Saper scegliere gli pneumatici giusti per il nostro mezzo di trasporto è fondamentale, specie considerando i costi non indifferenti che dovremo coprire per l’acquisto di un treno di gomme e il fatto che dovremo tenere per lungo tempo (si spera) gli pneumatici da noi scelti. È pertanto molto utile conoscere e saper leggere l’etichetta degli pneumatici.
Per maggiore chiarezza, è meglio dividere in due la questione; da una parte occorre saper leggere le informazioni legate alle dimensioni degli pneumatici (riportate direttamente sul prodotto e fondamentali per acquistare gomme compatibili con il nostro veicolo, sia esso un’autovettura o una moto); dall’altra è molto utile (e semplice) saper leggere l’etichetta europea, obbligatoria dal 2012 per questa categoria di prodotti, che permette di avere un paragone armonizzato per quanto concerne i parametri di consumo di carburante, aderenza sul bagnato e rumorosità.
Dimensioni
Le dimensioni e le altre caratteristiche tecniche degli pneumatici sono desumibili da un codice presente in rilievo sul fianco di tutti gli pneumatici. Tale codice si compone di sei parti. Inizia con un numero a tre cifre, seguito da una barra obliqua (ovvero “/”) e un numero a due cifre, seguono poi una lettera (di solito “R”), un numero a due cifre e, infine, un’altra lettera. Prendiamo per esempio il codice 225/45 R 17 94 W. Nel dettaglio tali parti indicano:
- Larghezza della gomma in millimetri. È specificata dalle prime tre cifre del codice, la dicitura 225 indica uno pneumatico di larghezza 225 mm, ovvero 22 cm e mezzo.
- Rapporto fra altezza del fianco (ovvero del “bordo” esterno dello pneumatico) e larghezza dello stesso. Di fatto è una percentuale. Se tali valori fossero uguali il rapporto sarebbe 1, mentre all’aumentare della larghezza dello pneumatico tale valore scende e quindi, essendoci quindi una maggiore superficie di contatto con l’asfalto, ne consegue che aumenta l’aderenza. In pratica, tanto minore è questo valore, tanto maggiore sarà l’aderenza dello pneumatico sull’asfalto. Per esempio, 45 indica che la larghezza dello pneumatico è poco più che doppia rispetto all’altezza del fianco.
- Tipologia di pneumatico. Tale parametro è indicato da una lettera, di solito la “R”, che sta per “radiale” e indica il modo in cui le “fibre” sintetiche che costituiscono lo pneumatico sono state disposte durante la produzione dello stesso. Gli pneumatici radiali sono la stragrande maggioranza, ma si possono trovare in commercio anche pneumatici “B”, che sta per “belted” (ovvero “cinturati”, un’altra tipologia di disposizione delle fibre).
- Diametro del cerchione. Questo parametro è espresso in pollici, che possono essere convertiti in cm moltiplicandoli per 2,54. Per esempio, R 17 indica un diametro di circa 43 cm (17×2,54).
- Indice di carico. Questo parametro indica il peso massimo che lo pneumatico può sopportare da sgonfio. Per conoscere il valore in chilogrammi occorre consultare specifiche tabelle (facilmente reperibili su Google o qualsiasi altro motore di ricerca) che mostrano la conversione. Il valore 94 del nostro esempio indica un valore di 670 kg.
- Indice di velocità. Tale parametro è molto importante e indica la velocità massima che lo pneumatico può sopportare prima di perdere tenuta e sicurezza. Anche in questo caso, a ogni lettera è associato un valore di velocità e la conversione è possibile consultando le apposite tabelle. Per esempio, la lettera W indica la velocità di 270 km/h. In genere, migliore è questo parametro, migliore è lo pneumatico. Le lettere non seguono l’ordine alfabetico, bensì si va dalla Q che sta per 160 km/h alla T che sta per 190 km/h, ma poi ci sono H (210 km/h), VR, V, ZR, W e Y (300 km/h).

