L’asciugatrice (anche asciugabiancheria o talvolta anche dryer) è un elettrodomestico che consente l’asciugatura di notevoli quantità di biancheria in tempi molto brevi e che risulta di fondamentale importanza nel caso non si abbiano a disposizione grandi spazi per la stenditura dei panni lavati.
Nel nostro Paese, fino qualche anno fa, le asciugatrici non erano ancora molto diffuse, contrariamente a quanto accadeva invece nei Paesi nordeuropei nei quali era un prodotto presente in moltissime case. Negli ultimi due-tre anni però si è assistito a un crescente interesse delle famiglie italiane verso questo tipo di elettrodomestico e da quanto riportiamo sotto si capisce bene il perché.
Esistono vari modelli di asciugatrice e ovviamente c’è una certa varietà di dimensioni, anche se generalmente molti modelli hanno le stesse misure standard delle lavatrici (larghezza 60 cm, profondità 60 cm e altezza 85 cm); vi sono poi i cosiddetti modelli salvaspazio la cui larghezza è di 45 cm e infine vi sono modelli con maggiore capacità di carico le cui misure eccedono quelle delle asciugatrici che hanno dimensioni standard. La capacità di carico varia dai 3,5 ai 10 kg di bucato.
L’aspetto di una asciugatrice è molto simile a quello di una comune lavatrice; le aperture sono di due tipi, vi sono infatti asciugatrici in cui il bucato viene inserito frontalmente aprendo il caratteristico oblò e modelli in cui il bucato viene inserito dall’alto. Alcune asciugatrici con l’apertura a oblò sono dotate di uno sportello la cui funzione è quella di nascondere tale apertura.
Le tipologie di asciugatrice sono varie; vi sono asciugatrici da terra, asciugatrici da incolonnare sotto o sopra la lavatrice e anche asciugatrici da incasso. Un tipo particolare di asciugatrice è la cosiddetta lavasciuga, un elettrodomestico in cui di fatto si ha una lavatrice che comprende anche l’asciugatrice.
Come funziona un’asciugatrice
Riferendosi al funzionamento, le asciugatrici vengono suddivise in due grandi categorie:
- asciugatrici a espulsione (anche asciugatrici a evacuazione)
- asciugatrici a condensazione.
In linea generale, in tutti i modelli vi è una ventola che aspira l’aria dell’esterno, l’aria viene riscaldata da una resistenza e passa finalmente nel cestello asciugando i panni.
Nelle asciugatrici a espulsione, l’umidità presente nella biancheria viene espulsa esternamente come vapore; queste asciugatrici dovranno essere quindi dotate, all’atto dell’installazione, di un apposito tubo flessibile che verrà collegato a un foro di scarico oppure a una presa a vetro. Ovviamente questo tipo di asciugatrice non è consigliabile nel caso in cui non si disponga di locali con adeguata aerazione perché, come si può facilmente intuire, un ambiente chiuso verrebbe ben presto saturato di umidità. L’installazione delle asciugatrici a espulsione richiede l’intervento di un tecnico specializzato.
Nelle asciugatrici a condensazione non c’è bisogno di accessori aggiuntivi come il tubo flessibile; infatti questi modelli sono dotati di un condensatore che trasforma l’umidità in acqua che viene poi convogliata in un contenitore estraibile. Quest’acqua può essere riutilizzata per molteplici usi (per esempio per la stiratura, dal momento che viene depurata dal calcare) tranne ovviamente quello alimentare.
Le asciugatrici a condensazione sono particolarmente indicate per gli ambienti non aerati dal momento che, non producendo vapore, non saturano gli ambienti di umidità; questi modelli sono dotati di spie acustiche e/o luminose che segnalano quando è arrivato il momento di svuotare il serbatoio di raccolta. L’installazione delle asciugatrici a condensazione non necessita di interventi da parte di personale esterno e può essere appresa tramite la semplice lettura del manuale di istruzioni.

L’asciugatrice (anche asciugabiancheria o talvolta anche dryer) è un elettrodomestico che consente l’asciugatura di notevoli quantità di biancheria in tempi molto brevi e che risulta di fondamentale importanza nel caso non si abbiano a disposizione grandi spazi per la stenditura dei panni lavati
I programmi dell’asciugatrice
Tutti i modelli di asciugatrice presenti sul mercato sono dotati di diversi programmi di asciugatura che permettono una vasta scelta in base alle diverse esigenze del consumatore.
