Le etichette delle vernici sono spesso lette molto superficialmente, anche da alcuni professionisti (evidentemente meno scrupolosi di altri), mentre invece leggere attentamente le etichette di questi prodotti (comprendenti smalti, pitture e vernici propriamente dette) è fondamentale per usare al meglio il prodotto e ridurre le probabilità di problemi.
Dal punto di vista del regolamento sulle etichette, le vernici appartengono alla categoria dei “prodotti chimici” e quindi valgono i principi definiti dal regolamento CLP, descritto in modo pratico nello specifico articolo.
Informazioni di sicurezza (obbligatorie)
In particolare, sull’etichetta delle vernici devono essere presenti le informazioni sempre obbligatorie per un prodotto chimico, quali la quantità nominale di prodotto (per esempio 1,5 l di vernice), i codici identificativi del prodotto, l’identità del fornitore, le indicazioni di pericolo, i consigli di prudenza e le avvertenze. Si tenga infatti presente che molte vernici sono infiammabili e quindi saranno probabilmente presenti avvertenze quali il tenere il prodotto lontano dai bambini, l’evitare di tenerlo vicino a fonti di calore o fiamme libere, l’evitare di fumare ecc.
Aggiuntivamente, sulle etichette delle vernici devono anche essere indicate delle informazioni supplementari obbligatorie (in ottemperanza alla direttiva COV 2004/42/CE) inerenti alla limitazione delle emissioni di composti organici volatili (COV). Questo aspetto è particolarmente rilevante in quanto molte vernici (che siano destinate ai muri o ai mobili e agli infissi) contengono solventi che hanno la funzione di rendere più omogeneo il prodotto. Questi solventi, mentre la vernice asciuga, sono la causa del rilascio nell’ambiente di composti organici volatili (i COV appunto) che possono risultare irritanti per le mucose e aggravare malattie come l’asma. Per questo motivo è fondamentale arieggiare molto bene gli ambienti in cui si sta dipingendo, fare delle pause cambiando ambiente e usare le stanze dipinte solo una volta che la vernice sui muri è asciutta e ha smesso di rilasciare queste sostanze.

Le etichette delle vernici sono spesso lette molto superficialmente, anche da alcuni professionisti
Informazioni pratiche (non obbligatorie)
A tutte queste informazioni, fondamentali per usare in sicurezza la nostra vernice, possono essere aggiunte informazioni non obbligatorie, ma molto utili e pratiche, quali le corrette proporzioni e le modalità di diluizione (fondamentali da rispettare per un buon risultato, soprattutto nel caso di un professionista, per evitare spiacevoli discussioni da parte della committenza) e le informazioni legate allo smaltimento della confezione e al suo riciclo. Per esempio, può essere presente un simbolo circolare costituito da due frecce verdi (una chiara e una più scura) intrecciate a formare un cerchio. Tale simbolo, molto diffuso in nord Europa, indica che l’azienda produttrice aderisce a un sistema di raccolta rifiuti. Un altro simbolo ecologico e molto diffuso, spesso presente sulle confezioni delle vernici, è la sagoma di omino nero che getta un rifiuto in un cestino: tale simbolo raccomanda di non disperdere assolutamente il prodotto nell’ambiente.
Le etichette delle vernici sono oramai molto dettagliate e, in quelle più moderne, può anche essere presente un codice QR che, inquadrato per esempio con un’applicazione del nostro smartphone, rimanderà a una specifica pagina tecnica online con la descrizione del prodotto e delle sue modalità di utilizzo.