Come scegliere il deumidificatore più adatto alle nostre esigenze? Prima di rispondere alla domanda, è opportuno conoscere meglio questo interessante strumento.
Il deumidificatore è un apparecchio che ha lo scopo di eliminare gli eccessi di umidità da un ambiente, sia questo un’abitazione, un ufficio, una palestra o quant’altro. Un’eccessiva umidità in un edificio, infatti, oltre a essere dannosa per la salute degli occupanti, porta alla formazione di condensa e di muffe provocandone il deterioramento.
In un ambiente domestico, le stanze più sottoposte al problema sono quelle dove sono maggiormente concentrati riscaldamento e condensa (quindi il bagno e la cucina) e quelle dove la ventilazione non è adeguata.
A seconda delle tipologie, il deumidificatore può agire soltanto sul tasso di umidità, senza modificare la temperatura ambientale, oppure fare entrambe le cose (è per esempio il caso del condizionatore d’aria, un elettrodomestico che oltre a regolare la temperatura nell’ambiente in cui è installato, è anche in grado di deumidificarlo).
È molto importante che un deumidificatore agisca entro determinati intervalli di umidità relativa al fine di evitare che l’assorbimento dell’umidità sia eccessivo perché anche l’aria troppo secca può essere causa di problemi (non a caso esistono anche gli umidificatori, sia elettrici che a diffusione naturale, che servono a evitare che l’aria di certe stanze, per esempio la camera da letto o il soggiorno, sia eccessivamente secca). Di norma, il range di umidità di un ambiente dovrebbe oscillare su valori che vanno dal 30 al 50%.
Categorie
In apertura abbiamo parlato genericamente di “apparecchio” e non di elettrodomestico perché esistono sia deumidificatori che funzionano a elettricità sia deumidificatori che non la richiedono (i cosiddetti deumidificatori passivi); questi ultimi sono apparecchi utili quando non si hanno particolari esigenze (per esempio quando dobbiamo leggermente deumidificare una o due stanze non particolarmente grandi).
I deumidificatori più sofisticati, veri e propri elettrodomestici, sono essenzialmente distinguibili in tre categorie:
- deumidificatori meccanico-refrigerativi
- deumidificatori essiccanti (anche essiccativi)
- condizionatori d’aria.
Deumidificatore meccanico-refrigerativo – I deumidificatori meccanico-refrigerativi sono quelli più comuni e sono quelli più utilizzati negli ambienti domestici. Il funzionamento di questa tipologia di deumidificatori non è particolarmente complesso; di fatto l’aria viene spinta da una ventola verso una serpentina di raffreddamento; si verifica quindi una riduzione di temperatura che porta a una diminuzione della pressione di vapore e saturazione idrica; a questo punto si ha la formazione di una condensa di vapore acqueo che, venendo a contatto con la serpentina di raffreddamento, si trasforma in acqua; quest’ultima viene convogliata in un apposito contenitore. Questa tipologia di deumidificatore ha la sua massima efficienza in ambienti caratterizzati da temperature elevate e particolarmente umide; il suo utilizzo viene pertanto sconsigliato nelle zone con un clima rigido o continentale.
Deumidificatore essiccante – I deumidificatori essiccativi, come facilmente si può intuire dalla terminologia, svolgono la loro funzione basandosi su materiali essiccanti che agiscono assorbendo l’acqua. Sono la tipologia di deumidificatori più adatta a regioni fredde e dal clima particolarmente rigido in quanto la loro efficienza è massima in ambienti in cui si hanno queste condizioni climatiche e l’umidità relativa è bassa. Si può ricorrere ai deumidificatori essiccanti qualora quelli illustrati in precedenza non diano i risultati sperati; a seconda delle situazioni possono essere usati anche in combinazione. Esistono vari tipi di materiale essiccante; attualmente quello più utilizzato è il gel di silice.
Dopo un certo numero di ore di lavoro, i pori del materiale assorbente risulteranno saturi di liquido; a questo punto si dovrà provvedere o alla loro sostituzione oppure alla loro rigenerazione esponendoli a una corrente di aria calda in modo da liberarne i pori facendo sì che il processo di assorbimento possa iniziare di nuovo.
Condizionatore d’aria – I condizionatori d’aria sono elettrodomestici che svolgono diverse funzioni, fra cui quella di deumidificare gli ambienti. Dal momento che sono strumenti che possono abbassare o elevare la temperatura ambientale, sono dotati sia di un circuito per il drenaggio sia di un circuito per l’evaporazione del vapore che man mano viene condensato.
Deumidificatore – Fisso o portatile?
Esistono vari modelli di deumidificatori; relativamente al loro posizionamento possiamo distinguere fra modelli fissi (a incasso) e modelli portatili.
Gli apparecchi fissi sono forse la soluzione più efficace, ma anche quella più costosa. Di norma, un deumidificatore a incasso viene posto o nello spessore di una parete oppure in quello di un controsoffitto. Come detto, si tratta di elettrodomestici di notevole efficienza e sono in grado di regolare adeguatamente i tassi di umidità in qualsiasi ambiente, sia che si tratti di abitazioni sia che si tratti di uffici o di palestre.
Questo tipo di deumidificatore è dotato di un’apposita batteria che consente la deumidificazione dell’ambiente senza che si verifichino variazioni della temperatura.
Il consumo energetico non è eccessivo (di norma sono apparecchi la cui massima potenza assorbita è di 320 watt). Tutti i modelli sono dotati di un dispositivo che segnala quando il contenitore dell’acqua deve essere svuotato.
