Il colore degli occhi è un tratto influenzato diversi geni; attualmente ne sono conosciuti tre, responsabili dei tre principali fenotipi del colore degli occhi (marrone, verde, azzurro). Il colore degli occhi umani dipende dalla pigmentazione dell’iride che a sua volta dipende:
- dalla melanina contenuta nel tessuto epiteliale dell’iride
- dalla melanina contenuta nello stroma dell’iride
- dalla densità cellulare dello stroma dell’iride.
Negli occhi azzurri la melanina è depositata nello stato più profondo dell’occhio, in quelli scuri su quello più superficiale, in quelli verdi la melanina si deposita invece in piccola quantità sia sullo strato anteriore, sia su quello posteriore. Il colore degli occhi può variare leggermente a causa di cambiamenti ormonali (prima infanzia, pubertà, maternità) o di un trauma. Nei bambini il colore si stabilizza attorno all’anno di età, anche se può modificarsi fino ai tre anni.
L’iride può essere bicolore, cioè avere una parte interna di un colore e una parte esterna di un altro. La percezione del colore dell’iride può variare a seconda della luce e della tonalità cromatica dell’ambiente circostante; da notare che in scarse condizioni di luce, la pupilla si dilata (midriasi) e la sua colorazione nera può nascondere e/o prevalere sul colore degli occhi.
Gamma di colori
I colori degli occhi possono variare entro una gamma piuttosto estesa che va dal marrone molto scuro fino alla più tenue tonalità di blu. Esistono diversi sistemi di classificazione che cercano di dare una visione oggettiva del problema. Gli occhi scuri sono quelli più diffusi in tutto il mondo, tanto che in alcune popolazioni sono gli unici osservabili; per contro, in alcune popolazioni sono rari certi colori.
Colore degli occhi e personalità
Ricercatori schiavi della genetica hanno indagato la connessione fra personalità e colore degli occhi. Lo spunto sarebbe il fatto che geni responsabili dello sviluppo dell’iride entrano anche nella formazione di una parte del lobo frontale del cervello che influenza proprio la nostra personalità. Già il punto di partenza è debole perché “entrare nella formazione” e “influenzano” sono espressioni molto generiche che non quantificano per nulla l’importanza del fattore. Un po’ come dire che “l’acqua entra nella formazione delle cellule cerebrali” (è verissimo), quindi chi beve più acqua è più intelligente. I punti che però rendono poco credibili queste ricerche sono due.
Se si leggono i risultati delle ricerche sembra di leggere un oroscopo: quelli che hanno gli occhi verdi sono così, quelli che hanno gli occhi neri sono cosà ecc. Il problema è che il così e il cosà sono tutti tratti positivi. Per evitare di incorrere in facili smentite, i ricercatori hanno promosso sempre e comunque qualunque colore. Non appare mai qualcosa del tipo “chi ha gli occhi neri è violento”, “chi ha gli occhi marroni è incline ai tradimenti”, “chi ha gli occhi verdi è egoista” ecc., perché sarebbe stato facilissimo trovare casi che smentivano le affermazioni. Ovviamente anche nelle soluzioni proposte dai ricercatori è facile trovare smentite, ma chi legge è portato per creduloneria a credere che i suoi occhi gli diano tutte quelle caratteristiche positive affibbiate dagli scienziati a quel colore.
Alcune popolazioni come detto sopra hanno praticamente un unico colore e altre non presentano praticamente certi colori. Probabilmente i ricercatori ignoravano questo fatto altrimenti non si sarebbero buttati in una ricerca inutile: difficile credere che tutti i soggetti della popolazione X abbiano (o non abbiano, se il colore manca) gli stessi tratti della personalità!

Nei bambini il colore degli occhi si stabilizza attorno all’anno di età, anche se può modificarsi fino ai tre anni.
Cambiare il colore degli occhi
Per quanto detto a inizio dell’articolo, intervenendo chirurgicamente sull’iride è possibile cambiare il colore degli occhi; per esempio, con il metodo Lumineyes, in una ventina di minuti (e qualche migliaio di euro di spesa) un laser a bassa energia brucia lo strato superiore di melanina presente nell’occhio, facendo risaltare il colore azzurro che si trova sotto l’iride. A prescindere dal periodo di riposo (7-15 gg.) dopo l’operazione, l’intervento appare molto rischioso sia perché lo strato bruciato potrebbe riformarsi sia perché ci potrebbero essere controindicazioni a medio-lungo periodo (altre patologie oculari come la cataratta).
I metodi naturali vanno contro le cause del colore degli occhi sopra spiegate: usare il miele per schiarirli è del tutto inutile e può portare a infezioni per eventuali batteri contenuti nel miele. Il modo veramente efficace e non rischioso di cambiare il colore degli occhi è quello di applicare lenti a contatto colorate.