Ovviamente ogni casa produttrice ha i suoi modelli e i suoi specifici programmi, ma, in linea di principio, le funzioni più comuni, al di là della denominazione, sono pressoché identiche o comunque molto simili. Al solo scopo di dare un’idea di massima proponiamo la lista dei programmi presenti sul modello ISL73C prodotto dalla Indesit.
Vi sono diverse opzioni che si possono scegliere a seconda del tipo di tessuto (capi di cotone, capi sintetici, capi delicati) oppure della tipologia (scarpe o indumenti sportivi); inoltre è possibile scegliere la temperatura o impostare il programma a seconda che i capi debbano essere successivamente riposti subito nell’armadio, appesi allo stendipanni oppure stirati. Ricordiamo poi il programma di asciugatura temporizzata che può essere regolato a seconda delle esigenze personali oppure quello denominato “Ciclo Aria Fredda”, un programma di breve durata studiato per raffreddare velocemente le fibre o i capi. Utile anche il programma “Stiratura facile” che in realtà non è un programma di asciugatura, ma una modalità che consente di preparare al meglio i capi che necessitano di essere stirati. Quasi tutti i programmi dispongono di opzioni quali l’avvio ritardato e l’allarme.
Mediamente un ciclo di asciugatura standard ha una durata di circa 90-100 minuti. Il ciclo di asciugatura è tanto più breve quanto più alto è il numero di giri di centrifugazione adottato durante la lavatura in lavatrice.
Alcune asciugatrici sono dotate di un cestello speciale per l’asciugatura degli indumenti in lana.
NOTA IMPORTANTE – La disponibilità di molti programmi non deve spaventare l’utente. Dopo un po’ di prove si scopre che in genere la propria asciugatrice è intelligente e “sente” quando il capo è asciutto. Se per esempio si sceglie un programma per sintetici (che in genere è più veloce), ma nel bucato da asciugare sono contenuti anche capi in cotone, il programma si “allungherà” per asciugare questi ultimi. Quindi un consiglio pratico è di fare qualche prova e poi capire quali sono i programmi più adatti alle proprie esigenze.
Quale biancheria nell’asciugatrice? L’etichettatura dei capi da asciugare
Per quanto concerne il tipo di biancheria che può essere inserita nell’asciugatrice, ricordiamo che ogni capo lavabile deve essere obbligatoriamente munito di un’etichetta nella quale sono reperibili le indicazioni di lavaggio, asciugatura e stiratura. Nell’immagine sottostante possiamo notare quali sono i simboli relativi all’asciugatura che è possibile trovare nelle etichette di abbigliamento o biancheria:

Simboli relativi all’asciugatura dei vestiti
Sicurezza, pulizia e manutenzione dell’asciugatrice
Quando un’asciugatrice è dotata dei marchi CE e IMQ si ha la garanzia che nell’elettrodomestico in questione sono presenti i dispositivi di sicurezza fra i quali ricordiamo la spia che segnala l’intasatura del filtro, la spia che avverte quando la vaschetta di raccolta della condensa è piena, la spia che segnala la fine del ciclo di asciugatura e il dispositivo di blocco dello sportello affinché non vi siano aperture accidentali.
Per quanto concerne pulizia e manutenzione, è molto importante, alla fine di ogni ciclo di asciugatura, provvedere alla ripulitura dei filtri; i filtri sono una parte essenziale dell’asciugatrice; la loro funzione consiste nel raccogliere il laniccio e i pelucchi che inevitabilmente si formano alla fine di ogni ciclo; una corretta manutenzione dei filtri impedirà che si verifichino guasti e permetterà di ottimizzare la resa dell’elettrodomestico. La pulizia dei filtri può essere effettuata ponendoli sotto l’acqua corrente oppure utilizzando un aspirapolvere. Dopo ogni asciugatura è altresì importante ricordarsi di svuotare il recipiente di raccolta dell’acqua.
Mensilmente è consigliabile procedere con la pulizia dell’unità di condensazione rimuovendo l’eventuale lanugine che potrebbe essersi formata tra le piastre. La pulizia può essere effettuata sciacquando sotto il rubinetto con acqua fredda l’unità di condensazione avendo cura di girarla dalla parte posteriore; la parte frontale può essere ripulita con l’aiuto di un aspirapolvere. Semestralmente si dovrebbe procedere alla pulizia della griglia della presa d’aria frontale nonché degli sfiati sul retro, rimuovendo tutta la polvere e la lanugine formatesi.
NOTE IMPORTANTI – Tutte le operazioni di manutenzione e pulizia non devono essere intraprese se prima non si è staccata la spina dell’asciugatrice dalla rete di alimentazione elettrica.