I deumidificatori portatili sono solitamente meno potenti di quelli fissi; rappresentano l’ideale per ambienti di piccole dimensioni; sono abbastanza leggeri e si trasportano agevolmente perché sono solitamente dotati di ruote. È quindi possibili utilizzarli in stanze diverse a seconda delle proprie esigenze. Di norma vengono azionati per un tot giornaliero di ore e il loro consumo energetico è piuttosto basso.
In commercio sono disponibili molti modelli che si differenziano sostanzialmente l’uno dall’altro a seconda della potenza, delle dimensioni e della grandezza del contenitore dell’acqua. Moltissimi modelli sono dotati, come nel caso dei deumidificatori fissi, di un dispositivo che avverte quando è arrivato il momento di svuotare il raccoglitore dell’acqua.
Rientrano nella categoria dei deumidificatori portatili anche quelli ideati per camper o imbarcazioni. I modelli più moderni sono dotati di un regolatore di velocità che permette di scegliere fra rapidità massima del processo di deumidificazione e rumorosità.

I deumidificatori portatili sono solitamente meno potenti di quelli fissi; rappresentano l’ideale per ambienti di piccole dimensioni
Come scegliere il deumidificatore
Vale la pena, innanzitutto, spendere due parole in più sulla grandezza del raccoglitore dell’acqua; si può essere portati a pensare che maggiore è la capienza della tanica, maggiore dovrebbe essere il tempo di autonomia del deumidificatore; può essere vero, ma questo non deve essere l’unico fattore che orienta la nostra scelta nel caso di acquisto; infatti, un fattore da tenere sempre in considerazione è la velocità della ventola; se un deumidificatore ha un raccoglitore molto capiente e una ventola piuttosto lenta, la sua autonomia sarà notevole, ma questo è un vantaggio relativo perché una ventola lenta deumidificherà l’ambiente con una certa lentezza. Quindi, quando ci si troverà a scegliere, si considerino, a seconda delle proprie esigenze, entrambi i fattori.
Altri importanti fattori da tenere in considerazione sono: dimensioni dell’ambiente che necessita di deumidificazione; temperatura alla quale l’apparecchio opera; ingombro e peso dell’apparecchio (nel caso di un deumidificatore portatile bisogna tenere conto in quante e quali stanze verrà usato; un deumidificatore molto pesante da trasportare giornalmente su e giù per le scale non è il massimo della praticità); umidità massima eliminabile (tot litri ogni 24 ore); possibilità di regolazione automatica del tasso di umidità; presenza di filtri per purificare l’aria e possibilità di pulirli facilmente.
Se non siamo sicuri sulla scelta da effettuare, sarebbe bene richiedere il parere di un esperto previo sopralluogo.
Per quanto riguarda il posizionamento, è opportuno che il deumidificatore non venga sistemato in modo tale che possa impedire il corretto riciclo dell’aria; bisogna altresì evitare di posizionarlo accanto a una stufa o a un termosifone. Come nel caso di altri elettrodomestici (asciugatrice, lavatrice, lavasciuga ecc.), è bene verificare che la superficie di appoggio sia perfettamente piana.
Utilizzo e manutenzione
Un corretto utilizzo e una periodica manutenzione sono necessari ad assicurare un lungo ed efficiente funzionamento del deumidificatore.
Una cosa da non trascurare è la periodica pulizia dei filtri (si seguano alla lettera le istruzioni fornite dal produttore). Una volta lavati, i filtri vanno reinseriti soltanto quando sono completamente asciutti. Ovviamente, qualsiasi operazione di pulizia e manutenzione deve essere eseguita con l’apparecchio spento e con la spina disinserita.
In caso di un prolungato periodo di non utilizzo (un tempo superiore ai 4 mesi) è opportuno pulire filtri e raccoglitore dell’acqua e poi coprire il tutto con un telo di nylon per proteggere l’apparecchio dalla polvere.
Importante è anche lo svuotamento del contenitore dell’acqua; i moderni apparecchi sono ormai tutti dotati di segnalatore luminoso e quindi da questo punto di vista non esistono problemi di sorta. Di norma una tanica viene riempita in un arco di tempo che oscilla dalle 8 alle 12 ore. In certi modelli è possibile installare un tubo esterno che permette di drenare continuamente l’acqua; ciò esenta dalle periodiche e un po’ noiose operazioni di svuotamento.
Come nel caso di vari elettrodomestici (per esempio l’asciugatrice), l’acqua che viene prodotta dalla condensa del deumidificatore è variamente utilizzabile; si può infatti usarla per stirare, ma anche per annaffiare le piante. Non è però potabile.
Un ultimo consiglio per ottimizzare al massimo il lavoro del proprio deumidificatore è quello di chiudere porte e finestre della stanza che si sta deumidificando.
Deumidificatori passivi
Se non si hanno esigenze troppo particolari, possiamo optare per un deumidificatore passivo; si tratta, essenzialmente, di apparecchi che non sono basati sulla meccanica, ma sulla chimica. Di fatto, sono dei contenitori da posizionare per terra dotati di una griglia e che contengono al loro interno del materiale essiccante sotto forma di piastrine o sassolini. Dal momento in cui il deumidificatore viene posizionato nell’ambiente, la vaschetta per l’acqua inizierà lentamente a riempirsi. Ovviamente non sono strumenti sofisticati, ma possono essere la scelta giusta qualora si debba rimuovere l’umidità in solo punto della casa. Peraltro sono disponibili in varie dimensioni; i mini-deumidificatori, per esempio, possono tornar molto utili per deumidificare gli armadi o stanze molto piccole.
Man mano che il deumidificatore lavora, il raccoglitore si riempie e la durata del materiale essiccante si riduce (di norma si va dai due ai sei mesi a seconda della tipologia); trascorso il periodo di durata del materiale, si dovrà svuotare il contenitore e acquistare un kit di ricarica.