L’acido citrico è un acido tricarbossilico di formula bruta C6H8O7; in commercio è disponibile sotto tre forme: anidro (ovvero senz’acqua, puro al 100%), monoidrato (puro al 90% con il 10% di acqua; in chimica, il termine monoidrato identifica i composti che contengono, per ogni molecola, una sola molecola d’acqua) e tetraidrato (puro al 60% con il 40% di acqua). A temperatura ambiente si presenta sotto forma di polvere cristallina dal colore bianco.
Come vedremo, l’acido citrico è un prodotto che si presta a numerosi utilizzi, sia domestici che industriali; nell’industria alimentare, per esempio, è un additivo alimentare molto sfruttato (è identificato dalla sigla E330).
Sono state diverse nel tempo le procedure utilizzate per ottenere l’acido citrico; oggi viene soprattutto sintetizzato attraverso un procedimento noto come fermentazione citrica.
Dove si trova
L’acido citrico è un composto molto diffuso in natura; per quanto riguarda il regno vegetale è contenuto in particolar modo (ma non soltanto) negli agrumi, soprattutto nei limoni e nel lime (in un litro di succo di limone ne sono presenti quasi 50 g) nonché nei pompelmi e nelle arance. Le concentrazioni in questi frutti possono variare, anche sensibilmente, a seconda delle varie cultivar e delle modalità di coltivazione.
Per quanto riguarda invece il regno animale, l’acido citrico è presente in molti tessuti dove partecipa al cosiddetto ciclo di Krebs (vedi sotto).
Il ciclo dell’acido citrico – Forse più noto come ciclo di Krebs (e detto anche ciclo degli acidi tricarbossilici) è un ciclo metabolico che si compie in varie tappe e che è di fondamentale importanza in tutte le cellule che utilizzano ossigeno nel processo di respirazione cellulare. È un evento fondamentale per il metabolismo del glucosio, degli acidi grassi e degli aminoacidi.
Per quanto riguarda le modalità di produzione rimandiamo all’ultimo paragrafo.
Acido citrico e nutrizione
L’acido citrico è un fattore nutrizionale non essenziale (il nostro organismo non è in grado di produrlo in maniera autonoma), ma ha un ruolo di grande importanza dal punto di vista biologico; fra le sue principali funzioni vale la pena di ricordare le seguenti:
- in associazione alla vitamina C (acido ascorbico) favorisce l’assorbimento del ferro;
- esplica una notevole attività alcalinizzante sulle urine e, conseguentemente, viene impiegato sia per potenziare le attività terapeutiche di quei principi attivi che esplicano in modo ottimale la loro azione in presenza di urine con pH basico sia per favorire l’eliminazione di quei principi attivi che hanno caratteristiche di acidi deboli;
- riduce il rischio di formazione di calcoli renali;
- ha una lieve azione battericida;
- ha una blanda azione antiartritica.
L’acido citrico fa male? – Se consumato in modo eccessivo, l’acido citrico può danneggiare lo smalto dentale e, di conseguenza, favorire l’erosione dei denti; è quindi consigliabile, dopo aver consumato agrumi e bevuto bevande che contengono tale composto, attendere alcuni minuti prima di procedere con la pulizia dei denti.
Un utilizzo di questo acido ad alti dosaggi può causare alcalosi; in altri termini, si ha un innalzamento del pH sanguigno oltre i range di normalità; ciò può determinare debolezza, dolori e crampi muscolari.
Anche i sali dell’acido citrico (i citrati), se assunti in dosi eccessive possono causare problematiche più o meno importanti.
Interazioni farmacologiche – L’acido citrico può interagire con diversi tipi di farmaci con effetti indesiderati; in particolare si ricordano le interazioni con gli antiacidi (per esempio, i bicarbonati o i sali di alluminio; nel primo caso c’è il rischio di alcalosi, nel secondo c’è il rischio di un aumentato assorbimento dell’alluminio con conseguente maggiore tossicità), con gli anticolinergici (la contemporanea assunzione di questi principi attivi con l’acido citrico aumenta il rischio di irritazioni a livello gastrico), con anfetamine, efedrina, pseudoefedrina e chinidina (può essere prolungata la durata d’azione di questi medicinali), con ciprofloxacina, ofloxacina, norfloxacina (la contemporanea assunzione di acido citrico e di questi antibiotici aumenta i rischi di formazione di cristalli nelle urine e di tossicità renale), con litio, salicilati e metenamina (viene a essere aumentata la durata d’azione di questi principi attivi), con i lassativi (viene a essere aumentato l’effetto lassativo).

