Qualche volta i giornalisti ci azzeccano e ci indicano i miti da sfatare. La giornalista americana Jane E. Brody ha raccolto in un articolo alcuni miti ricorrenti che devono essere finalmente sfatati…
BERE OTTO BICCHIERI D’ACQUA AL GIORNO – È un consiglio molto diffuso negli Stati Uniti e avrebbe lo scopo di tenere l’organismo idratato e di scongiurare la stipsi. In realtà non c’è alcuna evidenza scientifica dietro questa asserzione. Per mantenere il corpo ben idratato, in condizioni normali di temperatura e di sforzo, basta bere normalmente e non farsi mancare frutta e verdura. Se poi si vogliono dei segnali dal proprio organismo circa necessità di liquidi basta guardare il colore delle urine (se queste sono scure, meglio bere) e ascoltare la sete.
Dietro il consiglio di bere almeno otto bicchieri d’acqua al giorno – fa notare maliziosamente l’autrice dell’articolo – forse c’è qualche industria che vende carta igienica o pannolini.
Perfettamente allineato con la regola 17 della dieta italiana.
PULIRSI L’ORECCHIO CON I “BASTONCINI” – Molti ritengono che per tenere il canale auricolare libero da cerume sia necessario utilizzare gli appositi “bastoncini” di cotone. Niente di più sbagliato. Facendo così si rischia di spingere il cerume all’interno e di compattarlo ancora di più. Se poi si utilizza la procedura con i bambini si rischia anche di danneggiare la loro membrana timpanica. Per liberarsi dal cerume ci sono prodotti appositi oppure l’otorinolaringoiatra. I bastoncini possono andare bene per l’ombelico.

I cotton fioc non servono per togliere il cerume dall’orecchio
TAGLIARSI I PELI LI FA CRESCERE PIÙ GROSSI E PIÙ IN FRETTA – È uno dei miti più duri a morire. Uno studio ha smentito questa credenza già 80 anni fa, ma non è bastato. Il fatto che un pelo sembri ricrescere più “robusto” dopo essere stato tagliato dipende solo dal fatto che è più scuro di quello reciso perché non è stato ancora esposto alla luce. E se sembra più alto è perché non è stato ancora schiacciato da nulla.
“NATURALE” È PIÙ SICURO – La maggior parte delle medicine deriva da prodotti naturali, quindi piante ed erbe hanno poteri terapeutici. Ma molto piante ed erbe contengono anche potenti veleni e tossine. Il lavoro fatto dai chimici serve proprio a depurare i principi utili da quelli dannosi e a concentrarli. L’unica cosa che può garantire la sicurezza sono studi clinici seri e controllati, non la “naturalezza”.
Perfettamente allineato con la nostra visione del naturale.
FARE UN CLISTERE PER PULIRE L’INTESTINO – Non serve, a meno di precisa indicazione medica. L’intestino non è “sporco” e questa pratica rischia di danneggiare il colon. Se si vuole pulire l’organismo da qualche sostanza che si ritiene tossica o dannosa meglio bere molto per eliminarla il prima possibile.
Perfettamente allineato con la nostra visione sulla idrocolonterapia).
ASPETTARE PIÙ TEMPO POSSIBILE PRIMA DI PRENDERE GLI ANTIDOLORIFICI – Se si ha, per esempio, un serio mal di testa è meglio prendere un analgesico il prima possibile: non si soffre inutilmente e la pillola risulta più efficace.
NON FARE IL BAGNO DOPO MANGIATO – Dopo mangiato il sangue viene attratto verso stomaco e intestino, che devono “lavorare” per digerire. Quindi ne rimane a disposizione meno per i muscoli e per il resto dell’organismo. Se si svolge un’attività fisica intensa dopo mangiato si verifica quindi una “competizione” fra apparato digerente e muscoli che “si contendono” il sangue. Questo può comportare una difficoltà a digerire o una particolare stanchezza che può portare in qualche caso allo svenimento per “furto di sangue” al cervello. Se ciò accade in acqua è chiaro che i rischi sono alti, perché si rischia l’annegamento, ma un conto è fare un bagno in mare, in acqua fredda dopo mangiato, oppure fare una partita di tennis sotto il sole dopo aver pranzato, un altro conto è “pucciarsi” in acqua calda o tiepida in una piscina dove si tocca o nel bagno di casa. È evidente che il rischio è diverso.