Il lucernario è una particolare finestra per il tetto o per il sottotetto*.
In seguito alla legge per il recupero dei sottotetti, è decisamente aumentato il numero delle stanze abitabili ricavate nell’ultimo piano dell’edificio (comunemente detto mansarda) e ciò ha portato a una particolare attenzione all’isolamento del tetto e all’aerazione e all’illuminazione naturale del sottotetto.
Diversi anni addietro, la funzione del lucernario era soltanto quella di semplice illuminazione delle stanze dell’ultimo piano, tant’è che alcuni di essi erano a tenuta stagna, non erano dotati di infissi mobili e ciò impediva la loro apertura.
Adesso, le cose sono drasticamente cambiate e il lucernario moderno è una vera e propria finestra, spesso di notevole eleganza, che oltre a permettere l’illuminazione e l’aerazione della mansarda, è in grado di garantire un ottimo isolamento termo-acustico.
Lucernario – Come sceglierlo
La scelta di un lucernario non deve essere affrettata; sono molte, infatti, le cose da prendere in debita considerazione per non commettere errori.
Le prime cose chs si devono valutare sono senz’altro il numero e la dimensione dei lucernari da installare; l’apertura infatti deve avere dimensioni adeguate all’utilizzo del sottotetto; nel caso in cui il sottotetto non abbia funzioni abitative, è necessario installare perlomeno un lucernario di misure 50×60 cm (il minimo richiesto dalla legge) per consentire l’accesso al tetto della casa.
Nel caso in cui che il sottotetto sia adibito a mansarda abitabile, si rende necessario prevedere un numero di lucernari che consenta di illuminare in modo adeguato i vari ambienti; le dimensioni dei lucernari dovranno poi essere scelte a seconda delle dimensioni delle singole stanze, in modo da assicurare una corretta aerazione e una giusta illuminazione; per quanto concerne il primo punto, si consideri che, di norma, il ricambio d’aria garantito da un lucernario è in genere inferiore a quello che si potrebbe ottenere da una comune finestra di pari dimensioni.
Un lucernario di qualità dovrebbe inoltre essere dotato di una vetrata basso-emissiva il cui valore di trasmittanza termica sia inferiore a Uw 1,5; l’isolamento acustico dovrebbe essere maggiore di 35 dB.
È altresì importante la presenza di una tenda parasole o comunque di una persiana; ciò permetterà un miglior controllo della temperatura nei mesi più caldi e una migliore gestione delle prestazioni termiche.
È fondamentale poi che il lucernario, anche quando è chiuso, garantisca una minima ventilazione quale che sia la condizione climatica.
È consigliabile anche che il lucernario sia dotato di accessori che consentano un’ottima tenuta all’acqua e all’aria e che garantisca la possibilità di eventuali installazioni future di accessori come tende, persiane e dispositivi elettrici per comandare a distanza l’apertura e la chiusura.
Ci si deve anche assicurare che non vi sia la minima presenza di piombo in uno qualsiasi dei componenti della finestre.
Per quanto riguarda i lucernari in legno, ci si accerti che esso provenga da stabilimenti con certificazione FSC (Forest Stewardship Council) e certificazione PEFC.
Lucernario – Apertura
Le aperture di un lucernario sono di diverso tipo; quelle più comuni sono l’apertura a bilico e l’apertura a compasso. Quella a bilico è senz’altro la più diffusa e peraltro è di solito la meno costosa; ha dalla sua il vantaggio di rendere meno problematiche le operazioni di pulizia e permette un migliore riciclo dell’aria all’interno della stanza; se si sceglie questo tipo di apertura, il lucernario deve essere installato con una pendenza che si compresa fra i 15 e i 90 gradi.

Una moderna mansarda con un ampio lucernario
Nel caso di apertura a compasso, invece, la pendenza deve essere compresa tra 15 e 45 gradi. Questo tipo di apertura ha il vantaggio di non invadere lo spazio interno dell’ambiente e può rimanere anche aperta nel caso di pioggia; le operazioni di pulizia però sono un po’ più complesse.
Un cenno va anche all’apertura a libro; il lucernario ha praticamente un apertura laterale che è incernierata a mo’ di copertina di libro; può essere aperta fino a 90 gradi e consente un agevole accesso al tetto. Esistono poi diversi altri tipi di apertura, meno comuni (è il caso, per esempio, dei lucernari a doppia apertura), la cui scelta può essere presa in considerazione a seconda delle particolari esigenze dell’utente.
Lucernario – Prezzo
Difficile essere precisi relativamente ai prezzi di un lucernario; sono troppi infatti i fattori in gioco; le dimensioni, i materiali utilizzati (vi sono lucernari in legno, in pvc, in metallo, in policarbonato ecc.), gli accessori richiesti, il tipo di vetro, le automazioni ecc. Senza contare poi le spese relative all’eventuale apertura sul tetto; un conto infatti è sostituire un lucernario di vecchio tipo con un lucernario moderno, un altro è dover effettuare anche i lavori di apertura; in quest’ultimo caso le spese saranno decisamente più alte. Il problema è che, di norma, è difficile poter risparmiare sul lavoro di apertura ricorrendo al fai-da-te; si tratta infatti di un’operazione che richiede una notevole competenza.
Comunque sia, se si tralasciano tutti i fattori in gioco e ci limitiamo al prezzo del solo lucernario è comunque possibile dare un’idea di massima:
Prezzo di un lucernario in PVC
- 66×98 – 600 euro circa
- 78×140 – 725 euro circa
- 94×118 – 800 euro circa
- 114×140 – 840 euro circa
- 134×140 – 1.000 euro circa.
Prezzo di un lucernario in legno
- 66×98 – 650 euro circa
- 78×140 – 770 euro circa
- 94×118 – 825 euro circa
- 114×140 – 925 euro circa
- 134×140 – 925 euro circa.
Prezzo di un lucernario in alluminio
- 66×98 – 725 euro circa
- 78×140 – 830 euro circa
- 94×118 – 870 euro circa
- 114×140 – 990 euro circa
134×140 – 1.450 euro circa.
* Il termine sottotetto è piuttosto generico; essenzialmente si tratta di un ambiente che è posto sotto il tetto e che può essere abitabile oppure non abitabile; nel primo caso si parla di camera a tetto, mentre nel secondo caso di soffitta (c’è il requisito dell’accessibilità) o di palco morto (manca il requisito dell’accessibilità.