tempo; si chiedano delucidazioni in proposito al venditore per non avere sorprese in tal senso.
Attualmente le essenze maggiormente richieste sono le tropicali (iroko, ipè, teak, doussiè, padouk ecc.) in quanto offrono una maggiore gamma di colori e tonalità facilitando gli abbinamenti con l’arredamento e il tipo di stanza. Di norma i legni tropicali sono anche mediamente più duri di quelli europei (acero, frassino, noce, larice, ulivo ecc.).
La posa del parquet
Esistono diverse tipologie di posa. Le principali sono la posa flottante (detta anche galleggiante), la posa incollata, la posa inchiodata, la posa a tolda di nave, la posa a mosaico e la posa a spina di pesce.
La posa flottante viene generalmente utilizzata nei listoni di parquet prefinito. Gli elementi della pavimentazione vengono messi su un piano ben livellato e sopra uno strato di materiale isolante acustico incollando gli incastri perimetrali con colla vinilica.
La posa incollata viene utilizzata sia per il lamparquet, per i listoni di prefinito, per i listoncini, per i mosaici ecc.
La posa inchiodata viene usata per i listoni tradizionali caratterizzati dalla lavorazione maschio/femmina; gli elementi vengono incastrati e successivamente inchiodati.
La posa a tolda di nave è costituita da elementi sfalsati l’uno rispetto all’altro. Vengono utilizzati legni di lunghezza diversa; trattandosi di un disegno non ripetitivo, è una posa adatta ad ambienti moderni.
La posa a mosaico è costituita da una geometria premontata fatta di quadri 24×24 o 30×30, questi quadri vengono ottenuti accostando dalle 5 alle 6 lamelle in verticale e dalle 5 alle 6 lamelle in orizzontale. Viene di norma usata per le pavimentazioni delle stanze da letto.
La posa a spina di pesce viene spesso consigliata nel caso di case d’epoca; gli elementi, pur in posizione regolare, sono sfalsati l’uno rispetto all’altro. È un tipo di posa che ha la tendenza a restringere visivamente l’ambiente.
La manutenzione del parquet
Il parquet è un pavimento più delicato di altri e può essere più difficile mantenerlo in buono stato. Innanzitutto è buona norma tenere uno zerbino all’ingresso dell’abitazione allo scopo di rimuovere dalle suole delle calzature eventuali residui abrasivi che potrebbero rigare il legno.
Sono inoltre importanti le ordinarie operazioni di pulizia (pulizia con la scopa e poi con lo straccio), nonché i trattamenti periodici con prodotti protettivi appositi per il parquet.
Nel caso di pavimenti cerati è importante togliere sempre le eventuali macchie nere prodotte dallo strisciamento delle scarpe con appositi solventi per i pavimenti cerati.
Periodicamente, se ne ravvede la necessità, è opportuno lucidare il parquet, poi passare il parquet cerato con uno strato molto sottile di cera liquida e poi lucidare di nuovo.
I parquet poco utilizzati devono essere spolverati quotidianamente, lo straccio può essere passato settimanalmente e la lucidatura può essere semestrale.
I pavimenti mediamente usati vanno spolverati quotidianamente, puliti settimanalmente e lucidati una volta al mese.
I pavimenti molto usati vanno spolverati e puliti tutti i giorni e lucidati una volta alla settimana.