La fosfatidilcolina è un fosfolipide costituito da acidi grassi, glicerolo e colina, un precursore dell’acetilcolina; essa è abbondantemente presente in natura; tra gli alimenti ricchi di fosfafatidilcolina ricordiamo la lecitina di soia, il tuorlo d’uovo e il fegato.
Nell’organismo umano è presente in quanto componente fondamentale della membrana plasmatica; il suo ruolo principale è quello di regolare la permeabilità e la fluidità di tale membrana.
È una sostanza che viene utilizzata largamente nell’industria alimentare grazie alle sue proprietà emulsionanti (i prodotti emulsionanti rendono miscelabili tra loro sostanze che normalmente non lo sono). Altri impieghi della fosfatidilcolina sono quelli relativi ai settori salutistico ed estetico.
Sotto forma di integratore alimentare, la fosfatidilcolina viene consigliata sia per il trattamento delle ipercolesterolemie sia per quello delle ipertrigliceridemie; altre indicazioni sono il miglioramento della funzionalità epatica e il trattamento del surmenage psicofisico (questo ultimo punto sembra peccare di eccessivo ottimismo). I dosaggi consigliati per questo tipo di integrazione variano dai 400 agli 800 mg giornalieri.
In ambito estetico l’utilizzo principale è quello del trattamento dell’adiposità localizzata: a tale scopo la fosfatidilcolina viene iniettata nel tessuto adiposo tramite aghi molti sottili; ciò permette la solubilizzazione dei lipidi e la conseguente riduzione del volume degli adipociti. Questo metodo viene generalmente utilizzato per la rimozione di quelle adiposità localizzate che resistono agli interventi di tipo dietetico e comportamentale.

Integratori a base di fosfatidilcolina; la sostanza fu isolata nel 1850 da Maurice Gobley dal tuorlo d’uovo.
Effetti dimostrati
La fosfatidilcolina ha mostrato una certa efficacia nella protezione dei danni ossidativi a carico delle cellule e nel miglioramento della funzionalità epatica.
L’integrazione permette di compensare la diminuzione dei valori sierici di colina e lecitina provocata dall’assunzione di farmaci a base di acido nicotinico e nicotinamide utilizzati per la riduzione del quadro lipidico ematico.
Fosfatidilcolina: effetti collaterali e controindicazioni
In alcuni casi la somministrazione può causare disturbi gastrointestinali, nausea, vomito, aumento della salivazione e vertigini.
Dose efficace
Chi decide di ricorrere all’integrazione con fosfatidilcolina non dovrebbe superare la dose di 1 g al giorno. I dosaggi dovrebbero essere comunque stabiliti dallo specialista.
A chi serve la fosfatidilcolina
La fosfatidilcolina può essere utilizzata in alternativa alla colina da coloro che necessitano dell’integrazione di quest’ultima. In questi casi l’integrazione e il dosaggio devono essere consigliati dal medico.