In questo articolo illustreremo le informazioni principali presenti sulle etichette degli estintori.
Gli estintori sono apparecchiature di sicurezza comunemente presenti molti edifici, sia pubblici che privati.
Ovviamente si spera di non doversi mai trovare nella situazione di dover ricorrere al loro utilizzo, in quanto intrinsecamente legato a situazioni di pericolo. Tuttavia, proprio per utilizzare questi strumenti al meglio, qualora malauguratamente se ne dovesse avere bisogno, sarebbe opportuno averne preventivamente consultato l’etichetta (sul momento potrebbe non esserci il tempo di farlo!).
L’etichetta degli estintori è generalmente divisibile, quantomeno per fini descrittivi, in tre livelli (parte superiore, parte centrale e parte inferiore). Si tenga presente che estintori piuttosto datati potrebbero avere etichette non aggiornate all’attuale normativa e per questo potrebbero risultare un po’ diverse, per quanto, in linea generale, le informazioni principali dovrebbero essere molto simili se non addirittura identiche.
Parte superiore dell’etichetta
La prima parte, quella superiore, presenta, oltre all’ovvia dicitura “estintore”, informazioni relative alla quantità di agente estinguente (per esempio, 6 kg) e un codice riferito alla tipologia di fuochi per i quali tale strumento è adatto.
Gli estintori contengono di solito un mix di sostanze estinguenti, quali:
- Agenti estinguenti per soffocamento, come la “schiuma”.
- Agenti estinguenti per raffreddamento come la neve di anidride carbonica.
- Agenti estinguenti per reazione chimica, come polveri chimiche e Halon.
Ogni estintore, a seconda degli agenti estinguenti che contiene, si rivelerà più o meno adatto a certi fuochi. I fuochi sono a loro volta classificati secondo una sistema a sei classi, dalla A alla E.
Conoscere queste sei classi è di fondamentale importanza per la comprensione delle etichette degli estintori in quanto nella parte superiore dell’etichetta saranno riportate le lettere associate alla tipologia di fuochi contro i quali risulta efficace l’estintore (per esempio “ABC” indica un estintore efficace contro fuochi della classe A, B e C).
Sulla parte destra, inoltre, è presente un codice alfanumerico, per esempio “21A 144B”, denominato “codice indicativo della capacità di spegnimento”, che indica la “potenza” dell’estintore e sarà descritto in un paragrafo a parte.

Prova di spegnimento su una vasca con combustibile
Parte centrale dell’etichetta
Nella parte centrale dell’etichetta sono in genere mostrate le classi di fuochi contro le quali l’estintore è efficace anche ricorrendo a immagini, ovvero a pittogrammi quadrati, con disegni bianchi su sfondo rosso e la lettera corrispondente nell’angolo in alto a destra del quadrato.
Avremo pertanto:
Fuochi di classe A – Incendi di combustibili solidi (pittogramma di legni che bruciano).
Fuochi di classe B – Incendi di combustibili liquidi infiammabili (pittogramma di una tanica che va a fuoco).
Fuochi di classe C – Incendi di combustibili gassosi (pittogramma di una conduttura a gas da cui divampano fiammelle).
Fuochi di classe D – Incendi combustibili metallici (pittogramma di un ingranaggio che brucia).
Fuochi di classe E – Incendi scaturiti da apparecchi elettrici (pittogramma di una scossa elettrica che va verso il basso). Questa classe in realtà non è ufficialmente riconosciuta dal Comitato europeo di normazione (CEN), sebbene sia comunque impiegata.
Fuochi di classe F – Fiamme libere causate da oli e grassi da cucina (pittogramma di una padella che va a fuoco).

Fonte dell’immagine: Classi di incendio – Assistenza domiciliare integrata (foremostdesign.ru)
Sempre nella parte centrale dell’etichetta saranno indicate, chiaramente e con caratteri molto grandi e leggibili, le operazioni da effettuare per azionare l’estintore. Per esempio “togliere la spina di sicurezza, impugnare la lancia e premere a fondo la leva di comando e dirigere il getto alla base delle fiamme”.
Parte inferiore dell’etichetta
Infine, sulla parte finale, saranno presenti indicazioni relative alla manutenzione da fare periodicamente (per esempio quella di ricaricare la bombola dopo ogni utilizzo), alla tipologia specifica di agente estinguente, al propellente contenuto (ovvero gas in pressione che rendono possibile l’emissione del getto), agli estremi di omologazione rilasciati dal Ministero dell’Interno (compresa la data in cui è avvenuta l’omologazione), al modello, al codice del costruttore e alle temperature limite di utilizzazione (per esempio da -20 a 60 °C).
Classe di spegnimento
Come accennato in apertura, nella parte superiore dell’estintore, generalmente a destra, sarà riportato un codice tipo “21A 144B”. Tale codice indica la dimensione di un incendio di una delle sei classi precedentemente descritte che l’estintore è in grado, teoricamente, di estinguere. Tale codice viene assegnato a seguito di specifici test che si avvalgono, come combustibile per effettuare le prove, di assi di legno di lunghezze standard per i fuochi di classe A, di specifici liquidi infiammabili in vasche di dimensioni standard per i fuochi di classe B e di bombole di GPL standard, ma di un’unica misura (si effettua cioè una sola prova a una sola grandezza standard, senza definire valori crescenti) per la valutazione dei fuochi di classe C. Il codice indica quindi un valore associato alle condizioni sperimentali testate (la lunghezza delle assi di legno in decimetri e i litri del liquido infiammabile) e la lettera “C” se l’estintore è stato testato anche per le fiamme di classe C. Le altre classi non sono definite da questi codici. Un esempio chiarirà le idee: il codice esemplificativo indicato prima, 34A 144B, indicherà un estintore che è stato testato ed è risultato in grado di estinguere il fuoco appiccato ad assi di legno di 2,1 m e quello di una vasca circolare contenente 144 l di un combustibile. Se tale estintore ha passato anche la prova per combustibili gassosi, quella con la bombola di GPL, indicherà anche la sigla “C”. Il codice “34A 144B C” indicherà un estintore testato su combustibili solidi, liquidi e gassosi, e pertanto molto versatile, mentre un estintore avente codice “34A 233B” sarà più potente nell’estinguere i fuochi da combustibili liquidi rispetto al precedente, ma non è adatto ai combustibili gassosi, dal momento che non reca la lettera “C” nel codice.

Fonte: Etichettatura standard | Emme Antincendio Srl (emme-italia.com)