I cioccolatini sono prodotti di pasticceria costituiti per la gran parte da cioccolato; altri ingredienti che sono utilizzati sono le mandorle, le nocciole, le noci, la frutta secca ecc.
Per certo, i cioccolatini rappresentano una delle più gustose produzioni dolciarie italiane, molto apprezzata anche all’estero, soprattutto se si considera che una buona parte della nostra produzione di cioccolato viene esportata (prevalentemente in Francia, Belgio, Paesi Bassi e Gran Bretagna, in cui prevale la produzione delle cosiddette praline con nocciole e mandorle ricoperte di cioccolato; negli ultimi anni, comunque anche la Cina è diventato un Paese importante per le nostre esportazioni in questo settore) e che la maggior parte di essa è costituita proprio dai cioccolatini, in particolar modo le specialità artigianali ripiene.
Il boom delle vendite dei cioccolatini si ha solitamente durante le festività (Pasqua e Natale i periodi commercialmente più sfruttati), tradizionali momenti in cui ci si lascia andare frequentemente ai “peccati di gola”, ma va precisato che il consumo di cioccolatini, così come del cioccolato in generale, è comunque molto elevato durante tutto l’anno.
Esistono diverse tipologie di cioccolatini sia per quel che riguarda la forma che il gusto e la ricetta, anche se la maggior parte di essi prevede l’utilizzo di nocciole, intere oppure in polvere, come nel caso dei mitici gianduiotti, storica ricetta di origine tipicamente piemontese a base della pasta gianduia, un mix di cacao, zucchero e polvere di nocciole piemontesi. I gianduiotti, peraltro, sono stati da tempo inseriti nell’elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali della regione Piemonte.

I cioccolatini sono un prodotto estremamente variabile a seconda dei marchi e della produzione artigianale o industriale
Cioccolatini: un prodotto molto calorico, ma appagante
È interessante notare che negli ultimi anni molte aziende hanno diversificato enormemente l’offerta di cioccolatini a tal punto che ognuno di essi ha un nome ben preciso che lo distingue da tutti gli altri come nei classici Bacio Perugina (un cioccolatino caratterizzato da una forma tondeggiante, ma irregolare farcito con gianduia e granella di nocciola e ricoperto da uno strato di cioccolato fondente), Pocket Coffee (la celeberrima pralina della Ferrero; si tratta di cioccolatini confezionati singolarmente e costituiti da un involucro di cioccolato al latte ripieno di caffè), Lindor, Mon Chéri (il celeberrimo cioccolatino della Ferrero il cui interno è costituito da una ciliegia bagnata nel liquore) e molti altri ancora.
Al cioccolato, che può essere fondente, al latte, bianco o gianduia a seconda degli ingredienti di base, vengono comunemente aggiunte, come detto in apertura di articolo, altre componenti, per esempio nocciole, noci, mandorle, pinoli, uvetta, arance candite, pistacchi, acquavite, liquori e ultimamente anche i cereali soffiati, dando così origine a prodotti dal gusto squisito.
Ovviamente, questo si riflette direttamente nei valori calorici di questi prodotti (in media 50-60 kcal per cioccolatino), generalmente molto elevati, ma da considerare nell’ottica dei limitati consumi individuali che se ne hanno. Il cioccolato non crea infatti quella sorta di sindrome da ciliegia (una tira l’altra) poiché è autolimitante, ossia estremamente appagante, sia dal punto di vista psico-sensoriale, sia perché con la sua dose lipidica calma la motilità gastrica e la sensazione di fame, dando quindi la sensazione di sazietà dopo alcuni assaggi.
In Italia esistono un’infinità di marche di cioccolatini, ma non tutte si trovano facilmente nei grandi supermercati italiani. Marche storiche (alcune presenti addirittura dal tardo Settecento) come Caffarel, Streglio, Baratti & Milano, Venchi o Peyrano conservano ancora il fascino dell’antica tradizione e commerciano i loro prodotti in luoghi di nicchia (un tempo questi prodotti erano destinati a una ristretta élite), non cedendo alla facile via della vendita (ma in certi casi anche della banalizzazione) della grande distribuzione.
Purtroppo, chi ha seguito questa strada si è trovato di fronte al grande problema dei costi che una grande produzione comporta e la soluzione adottata ha quasi sempre svantaggiato il consumatore, per lo meno quello consapevole e con una coscienza salutistica. Spesso i produttori di cioccolatini ricorrono a sostanze di scarsa qualità come oli di seconda scelta (olio di palma, olio di cocco ecc.); inoltre in molte confezioni regalo c’è anche poca trasparenza non riportando l’etichetta nutrizionale.