Caldo, umidità e sole possono rendere inefficaci i vari farmaci (antibiotici, contraccettivi, insulina, ormoni ecc.), se non addirittura dannosi. È quindi opportuno evitare di trasportarli nel portabagagli dell’auto, di esporli ai raggi solari. Nei limiti del possibile è opportuno orientarsi sulle formulazioni in compresse.
Non è poi solo importante la loro corretta conservazione; con l’arrivo della bella stagione è opportuno controllare sempre con attenzione eventuali effetti secondari legati al rialzo delle temperature (abbassamenti di pressione, dermatiti e macchie).
Cosa dice l’Aifa
Queste raccomandazioni vengono dall’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) che in un opuscolo disponibile sul proprio sito, dà diversi suggerimenti per evitare problemi in vista delle vacanze.
In genere, ricorda la guida “Farmaci ed estate”, se la temperatura di conservazione dei medicinali è specificatamente indicata, non rispettarla potrebbe renderli dannosi. Ciò vale in particolare per insulina, antiepilettici e anticoagulanti: “piccole modificazioni possono fare una grande differenza per la salute”.
Alcune alterazioni che potrebbero verificarsi invece in antibiotici o aspirina potrebbero causare danni ai reni o allo stomaco.
Andrebbero evitate inoltre le formulazioni liquide, in genere più sensibili alle alte temperature. Oltre a “leggere sempre con attenzione il foglio illustrativo” è consigliabile “consultare medico o farmacista in caso di dubbi sull’integrità di un prodotto”, afferma il direttore generale dell’Aifa, Luca Pani.
L’esposizione al caldo può aumentare la tossicità o ridurre l’efficacia dei farmaci, ma anche causare effetti secondari. Per esempio, gli anticolinergici utilizzati come broncodilatatori sono inibitori della sudorazione; gli antipsicotici possono interferire con il controllo centrale della temperatura corporea; vasodilatatori e antipertensivi peggiorano l’effetto “afa” provocando abbassamenti di pressione. “Gli effetti del caldo sull’organismo – spiega il presidente dell’Aifa, Mario Melazzini – possono essere acuiti dall’assunzione di farmaci che interferiscono con alcuni processi quali la termoregolazione, causando, specie in chi soffre di problemi cardiaci, circolatori e respiratori, conseguenze a volte anche gravi”.
Un’attenzione particolare va rivolta ai raggi UV, che potrebbero causare dermatiti ed eczemi in caso di assunzione di antibiotici, contraccettivi orali o antinfiammatori non steroidei. Così come va evitata l’esposizione al sole dopo l’applicazione di gel o cerotti a base di ketoprofene (un principio attivo appartenente alla categoria dei FANS), o creme a base di prometazina (utilizzate per le punture di insetti), per prevenire reazioni cutanee che possono arrivare a vere e proprie ustioni.