Il calcolo dell’ovulazione è di notevole importanza sia ai fini del concepimento sia a fini della prevenzione di una gravidanza non desiderata.
Ricordiamo che si definisce come ovulazione il momento in cui avviene l’espulsione dell’ovocita dalle ovaie; dopo tale espulsione l’ovocita è pronto alla fecondazione.
L’ovulazione si verifica di norma verso il quattordicesimo giorno del ciclo mestruale se la donna ha un ciclo mestruale regolare (28 giorni); va però precisato che vi sono notevoli variabilità, sia intraindividuali che interindividuali.
Il periodo dell’ovulazione coincide praticamente con il momento di maggiore fertilità per una donna; in altri termini, è quel periodo nel quale una donna ha le maggiori probabilità di restare incinta.
Ovviamente, avere una certa dimestichezza con il calcolo dell’ovulazione può permettere di evitare i giorni più fertili nel caso non si stia programmando una gravidanza.
I tempi dell’ovulazione
Come già accennato, l’ovulazione avviene indicativamente ogni 28 giorni; una volta iniziate le mestruazioni, all’ovocita occorrono mediamente 14 giorni per maturare e fuoriuscire dal follicolo ovarico e raggiungere la tuba; questo periodo di tempo viene definito come fase follicolare; i giorni nei quali si registra la massima fertilità sono quelli che precedono questa fase.
Il calcolo dell’ovulazione
Il concepimento può avvenire soltanto in alcuni giorni del ciclo mestruale; il picco della fertilità coincide con il giorno nel quale avviene l’ovulazione, ovvero quando una cellula uovo matura viene rilasciata dall’ovaio, raggiunge la tuba di Falloppio e può essere fecondata.
Il periodo in cui la donna è fertile è però più esteso in quanto la cellula uovo espulsa dall’ovaia è in grado di sopravvivere circa un giorno, mentre gli spermatozoi possono essere vitali per circa quattro giorni.
Si può quindi calcolare, perlomeno in linea di massima, che il periodo nel quale è possibile che avvenga la fecondazione inizi circa 4-5 giorni prima dell’ovulazione e termini circa un paio di giorni dopo.
Le probabilità di una gravidanza aumentano in modo significativo soprattutto nei due giorni che precedono l’ovulazione e nel giorno stesso in cui essa avviene. Al di fuori di questa finestra (la cosiddetta “finestra fertile”) il concepimento ha minori probabilità di successo.
Una volta avvenuta l’ovulazione, il ciclo mestruale viene completato dalla fase luteale (dal 16esimo al 28esimo giorno circa); è nel corso di questa fase che l’endometrio (la parete interna dell’utero) si prepara a ricevere l’ovulo nel caso in cui si verificasse il concepimento.
Nel caso in cui l’ovocita venga fecondato la cellula che ne risulta si divide e si impianta nell’endometrio trascorsi circa 3-4 giorni dal raggiungimento della cavità uterina; indicativamente una settimana dopo il rapporto sessuale.
Se non si ha concepimento, invece, a partire dal 28esimo giorno si avrà la comparsa delle mestruazioni.
Se si vuole imparare a gestire con dimestichezza il proprio ciclo mestruale in modo da individuare il giorno in cui avviene l’ovulazione, è consigliabile registrare ogni mese quando iniziano le mestruazioni (la durata del ciclo è quella che va dal primo giorno in cui si hanno le mestruazioni al giorno che precede l’inizio delle mestruazioni successive).
Nel caso in cui il ciclo mestruale si ripeta ogni 28 giorni (ciclo mestruale regolare), l’ovulazione si verificherà indicativamente il 14esimo giorno (e cioè 14 giorni prima delle mestruazioni successive) e la “finestra fertile” avrà inizio il decimo giorno.
Va però precisato che non esiste la certezza assoluta che le mestruazioni che seguiranno l’ovulazione si verificheranno davvero il 28esimo giorno del ciclo.
Se il ciclo mestruale dura di più o di meno dei canonici 28 giorni, si deve tenere conto che è la prima fase del ciclo (fase estrogenica) quella maggiormente variabile e che può subire oscillazioni, mentre la seconda fase (fase progestinica) è generalmente più stabile è ha di norma una durata di 14 giorni.
Comunque sia, anche se la durata del ciclo differisce da quella “canonica” (28 giorni), il periodo fertile si avrà sempre 14 prima dell’arrivo delle mestruazioni e nei 4-5 giorni che lo precedono.
Se, per esempio, il ciclo mestruale dura 33 giorni, l’ovulazione dovrebbe avvenire il 19esimo giorno dopo il termine delle mestruazioni; conseguentemente la finestra fertile avrà inizio il 15esimo giorno.
Nel caso di un ciclo più breve, supponiamo 20 giorni, l’ovulazione dovrebbe avvenire il sesto giorno e la finestra fertile dovrebbe avere inizio il secondo giorno.
Ricordiamo però, ancora una volta, che effettuare il calcolo dell’ovulazione basandosi sulla data in cui le mestruazioni sono comparse non dà certezze assolute, anche nel caso di donne che generalmente hanno un ciclo mestruale regolare; è infatti possibile che anche in questi soggetti l’ovulazione si verifichi in anticipo o in ritardo rispetto alla data attesa.
Segni e sintomi dell’ovulazione
In alcune donne l’ovulazione è di fatto asintomatica; in altre invece vi è la comparsa di numerosi sintomi; fra i più frequenti vanno ricordati una certa dolenza nella zona pelvica, dolori crampiformi nella zona addominale, sanguinamento vaginale di lieve entità, aumento del volume o della consistenza del seno e aumentato desiderio sessuale. Sono inoltre comuni, poco prima del verificarsi dell’ovulazione, modificazioni del muco cervicale. Su tali modificazioni è basato il cosiddetto metodo Billings, una metodica di regolazione della fertilità.

Il metodo della temperatura basale si basa sul fatto che la temperatura corporea della donna ha la tendenza a variare durante il ciclo mestruale; prima che si verifichi l’ovulazione.
Altri metodi per la pianificazione delle nascite
Oltre al già citato metodo Billings, fra le metodiche che si possono utilizzare per pianificare una gravidanza si ricordano il metodo della temperatura basale e i test per l’ovulazione; questi ultimi sono stick che mostrano quando la donna attraversa il proprio periodo fertile grazie alla misura dei livelli ormonali nelle urine.
Il test deve essere ripetuto per alcuni giorni, iniziando dalla data nella quale si ritiene più probabile che avvenga l’ovulazione; quando si ha il riscontro di un esito positivo, vuol dire che l’ormone luteinizzante ha raggiunto un’alta concentrazione e che ci si trova nel periodo di maggiore fertilità del ciclo mestruale.