La temperatura basale (anche BBT, Basal Body Temperature) è la temperatura del corpo umano che viene registrata in condizioni basali, ovvero al momento del risveglio, prima di iniziare a svolgere una qualsivoglia attività.
Si tratta di un dato che acquista soprattutto importanza in ambito ginecologico; la temperatura basale, infatti, varia a seconda della fase del ciclo mestruale in relazione alla concentrazione sierica del progesterone.
Temperatura basale e pianificazione delle nascite
La misura della temperatura basale è una metodica che viene utilizzata dalle donne per verificare il proprio periodo fertile; si tratta quindi un metodo naturale che dovrebbe permettere di programmare una gravidanza oppure, al contrario, di evitarla.
Il metodo, come accennato in apertura di articolo, si basa sul fatto che la temperatura corporea della donna ha la tendenza a variare durante il ciclo mestruale; prima che si verifichi l’ovulazione (il momento durante il quale gli ovociti vengono espulsi dalle ovaie; generalmente ciò si verifica attorno al quattordicesimo giorno del ciclo) la temperatura al momento del risveglio si aggira mediamente sui 36,2 – 36,5 °C; nei giorni precedenti l’ovulazione tende a scendere lievemente dopodiché, al verificarsi dell’ovulazione, aumenta in modo repentino arrivando a raggiungere almeno i 37 °C. A partire dai tre giorni susseguenti il rialzo della temperatura, la donna è fertile.
Se la donna ha avuto rapporti sessuali, ma non si è avuta fecondazione, si avrà un abbassamento della temperatura basale alcuni giorni prima delle mestruazioni; se la temperatura permane elevata è molto probabile che la fecondazione sia avvenuta.
L’innalzamento della temperatura basale è dovuto al progesterone, un ormone steroideo che viene prodotto da una ghiandola endocrina, il corpo luteo.
È doveroso precisare che la rilevazione della temperatura basale è un metodo la cui esecuzione non è agevole; il tutto è molto teorico e secondo molti autori tale metodica presenta notevoli limiti e viene considerata superata; ricorrervi per evitare una gravidanza presenta un grado di “rischio” notevole (secondo alcune stime, 25 donne su 100 che ricorrono a questa tecnica per evitare una gravidanza, falliscono il loro scopo); sono troppe infatti le variabili che possono inficiare la validità della metodica; tanto per fare un esempio: le molte donne che hanno un ciclo mestruale irregolare non possono giovarsi della rilevazione della temperatura basale, ma le limitazioni sono molte altre. Peraltro, esistono da tempo test digitali di ovulazione decisamente più affidabili; i più comuni, acquistabili in una qualsiasi farmacia, sono costituiti da dispositivi elettronici di piccole dimensioni che sono dotati di un piccolo “computer” che analizza gli ormoni presenti nelle urine.
Temperatura basale – Come si misura
La misurazione della temperatura basale viene effettuata con l’ausilio di un termometro; è consigliabile ricorrere a termometri appositi per la temperatura basale (di facile reperibilità in qualsiasi farmacia) perché i termometri utilizzati comunemente per la misurazione della febbre non sono particolarmente precisi e quindi sono sia meno affidabili sia meno adatti allo scopo che ci si prefigge.
Le rilevazioni della temperatura dovrebbero venire effettuate a partire dal primo giorno del ciclo mestruale (alcuni suggeriscono che si potrebbe partire anche dal terzo) e proseguire per tutto il mese.
La misurazione deve essere effettuata la mattina, sempre alla stessa ora e senza alzarsi dal letto; se non si ha la possibilità di rilevare la temperatura basale alla solita ora, è necessario che la misurazione avvenga dopo un minimo di ore di sonno consecutivo (almeno 4).
Teoricamente è possibile effettuare la misura la temperatura basale sia per via vaginale che per via orale o rettale, ma è consigliabile utilizzare quest’ultimo metodo perché eventuali processi infiammatori presenti a livello orale o vaginale possono causare alterazioni termiche. Peraltro, molti autori sconsigliano vivamente soprattutto la via orale.
Ogni giorno, la temperatura basale deve essere riportata su un apposito grafico (in Rete tali grafici sono facilmente reperibili) sul cui asse orizzontale vengono riportati i giorni, mentre su quello verticale si riportano le temperature rilevate. È consigliabile annotare sul grafico informazioni supplementari su condizioni che potrebbero essere causa di alterazioni termiche (febbre, malesseri ecc.).

La misura della temperatura basale è una metodica che viene utilizzata dalle donne per verificare il proprio periodo fertile
Possibili problemi
Sono diversi i fattori che possono causare problemi nella rilevazione della temperatura basale:
- febbre
- squilibri ormonali
- assunzione di farmaci
- assunzione di sostanze stupefacenti
- assunzione di alcol
- ore di sonno consecutivo <4
- vaginite (nel caso di misurazione per via vaginale)
- processi infiammatori a livello orale (nel caso di misurazione per via orale)
Come si vede, le variabili che possono alterare l’attendibilità del test sono numerose; la rilevazione della temperatura basale non può quindi essere considerato, checché ne dicano alcuni, un metodo particolarmente affidabile, in particolar modo se il risultato che si vuole ottenere è evitare una gravidanza; può, al più, risultare di una certa utilità nella comprensione del proprio ciclo.