Nel caso l’asciugatrice non debba essere adoperata per un lungo periodo di tempo è buona norma staccare i collegamenti elettrici e lasciare lo sportello aperto; quest’ultima precauzione previene la formazione di cattivi odori.
Quanto consuma un’asciugatrice?
Fra i motivi che hanno inizialmente frenato la diffusione delle asciugatrici nel mercato italiano non c’era solo il prezzo di acquisto (da molti considerato erroneamente ancora eccessivo per un elettrodomestico ritenuto più un “lusso” che una necessità vera e propria), ma anche e soprattutto il timore di bollette energetiche eccessivamente pesanti. Ma quanto consuma effettivamente un’asciugatrice? È innanzitutto doveroso premettere che, anche per quanto riguarda la questione consumo energetico, non tutte le asciugatrici sono uguali. È comunque vero che le asciugatrici sono elettrodomestici il cui consumo energetico non è da considerarsi minimale.
Il dispendio energetico di tali elettrodomestici dipende dalla loro classe di efficienza energetica*. I consumi delle asciugatrici appartenenti alle classi di efficienza energetica B e C vanno generalmente dai 3 ai 5 kWh per ciclo di asciugatura, mentre le asciugatrici che appartengono alla classe A hanno consumi decisamente inferiori ai 3 kWh per ciclo (tipicamente 1,5 kWh circa): un’asciugatrice in classe A usata 20-30 volte al mese può costare mediamente 150 euro annui in energia elettrica.
È buona norma, nel caso si decida di acquistare un’asciugatrice, controllare con attenzione i dati riportati nella cosiddetta etichetta energetica di cui vediamo un generico esempio nell’immagine sottoriportata:
I test sono effettuati utilizzando delle procedure standardizzate valide in tutta la Comunità Economica Europea e prendono come punto di riferimento un ciclo di lavaggio effettuato con 5 kg di bucato in cotone. Tale standard permette di confrontare agevolmente i vari modelli presenti sul mercato.
Come si vede dall’immagine, l’etichetta è divisa in settori; nel settore 1 si trovano il marchio del fabbricante e il modello dell’asciugatrice. Nel settore 2 vengono riportati gli indici di efficienza energetica; come si può facilmente notare, un’asciugatrice appartenente alla classe A permette un risparmio energetico maggiore rispetto a un modello di classe B o C; in questo settore può essere presente il marchio Ecolabel, un disegno a forma di fiore presente in quegli elettrodomestici il cui funzionamento è caratterizzato da un ridotto impatto ambientale. Nel settore 3 viene riportato il consumo energetico espresso in kWh riferito a un ciclo di asciugatura effettuato seguendo la procedura standardizzata. Nel settore 4 è indicata la capacità di carico relativa a un ciclo di asciugatura standard. Nel settore 5 troviamo indicate l’evacuazione o la condensazione. Nel settore 6 infine viene riportata la rumorosità misurata in decibel (dB) relativa a un ciclo di asciugatura standard.
Va comunque detto che i modelli di asciugatrice di ultima generazione sono sempre più efficienti dal punto di vista dell’efficienza energetica e le cose, in questo senso, sono in continua positiva evoluzione.
Qualche consiglio per il risparmio energetico
In ogni libretto di istruzioni fornito insieme all’asciugatrice si trovano utili consigli per ottimizzare al meglio i consumi energetici. Riportiamo di seguito quelli più comuni:
- l’asciugatrice dovrebbe essere caricata fino al raggiungimento della massima quantità consentita;
- è opportuno scegliere la maggiore velocità di centrifugazione della lavatrice perché, così facendo, minore sarà il tempo occorrente per l’asciugatura dei capi con conseguente risparmio di energia;
- la scelta del grado di asciugatura dovrebbe essere fatta in modo da evitare un’asciugatura eccessiva così da rendere più facile la stiratura;
- una pulitura regolare dei filtri permette di ottimizzare i tempi di asciugatura;
- nei modelli provvisti di illuminazione interna del cestello è consigliabile chiudere lo sportello dell’asciugatrice per far sì che la lampada si spenga;
- l’effettuazione dell’asciugatura con l’opzione “a bassa tariffa” permette un risparmio energetico addizionale;
- quando è possibile, è buona norma far partire l’asciugatura durante la fascia oraria notturna, fascia in cui la tariffazione energetica è più bassa; tutti i nuovi modelli sono dotati della funzionalità che permette la partenza ritardata dell’asciugatrice.
