La dieta Plank è un regime alimentare orientato al dimagrimento. Infatti, promette di far perdere 9 kg in due settimane (rientra quindi nella vasta categoria delle cosiddette diete lampo).
Come la maggior parte di queste proposte, anche la dieta Plank è iperproteica (è molto incentrata sulle proteine di origine animale) e ipocalorica. Non prevede un mantenimento perché, secondo i suoi fautori, indurrebbe delle modifiche al metabolismo che farebbero sì che il peso rimanga costante per almeno tre anni.
Cibi permessi e cibi vietati
La dieta Plank vieta l’impiego di zucchero, alcol e bevande gasate (acqua gasata compresa); banditi anche i grassi vegetali e ogni sostituzione dei cibi proposti.
Non c’è nessun accenno al peso degli alimenti (cioè alle porzioni) e non è associato nessun programma di attività fisica.
Sono promossi cibi di origine animale (per questo è molto diffusa negli USA, dove gli alimenti provenienti dalla carne sono molto diffusi nella popolazione).
Dieta Plank – Menu
Come vedremo, la dieta Plank ha un menu molto monotono; in effetti, non si basa su regole o principi nutrizionali, ma è semplicemente un classico elenco di colazione-pranzo-cena da seguire alla lettera per due settimane. La sua popolarità è dovuta al fatto che è molto semplice da realizzare: basta limitarsi a mangiare quanto specificato nel programma. Quest’ultimo, a sua volta, è ridotto al minimo: colazione solo con caffè o tè non zuccherati e, alcuni giorni, tre fette biscottate o un panino.
Pranzo e cena sono costituiti da un solo piatto. Gli alimenti non sono pesati e le indicazioni sono molto generiche (del tipo pollo alla griglia o prosciutto quanto basta). Sono banditi pane, pasta, grissini e cracker, alcolici, bibite. I piatti a pranzo e cena sono prevalentemente proteici (carne alla griglia, uova sode, pesce lesso). L’uso dei grassi non è quantificato, anche se si consiglia di condire tutto con moderazione. Nella dieta Plank la frutta è prevista solo una volta alla settimana, mentre la sera della domenica è a piacere. Analizzando il menu sotto riportato si vede che è molto ripetitivo e spartano.
Primo giorno
- Colazione: caffè non zuccherato.
- Pranzo: due uova sode e spinaci non troppo salati.
- Cena: una bistecca grande alla griglia o, in alternativa, tre bistecche di manzo fritte, insalata e sedano.
Secondo giorno
- Colazione: caffè non zuccherato e un po’ di pane.
- Pranzo: una bistecca, insalata e qualsiasi tipo di frutta.
- Cena: prosciutto cotto quanto basta.
Terzo giorno
- Colazione: caffè non zuccherato e un po’ di pane.
- