L’osservatorio della pubblicità è una guida all’acquisto piuttosto che una segnalazione dei prodotti dalla pubblicità ingannevole. Ecco le avvertenze da seguire per non cadere vittima di pubblicità ottimistiche.
Osservatorio della pubblicità – Attenzione a…
Attenzione a chi si professa genuino – Molti produttori usano slogan molto accattivanti: “Mangia sano e vivi meglio”, “Riscopriti genuino”, ora “Scegli un mondo genuino”. Il marketing di queste aziende sembra sempre in fibrillazione… Ma che genuinità c’è in prodotti che usano grasso vegetale di palma raffinato, un prodotto ottenuto industrialmente (e una volta era ancora peggio, visto che usavano margarina)?
Avvertenza: non fidarsi mai del prodotto genuino (della nonna…) e leggere sempre l’etichetta nutrizionale. Se scoprite qualcosa che genuino non è (margarina, grassi vegetali idrogenati, grassi vegetali, conservanti, aromi ecc.), punite il produttore cambiando marca.
Attenzione a chi usa alimenti arricchiti – Spesso l’arricchimento con sostanze utili alla salute è fatto su un prodotto impoverito o addirittura dubbio. Caso classico quello della margarina Vallé Allégée. Incredibile trovata pubblicitaria: quando ormai la margarina è vista come uno dei nemici del cuore, aggiungiamoci gli omega 3 e vediamo di rivalutarla. Quanti sanno che gli omega 3 sono degradabili già a basse temperature e che consumandoli con un prodotto destinato all’impiego in cotture sopra i 100 °C è il miglior modo di perderne ogni vantaggio (in compenso restano gli svantaggi della margarina)?
Avvertenza: valutate prima il prodotto senza arricchimenti; se non è valido, scartatelo a prescindere da cosa aggiunge.
Attenzione ai conservanti e agli additivi sospetti – Esistono categorie di prodotti (salumi, carni in scatola ecc.) che sono ad altissimo rischio conservanti. Caso classico la carne Simmenthal, prodotto conservato con nitriti. Attenzione anche a chi esalta l’assenza di un prodotto veniale (prodotto senza polifosfati aggiunti!), salvo poi tacere un peccato mortale (salume con nitriti).
Avvertenza: leggete l’etichetta nutrizionale. In presenza di nitriti (E249, E250) e/o glutammato, lasciate perdere.
Attenzione ai cibi che si dichiarano light (leggeri) – Un cibo non è light se lo dice la pubblicità, è light se ha poche calorie. Giocando sull’equivoco che solo i grassi (o gli zuccheri) fanno ingrassare, alcuni cibi si definiscono light eliminando i grassi (o gli zuccheri), ma sono poi del tutto caloricamente equivalenti alle rispettive versioni non light.
Avvertenza: controllate le calorie del cibo light rispetto al cibo normale. Se il risparmio non è notevole, preferite il cibo al naturale. Non si devono valutare le calorie per porzione, ma quelle per ogni 100 g. Il trucco di avere miniporzioni rende light anche il cibo ipercalorico!
Attenzione ai cibi camaleonte – Alcune aziende entrano nel mercato con prodotti di alta qualità, salvo poi abbassarla nel tempo. Pertanto controllate sempre l’etichetta nutrizionale, non fidatevi di un giudizio magari vecchio di uno o due anni. Esempio classico diversi sughi per pasta, inizialmente con solo olio extravergine d’oliva e poi a poco a poco scivolati verso l’impiego di olio di girasole.
Attenzione ai cibi che utilizzano le calorie per porzione – Parlare di poche calorie per porzione quando poi la porzione è minuscola è un trucco molto usato per far credere che il prodotto sia leggero.
Avvertenza: per confrontare i cibi, riferitevi sempre alle calorie per 100 g, mai a quelle della porzione.
Attenzione ai cibi che si dichiarano dietetici – Non è affatto vero che siano migliori degli altri. Un vero prodotto dietetico (per esempio gli alimenti senza glutine) si rivolge a classi di persone che hanno un problema. Per chi non ha il problema di riferimento, il prodotto va valutato per quello che è realmente.
Avvertenza: non fatevi impressionare dall’aggettivo e leggete l’etichetta!

L’etichettatura alimentare ha lo scopo sia di promuovere il prodotto sia soprattutto di garantire la sicurezza alimentare e la salute del consumatore.
Attenzione ai cibi che si dichiarano biologici – La qualità dei prodotti biologici può essere superiore alla media, ma la semplice caratteristica di biologicità non è condizione sufficiente di salubrità: il prodotto può essere per esempio ipercalorico o seguire dettami alimentari non da tutti condivisi. Per esempio l’impiego di olio di girasole spremuto a freddo, visto il basso punto di fumo di tale olio, sembra del tutto ingiustificato in prodotti da forno. Come pure appare ingiustificata la generica dizione di “grasso vegetale da agricoltura biologica”.
Avvertenza: non fatevi impressionare dall’aggettivo e leggete l’etichetta!
Attenzione ai prodotti che aiuterebbero la nostra salute – Si tratta di valutare il reale aiuto che viene dato contro l’illusione che il consumatore ha di mangiare un prodotto appetibile e che lo aiuterebbe a stare meglio.
Esempi classici sono i biscotti travestiti da corn flakes, generalmente sono ipercalorici, almeno il 30% di calorie in più rispetto a veri corn flakes. La pubblicità vuole illudere che si possano consumare prodotti con pezzi di cioccolato e risparmiare molte calorie, assumendo contemporaneamente molte fibre. Nei corn flakes con oltre 350 kcal/100 g di fibre ce ne sono poche.
Avvertenza: cercate di capire cosa ci sarebbe di salutistico nel prodotto proposto, poi andate a verificare se l’affermazione è corretta (non si basa cioè su ricerche mai confermate) e se quantitativamente il cibo mantiene ciò che promette.
Attenzione ai prodotti che esaltano il gusto – Torte, gelati, piatti pronti surgelati ecc. spesso sono il ricettacolo di ingredienti veramente scadenti. Il gusto non è sinonimo di salute. Pensate a come un cane divora avidamente il suo cibo per cani (che difficilmente è di eccelsa qualità salutistica).
Avvertenza: come per i cibi che si professano genuini, leggete l’etichetta!
Attenzione ai cibi che si basano sulla demonizzazione di una sostanza – È il caso del sodio nelle acque minerali o del colesterolo in certi cibi. Spesso sono solo strategie di facciata, per far colpo su chi ha o pensa di avere il problema. Risparmiare il sodio scegliendo un’acqua minerale senza sodio è come sperare di diventare ricchi risparmiando un euro al giorno.
Avvertenza: se non conoscete i numeri del problema, non lasciatevi attrarre da promesse salutistiche. Studiate i numeri e vedete se c’è veramente un vantaggio nello scegliere il prodotto proposto.
Attenzione alle televendite – Nelle televendite i prodotti del benessere vengono spesso venduti con grande enfasi, esaltando o inventando i loro benefici.