Si ricordi infine che una lettura attenta del manuale di istruzioni permette di conoscere al meglio tutte le opzioni dell’elettrodomestico in questione e che una scelta corretta di quelle disponibili consente l’ottimizzazione dei consumi; per esempio, nel caso non sia possibile riempire tutto il cestello e si debba comunque procedere con l’asciugatura, è possibile selezionare l’opzione “Mezzo carico”, opzione studiata per gestire al meglio un carico non ottimale.
Comunque sia, i migliori modelli sono in grado, grazie ai loro sensori interni, di rilevare il livello di umidità dei capi da asciugare e scegliere il programma più adatto alla riduzione dei consumi.
Come scegliere l’asciugatrice
L’acquisto di un importante elettrodomestico quale è l’asciugatrice impone qualche riflessione. Per scegliere il modello più adatto alle proprie esigenze si devono infatti fare alcune valutazioni, in particolar modo per quanto riguarda lo spazio, i costi e la capacità di carico.
Lo spazio – Prima ancora di pensare all’eventuale prezzo di acquisto è opportuno valutare lo spazio occorrente al posizionamento dell’asciugatrice. Chi dispone di ampi spazi dotati di buona aerazione può orientarsi sia su asciugatrici a condensazione sia su asciugatrici a espulsione; come già accennato in precedenza infatti, questo ultimo tipo di asciugatrice non è adatto ad ambienti piccoli e chiusi in quanto, espellendo vapor acqueo, finirebbe per saturare di umidità l’ambiente; chi invece ha problemi di spazio dovrebbe orientarsi verso modelli a condensazione.
Si consideri che molti modelli possono essere posizionati sopra o sotto la lavatrice permettendo quindi un ulteriore risparmio di spazio. Optando per un modello a condensazione, si può scegliere un’asciugatrice senza contenitore per la condensa nel caso si disponga di spazio all’attacco idrico, altrimenti, se si è dotati del solo attacco alla corrente elettrica, è necessario scegliere un modello con contenitore di raccolta.
I costi – I prezzi delle asciugatrici in commercio sono estremamente variegati; si trovano infatti modelli il cui prezzo è inferiore a 200 euro e altri che superano abbondantemente i 1.500 euro. Una tale forbice è dovuta a diversi fattori (marca, numero di funzioni, classe energetica, dimensioni ecc.).
Ovviamente l’acquisto deve essere ponderato in primo luogo pensando al budget che si ritiene opportuno dedicare all’acquisto di questo elettrodomestico. In secondo luogo si deve valutare se è più opportuno un risparmio iniziale attraverso la scelta di un’asciugatrice di classe energetica B o C (ormai sempre più rare) oppure se è più consigliabile investire una somma maggiore (talvolta anche notevole) con la prospettiva di risparmiare in seguito sulla bolletta energetica. Un investimento iniziale maggiore può essere ammortizzato, a seconda del prezzo iniziale di acquisto, nel giro di due o tre anni al massimo; sicuramente vale la pena di riflettere attentamente su questo punto, un’asciugatrice è un bene dalla durata pluriennale e molto spesso un “sacrificio” economico iniziale viene ripagato con i giusti interessi.
La capacità di carico – È sicuramente opportuno, prima di procedere all’acquisto, valutare anche il numero di componenti del nucleo familiare; se si è single o se la famiglia conta solo due persone, probabilmente non è necessario acquistare un’asciugatrice con un carico da 8 kg.
L’asciugatrice è un lusso o una piacevole necessità?
La nostra esperienza personale ci spinge a ritenere l’acquisto di un’asciugatrice alla stregua di ottimo investimento relativamente alla qualità della vita. Un buon modello di asciugatrice può infatti aiutarci a risparmiare molto tempo e anche fatica sia grazie alla velocità di asciugatura sia grazie al fatto che molto spesso non è più necessario procedere con la stiratura dei capi, senza contare l’eliminazione dei disagi dovuti al fatto che in determinate condizioni non è possibile stendere i panni da asciugare all’esterno sia per mancanza di spazio sia a causa delle cattive condizioni atmosferiche. Una famiglia moderna quindi può considerare l’acquisto di tale elettrodomestico non come un lusso, ma come una piacevole necessità.
I vari modelli di asciugatrice.
* La classe di efficienza energetica (anche classe di consumo energetico) è una suddivisione della scala di consumi degli apparecchi elettrodomestici che risponde a norme stabilite dall’Unione Europea. Con le classi di efficienza energetica, che vanno dalla lettera A++ (consumi minori) alla lettera G (consumi massimi), si esprimono i consumi annuali espressi in kW. A seconda del tipo di elettrodomestico, variano le fasce di consumo relative a una determinata classe.