Il diaframma contraccettivo è un dispositivo anticoncezionale destinato all’uso femminile; fa parte dei cosiddetti metodi anticoncezionali a barriera (come il preservativo, il cappuccio cervicale e la spirale), è una piccola membrana in materiale plastico di forma semisferica dotata di un anello flessibile nel bordo la cui forma ricorda la lettera O; prima del suo inserimento in vagina, il diaframma viene associato generalmente a una crema spermicida per potenziare l’efficacia contraccettiva.
A seconda delle tipologie, un diaframma contraccettivo può avere una durata variabile tra i 6 e i 24 mesi; ovviamente tale durata è influenzata anche dal modo in cui esso viene utilizzato; un uso corretto consente di sfruttarlo per il tempo massimo per il quale è garantito.
Il diaframma contraccettivo viene inserito in vagina in modo da coprire il collo dell’utero; fra i metodi contraccettivi di barriera, il diaframma non è considerato il più efficace in quanto metodi come il preservativo risultano più performanti sia relativamente alla protezione dalle gravidanze non desiderate sia relativamente alla protezione dalle patologie trasmissibili per via sessuale.
Negli ultimi venti anni circa, l’utilizzo del diaframma contraccettivo è andato progressivamente declinando, sia perché esistono metodi decisamente più affidabili sia perché il suo inserimento non risulta particolarmente agevole, in particolar modo per le donne che hanno iniziato a utilizzarlo da poco tempo.
Diaframma contraccettivo: come si usa
Per utilizzare il diaframma contraccettivo non è necessaria una prescrizione medica, ma è opportuno che la donna si sottoponga a una visita ginecologica; sarà infatti il ginecologo, basandosi sulle caratteristiche anatomico-genitali della futura utilizzatrice, a consigliare il tipo di diaframma contraccettivo che ritiene più adeguato alle circostanze. Sarà sempre compito del ginecologo fornire le indicazioni sul corretto modo di utilizzare questo metodo anticoncezionale.
Il diaframma contraccettivo deve essere posizionato per via vaginale in modo da coprire il collo dell’utero, approssimativamente a una distanza di poco meno di 3 cm dall’osso del pube. Data la sua flessibilità si adatta piuttosto bene alle caratteristiche anatomiche della donna.
A differenza di altri metodi contraccettivi di barriera, il diaframma contraccettivo può essere inserito molto tempo prima del rapporto sessuale; ciò rappresenta un vantaggio di questo metodo perché si diminuiscono i rischi di un’applicazione non corretta dovuta alla fretta.
Il diaframma non deve essere tenuto in vagina per un periodo superiore alle 24 ore, ma è altresì sconsigliabile toglierlo subito dopo il rapporto sessuale perché ciò diminuirebbe la sua efficacia contraccettiva; generalmente si consiglia di toglierlo soltanto dopo che sono trascorse almeno 6-9 ore dal rapporto sessuale, in modo che la crema spermicida che viene abbinata al diaframma possa agire.
Dopo la sua rimozione, il diaframma deve essere deterso accuratamente con acqua tiepida e sapone; poi, dopo averlo risciacquato con cura, lo si asciugherà e lo si dovrà riporre nell’apposito astuccio contenitore.
Affinché conservi la sua integrità è buona norma tenerlo in un luogo asciutto, riparato sia dall’umidità che da temperature eccessivamente elevate. È altresì consigliabile, prima di utilizzarlo nuovamente, verificare la sua totale integrità. Nel dubbio è opportuno consultare il proprio ginecologo.
Efficacia del diaframma contraccettivo
Il diaframma non è considerato un metodo contraccettivo particolarmente efficace; il motivo di questa scarsa efficacia non sta tanto nel metodo in sé quanto, secondo quanto emerso da recenti studi, da un uso scorretto che ne viene fatto; in letteratura in effetti si trovano indicazioni molto diverse sul tasso di efficacia del diaframma; del resto, attualmente, gli unici metodi contraccettivi che garantiscono un’efficacia pari al 100% (indice di Pearl = 0) sono i metodi di tipo chirurgico (come, per esempio, la sterilizzazione).
Come accennato in precedenza, al fine di ridurre i rischi di una gravidanza indesiderata, generalmente il diaframma viene utilizzato in abbinamento a sostanze ad azione spermicida; gli spermicidi sono sostanze che, sotto forma di schiuma, crema o gel, hanno la capacità di distruggere gli spermatozoi. Gli spermicidi vengono spalmati all’interno del diaframma poco prima che quest’ultimo venga inserito in vagina.
Vantaggi e svantaggi del diaframma contraccettivo
Volendo riassumere schematicamente i principali vantaggi e svantaggi di questo metodo potremmo dire che fra i primi vi sono la mancanza di effetti collaterali tipici di altri metodi (pillola anticoncezionale, cerotto anticoncezionale ecc.), la sua reversibilità, il fatto che può essere utilizzato in qualsiasi momento e quello che non ha nessuna conseguenza sulla futura fertilità della donna; fra gli svantaggi invece ci sono un’efficacia non particolarmente elevata, il fatto che non protegge dalle patologie sessualmente trasmissibili e quello che può essere fonte di irritazione a livello vaginale, la sua non facile applicabilità e il fatto che il suo utilizzo non è consigliabile a quelle donne che sono facilmente soggette a infezioni di tipo batterico.