In ambito edilizio, con isolamento termico (o coibentazione termica) ci si riferisce a tutte quelle strategie che garantiscono ambienti confortevoli dal punto di vista della temperatura, indipendentemente dalla stagione, permettendo nel contempo un notevole risparmio di energia.
Negli ultimi anni, l’importanza dell’isolamento termico è diventata sempre maggiore, soprattutto in rapporto alla questione del consumo energetico tant’è che il legislatore ha previsto che ogni atto di compravendita o di locazione debba essere accompagnato dall’Attestato di Certificazione Energetica (un documento nel quale è riportata la classe di consumo per tutte le unità immobiliari).
Quest’ultimo argomento è approfondito nel nostro articolo: Certificazione energetica degli edifici.
Isolamento termico: i vantaggi
Un edificio con un buon isolamento termico offre numerosi vantaggi; fra questi possiamo ricordare la riduzione delle perdite di calore nei periodi più freddi, la riduzione in entrata del flusso di calore nelle stagioni più calde, la riduzione dei ponti termici (un ponte termico è una discontinuità costruttiva, ovvero una parte dell’edificio le cui caratteristiche termiche sono molto diverse da quelle delle parti circostanti; sostanzialmente è un punto privilegiato per gli scambi di calore da e verso l’esterno), la riduzione delle varie spese energetiche nelle stagioni più fredde (minori spese di riscaldamento) sia in quelle più calde (minore necessità di utilizzare condizionatori o ventilatori), una temperatura confortevole in tutte le stanze, assenza di umidità, assenza di muffe, allungamento della vita dell’edificio ecc.
L’efficienza energetica di una casa dipende da molte variabili; uno dei fattori che incide più pesantemente è sicuramente quello relativo alle perdite di calore*.
La tenuta termica di un edificio è particolarmente legata alla coibentazione delle superfici che si trovano a contatto con l’ambiente esterno.
Nella stagione invernale, per esempio, il mantenimento di una temperatura costante negli ambienti interni richiede che la temperatura delle pareti sia il più possibile vicina a quella dell’aria interna; ciò può essere ottenuto solamente riuscendo a ridurre gli scambi termici fra interno ed esterno ed è questo, in ultima analisi, lo scopo principale dell’isolamento termico.
I materiali isolanti
Questo argomento è trattato a parte nell’articolo Materiali isolanti.
Isolamento termico di tetto, finestre e pareti
In linea di massima, un edificio di tipo tradizionale ha dispersioni energetiche che possono essere così quantificate:
- 10-15% dal tetto
- 20-25% dalle pareti
- 5-6% dalle fondazioni o cantine
- 20-25% dalle finestre
- 20-30% dall’apertura di porte e finestre a scopo di ricambio aria
- 10-12% dai gas di combustione degli impianti termici.
Appare ovvio che intervenendo con le possibilità tecniche attuali si possano realizzare notevoli riduzioni di dette dispersioni.
L’isolamento termico del tetto è trattato in modo esaustivo nell’articolo specifico e esso rimandiamo coloro che volessero approfondire l’argomento.
Per quanto riguarda le finestre, nel nostro articolo Finestre e infissi abbiamo visto come una certa importanza la rivestano i materiali (dal punto di vista termoacustico le finestre e in legno siano preferibili a quelle in alluminio, anche se con la tecnica del taglio termico il problema può essere ridotto; peraltro le finestre e gli infissi in alluminio hanno altre interessanti caratteristiche) e soprattutto i vetri; per approfondimenti quindi rimandiamo al paragrafo: I materiali e all’articolo Vetri per le finestre.
L’isolamento delle pareti – Di un certo interesse è trattare l’isolamento termico realizzabile sulle pareti. L’isolamento termico dei muri può essere realizzato sia internamente, sia esternamente sia nell’intercapedine (ove esistente).
Non v’è dubbio che la soluzione più efficace per isolare termicamente un edificio sia l’isolamento esterno (spesso detto isolamento a cappotto, anche se con tale espressione si può fare riferimento anche all’isolamento termico interno); è l’opzione sicuramente più costosa, ma può risultare meno dispendiosa del normale qualora sia comunque previsto un rifacimento della facciata. Sono possibili anche le soluzioni “fai da te”, ma il consiglio, in questo caso, è quello di affidarsi a un’impresa specializzata.
Nel caso in cui le pareti siano dotate di intercapedine è possibile riempire quest’ultima con i materiali isolanti. Nel caso di edifici di nuova costruzione è possibile progettare l’intercapedine in modo che si possa racchiudere l’edificio isolando anche i ponti termici; i materiali isolanti utilizzabili possono essere in pannelli (fibrosi o in materiali espansi) oppure iniettabili (di solito si tratta di granuli che vengono versati nell’intercapedine fino al suo totale riempimento).
Nel caso di edifici esistenti, se l’intercapedine è presente, è necessario verificare l’eventuale presenza di altri materiali isolanti, lo spessore della parete e quello dell’intercapedine stessa; dopo queste verifiche si potrà intervenire insufflando all’interno dell’intercapedine dei materiali isolanti sfusi utilizzando dei fori effettuati nella parte interna della muratura.
L’isolamento termico dall’interno, infine, è una soluzione poco costosa che in molti casi può essere effettuata per conto proprio; è necessario tenere conto però che questo tipo di isolamento comporta una leggera riduzione dello spazio abitabile e, a seconda dei casi, può richiedere la risistemazione di prese e interruttori elettrici nonché dei radiatori.
* Per misurare le perdite di calore esiste un indicatore detto coefficiente di trasmittanza termica, noto anche come valore U; più basso è questo valore, minore è l’energia dispersa attraverso l’elemento costruttivo che si sta prendendo in considerazione. Il coefficiente di trasmittanza termica indica la quantità di calore espressa in Watt che attraversa 1 mq di superficie di un elemento costruttivo di un determinato spessore, a fronte di una differenza di temperatura di 1 Kelvin, equivalente a 1 grado Celsius. L’unità di misura della trasmittanza termica è il W/m² K.
L’importanza della trasmittanza termica risiede nel fatto che, essendo il primario obiettivo del risparmio di energia quello di ridurre al minimo la dispersione di calore, è necessario che gli elementi che costituiscono l’involucro edilizio abbiano un basso valore di trasmittanza termica in modo minimizzare la quantità di calore disperso.