L’acido citrico è un composto molto diffuso in natura; per quanto riguarda il regno vegetale è contenuto in particolar modo (ma non soltanto) negli agrumi, soprattutto nei limoni e nel lime
Acido citrico – Usi industriali
Gli usi industriali dell’acido citrico sono numerosi:
- acidificante (viene utilizzato come correttore di acidità)
- aromatizzante ed esaltatore di sapidità (ha un gusto acido piuttosto gradevole e comunque non modifica esageratamente i sapori degli alimenti)
- agente chelante (soprattutto nei restauri, grazie alle sue capacità chelanti – o sequestranti – dei sali metallici, l’acido citrico viene impiegato per rimuovere le macchie di ruggine, le patine che si formano sui metalli, per disincrostare il gesso, per sciogliere le colle animali, per la rimozione delle vernici a base di polveri metalliche o degli strati pigmentati a base di ossidi o sali metallici ecc.);
- conservante alimentare (E330) – L’acido citrico ha proprietà antiossidanti e viene utilizzato sia in prodotti alimentari (in particolare, bevande, marmellate, conserve di frutta, conserve di verdura, formaggi, gelati, dolciumi ecc.) sia in prodotti farmaceutici;
- regolatore del pH – Nell’industria cosmetica e dei detergenti, l’acido citrico viene impiegato per regolare il pH di numerosi prodotti (creme solari, lozioni, creme di vario tipo ecc.; può essere indicato con la terminologia inglese: Citric Acid) e no.
Un altro uso importante è quello della pulizia dei macchinari industriali.
Usi domestici
L’acido citrico è un prodotto molto ricercato perché ha usi domestici numerosi e interessanti; di seguito una panoramica di questi utilizzi.
Anticalcare – L’acido citrico può essere un ottimo anticalcare da utilizzare su moltissime superfici lavabili fra cui sanitari e piastrelle (vanno però evitati il marmo, il legno e la pietra e comunque tutte quelle superfici per le quali il produttore sconsiglia l’utilizzo di sostanze acide); per preparare il prodotto è sufficiente sciogliere 150 g di acido citrico in un litro d’acqua (soluzione al 15%); per utilizzarlo in modo più comodo lo si può mettere in una bomboletta a spruzzo.
Disincrostante per la lavatrice – La soluzione anticalcare citata precedentemente può essere utilizzata anche per disincrostare la lavatrice; sarà sufficiente versare un litro di prodotto nel cestello ed effettuare un ciclo di lavaggio ad alta temperatura. Si ripeta il procedimento ogni 30-40 giorni.
Brillantante da lavastoviglie – La medesima soluzione di acqua e acido citrico al 15% può essere impiegata come brillantante da mettere nell’apposita vaschetta della lavastoviglie.
Liberare gli scarichi – Quando gli scarichi sono intasati si può utilizzare una soluzione di acqua (200 ml) e acido (30 g circa); prima di questa si versi nello scarico intasato un bicchiere colmo di bicarbonato di sodio.
Ammorbidente – L’acido citrico è un ottimo ammorbidente per il bucato; per prepararlo si utilizzino un litro di acqua e 100 g di acido citrico; per ogni lavaggio in lavatrice si utilizzino 100 g di soluzione da versare nello scomparto apposito.
Fissaggio dei colori scuri – Per il fissaggio dei colori si utilizzi una soluzione di acido citrico al 3% da versare in circa 5 litri di acqua dove sarà messo in ammollo il capo di abbigliamento. Va bene per gli abiti in cotone e per i jeans.
Pulizia di vetri e specchi – Per preparare un ottimo prodotto spray per lavare i vetri si possono utilizzare un litro di acqua nel quale andranno aggiunti un cucchiaino di detersivo per piatti e un cucchiaino di acido citrico. Prima dell’uso si agiti bene il prodotto.
Pulizia del pentolame – Le pentole incrostate difficili da pulire possono tornare come nuove ricorrendo a una soluzione di acido citrico e acqua (25 g del primo disciolti in mezzo litro della seconda); si versi il tutto nella pentola da lavare e si lasci agire il prodotto per diverse ore.
Pulizia della teiera e della caffettiera – Per pulire le caffettiere e le teiere annerite e incrostate dal calcare si proceda così: si metta dell’acqua molta calda nella caffettiera o nella teiera e poi si aggiunga un po’ di polvere di acido; si lasci agire per circa 30 minuti dopodiché si proceda al lavaggio con una spugna abrasiva.
Pulizia del WC (rimozione del calcare) – All’interno del WC si versi una soluzione con 50 g di acido e un litro di acqua; si lasci agire per tutta la notte.
Pulizia delle “fughe” delle mattonelle – Le fughe dei pavimenti, anche se questi sono puliti regolarmente e frequentemente, tendono ad annerirsi inesorabilmente; per rimediare a questo problema si può preparare una soluzione di acqua (un litro) e acido citrico (10 g); aiutandosi con una bottiglia con il beccuccio si versi il prodotto sulle fughe e lo si lasci agire per alcuni minuti; dopodiché si strofinino le parti da pulire con una spugnetta abrasiva.
Dove si compra l’acido citrico?
Si tratta di un prodotto che è possibile comprare un po’ dappertutto: nelle farmacie, nei negozi bio e/o di prodotti naturali, nelle erboristerie, nei consorzi agrari, dai fornitori di prodotti chimici, in alcuni supermercati e in molti siti di e-commerce, Amazon compresa. 500 g di acido citrico vengono a costare circa 5 euro.