I doppi vetri (detti anche vetrocamere) sono un tipo di infisso sempre più richiesto (e obbligatorio per le abitazioni di nuova costruzione); in effetti, abbinati a serramenti di qualità, i doppi vetri sono in grado di contribuire significativamente all’isolamento acustico e in parte anche all’isolamento termico di un’abitazione (occorre una camera d’aria compresa tra i 10 e i 20 mm; se lo spessore è inferiore ai 10 mm, l’isolamento termico non è particolarmente significativo). Lo spessore dei vetri è generalmente di 4 mm.
Essenzialmente i doppi vetri sono due lastre di vetro inserite in un serramento e divise da un’intercapedine (una sorta di “camera d’aria) che contiene aria disidratata oppure un gas nobile (per esempio argon, krypton o xeno); la disidratazione è necessaria per evitare la formazione di condensa.
Visivamente non vi sono particolari differenze tra le finestre che montano doppi vetri e quelle che montano vetri singoli.
I doppi vetri possono essere combinati anche con i vetri isolanti formando i cosiddetti “tripli vetri”, una tipologia di infisso che aumenta ancora di più l’isolamento acustico e l’isolamento termico.

L’applicazione industriale dei doppi vetri si deve al newyorkese Thomas Stetson (1865)
Doppi vetri: le tipologie
Essenzialmente esistono tre tipologie:
- vetrocamera chiara
- vetrocamera a bassa emissività con gas isolante
- vetrocamera con pellicola anti-sfondamento.
La vetrocamera chiara è la tipologia più semplice, quella di base; è la soluzione meno costosa, ma non la migliore dal punto di vista delle prestazioni (l’isolamento termico non è ottimale).
La vetrocamera a bassa emissività con gas isolante è considerata dalla maggior parte degli addetti ai lavori, la soluzione migliore dal punto di vista prestazionale, quella che garantisce i migliori risultati dal punto di vista dell’isolamento, sia quello acustico che quello termico. I prezzi dei doppi vetri di questo tipo sono decisamente più alti di quelli richiesti per le vetrocamere chiare, ma, nel medio-lungo termine, può valere la pena di effettuare un investimento in questo senso.
I doppi vetri con pellicola anti-sfondamento garantiscono buone prestazioni isolanti e sono dotate di una pellicola anti-sfondamento che migliora l’aspetto della sicurezza della casa. Sono la tipologia di vetrocamera più costosa in assoluto.
Quali serramenti?
I serramenti per i doppi vetri possono essere di diverso tipo: legno, PVC, alluminio e alluminio e legno.
Molti installatori consigliano di orientarsi sul legno, materiale che rispetto ad altri sembra garantire un maggior isolamento e che, dal punto di vista estetico, ha certamente qualche punto in più. Il problema fondamentale (senza contare l’esborso economico, decisamente più alto) è legato alla manutenzione, sicuramente più impegnativa; è sicuramente questo l’aspetto da valutare con più attenzione al momento di compiere la scelta dei serramenti da utilizzare.
Il PVC è forse la soluzione migliore per la realizzazione di serramenti con doppi vetri; è un materiale molto resistente, non richiede particolari interventi di manutenzione, è molto più economico del legno e ha un buon potere isolante. Il difetto principale è che ha la tendenza a scolorirsi nel corso degli anni. Dal punto di vista estetico, è sicuramente un passo indietro al legno.
I serramenti in alluminio sono molto economici e sono disponibili in moltissime tipologie di colori (ciò favorisce l’adattamento alle diverse soluzioni di arredamento); dal punto di vista dell’isolamento non sembrano essere la soluzione migliore, ma hanno dalla loro l’economicità, la leggerezza e la maneggevolezza. Peraltro non necessitano di una particolare manutenzione.
La combinazione di alluminio e legno è la soluzione più costosa, ma molti la scelgono perché la presenza del legno consente di avere serramenti con un’ottima resa estetica, mentre la presenza di alluminio garantisce robustezza, leggerezza e maneggevolezza del telaio.
Doppi vetri e vecchi serramenti: conviene?
Molti installatori sconsigliano di inserire i doppi vetri in vecchi serramenti e suggeriscono l’installazione di nuovi serramenti con doppi vetri.
In effetti, installare doppi vetri su serramenti vecchi presenta due svantaggi principali:
- i vecchi serramenti non hanno di solito guarnizioni adatte a garantire prestazioni ottimali dal punto di vista dell’isolamento; ha poco senso montare doppi vetri per migliorare l’isolamento acustico e quello termico se le loro prestazioni vengono poi ridotte da guarnizioni di scarsa qualità;
- i vecchi serramenti erano realizzati per sostenere un determinato peso; raddoppiandolo si rischia di minare la stabilità della struttura danneggiando l’angolo del telaio.
Si deve poi considerare che lasciare vecchi serramenti potrebbe impedire l’accesso alle agevolazioni fiscali che si possono ottenere installare le vetrocamere.
Nel momento in cui decidiamo di installare i doppi vetri nelle nostre finestre, è quindi opportuno tenere conto dei problemi che potrebbero derivare dal riutilizzo dei vecchi serramenti; alla fine si rischia un esborso economico maggiore…
Doppi vetri: le sigle
Le schede dei doppi vetri riportano delle sigle alfanumeriche che ne identificano le caratteristiche. Ecco un paio di esempi:
4/18/4 BE; questa sigla indica che abbiamo a che fare con vetrocamere a bassa emissività dello spessore di 4 mm, con intercapedine di 18 mm; il primo numero indica lo spessore del vetro esterno, il secondo numero indica lo spessore dell’intercapedine, il terzo numero indica lo spessore del vetro interno e la sigla BE sta per bassa emissività.
In altri casi si trovano sigle del genere 3+3 oppure 4+4; in questo caso si tratta di due vetri incollati tra loro (per scopi antinfortunistici o di sicurezza); 3+3 indica che si hanno due vetri dello spessore di 3 mm ciascuno incollati insieme; nel secondo caso lo spessore dei due vetri è 4 mm. Alcune schede omettono il simbolo + e riportano direttamente il numero 33, il numero 44 ecc.