Esempio di pneumatico largo 18,5 cm
Anno di produzione
Un’informazione molto utile, ma ignota ai più, è che sugli pneumatici è indicata, sempre con un codice in rilievo, anche l’età dello pneumatico. Più precisamente è presente un codice a quattro cifre che indica la data di produzione: le ultime due cifre fanno riferimento all’anno di produzione, mentre le prime due indicano il numero della settimana di quell’anno (in un anno ce ne sono, di norma, 52). Per intendersi, uno pneumatico recante il codice 1814 ci indica che quello pneumatico è stato prodotto nella diciottesima settimana del 2014. Gli pneumatici, se correttamente conservati, non hanno una data di scadenza, tuttavia può essere comunque preferibile scegliere, nel caso di uno stock di pneumatici allo stesso prezzo, quelli prodotti più di recente.
Etichetta europea
Come anticipato in apertura di articolo, è fondamentale anche saper leggere l’etichetta europea, obbligatoria per la commercializzazione di ogni pneumatico. Tale etichetta permette il paragone fra tre diversi parametri, ovvero il consumo di carburante (indicato in etichetta nella parte superiore a sinistra dal simbolo di una gomma con a fianco il simbolo di un distributore di benzina), l’aderenza sul bagnato (nella parte superiore a sinistra, con il simbolo stilizzato di una nuvola di pioggia) e la rumorosità (nella parte inferiore).
Consumo di carburante (classe di efficienza) – Durante il rotolamento sull’asfalto gli pneumatici possono esercitare una resistenza più o meno forte allo spostamento, in relazione a fattori esterni (per esempio se abbiamo lo pneumatico troppo scarico) oppure a fattori interni legati al modo in cui sono costruiti, per esempio, in base allo spessore e al disegno del battistrada. Sulla base di questi fattori intrinseci allo pneumatico, lo si classifica all’interno di un sistema a sei classi, uniforme a livello europeo. Le sei classi vanno dalla “A” (minimo consumo di carburante e massima efficienza di rotolamento) alla “G” (massimo consumo di carburante e minima efficienza).
Aderenza sul bagnato – Questo parametro si riferisce allo spazio di frenata necessario ad arrestare il veicolo su terreno bagnato. Anche in questo caso, il sistema di classificazione prevede sei classi, dalla “A” alla “G”. L’aderenza sul bagnato è probabilmente il parametro più importante, dal momento che può pregiudicare la nostra sicurezza in condizioni di emergenza e che le differenze nello spazio di frenata fra la classe A e la G possono tranquillamente essere nell’ordine di grandezza delle decine di metri (per esempio 20 metri di differenza per una frenata effettuata a 80 km/h). Si consiglia pertanto di dare priorità a questo parametro nella valutazione di un treno di gomme.
Rumorosità – Indica quanto rumore produrrà lo pneumatico durante la marcia del veicolo. È un parametro contraddistinto da un altoparlante che emette da una a tre linee nere; ovviamente, maggiore sarà il numero di linee e maggiore sarà la rumorosità dello pneumatico. A fianco di questo simbolo sarà anche indicato il valore in decibel associato alla rumorosità dello pneumatico, per esempio un valore medio si attesta sui 75 dB.
Altre informazioni
Altri simboli che possono essere presenti in rilievo sul fianco (o spalla) dello pneumatico sono il simbolo di una montagna con un fiocco di neve al suo interno , che indica che lo pneumatico è della categoria “invernale” (può sostituire le catene nel periodo invernale) oppure la sigla M+S, che sta per “mud and snow”, ovvero “fango e neve”, che però indica solo un battistrada più scolpito che permette di scaricare meglio nevischio e fango, ma non è comunque altrettanto adatto alle condizioni invernali alla stregua di un vero e proprio pneumatico invernale.

Etichetta europea degli pneumatici