Trattiamo di dimagrimento ed estetica perché molti lettori ci hanno chiesto di affrontare quelli che sono i reali problemi estetici del dimagrimento, come il rilassamento cutaneo e le smagliature. Ricordiamo, intanto, che non sono reali i presunti problemi derivanti dall’avere un corpo magro, problemi enfatizzati da quella parte della popolazione che magra non è e che si rifà a canoni del passato (sull’argomento leggere l’articolo Magri (e forti) è bello).
In presenza di un dimagrimento che arriva al (o supera il) 15% del proprio peso corporeo si possono manifestare inestetismi dovuti al rilassamento cutaneo. Il 15% si può considerare il punto di ritorno (quindi reversibile) della pelle, oltre il quale non riesce più ad adattarsi al nuovo fisico, ma resta un po’ “innamorata” del vecchio. Pieghe e smagliature sono all’ordine del giorno dell’obeso che dimagrisce e per alcuni possono costituire un problema psicologico notevole.
Occorre subito dire che
i risultati sono tanto migliori quanto prima si interviene.
Per esempio, in smagliature fresche la mesoterapia ad aminoacidi dà buoni risultati che decrescono quanto più le smagliature sono “antiche”.
Dimagrimento ed estetica: le principali tecniche di intervento
Creme – Semplice: non funzionano.
Riempimento – Il riempimento funziona, ma i suoi risultati sono limitati ad addome e glutei. Si tratta di aiutare la normale reversibilità della pelle colmando quella frazione irreversibile che esiste nei grandi dimagrimenti. Il riempimento è di due tipi, attivo o passivo. Quello attivo è la sostituzione di parte del grasso con muscolo e quindi è fondamentale l’attività fisica; poiché i muscoli trattengono più acqua del grasso e si volumizzano meglio con pochi sforzi è possibile riempire un addome poco tonico. Inoltre, a differenza del grasso (la cui localizzazione non è eliminabile se non in presenza di un dimagrimento complessivo notevole), è possibile la localizzazione dell’incremento muscolare. Un ottimo piano di allenamento in palestra può dare risultati veramente interessanti. Il riempimento passivo è il lipofilling, che sfrutta l’abilità del chirurgo per inserire in punti opportuni grasso del paziente, rimodellando glutei e addome. Logicamente poco sensato, visto che il grasso è stato tanto faticosamente eliminato, ottiene comunque discreti risultati.
Macchine rassodanti – Per esempio, il Thermage che è una specie di laser che manda impulsi al collagene. Molto costoso.

Seduta di Thermage
Chirurgia estetica – Nel caso di smagliature esistono diverse tecniche di microchirurgia (Trilix, laser ad anidride carbonica ecc.). Più complesso il discorso sul rilassamento cutaneo; importante soprattutto per l’addome, l’intervento chirurgico passa attraverso una via tradizionale (dermolipectomia) e una più moderna (microlifting). I risultati sono ottimi e le cicatrici praticamente invisibili.
Con la dermolipectomia si praticano due incisioni (dal pube alle spine iliache e sopra l’ombelico) e uno scollamento cutaneo operato sopra l’ombelico. Si asporta la cute in eccesso e, se necessario, vengono modellati anche i muscoli. L’anestesia è peridurale con sedazione, i risultati sono duraturi nel tempo. In genere per velocizzare la guarigione dei tessuti viene consigliato un linfodrenaggio manuale dell’addome e l’uso di pancere contenitive per circa 60 giorni.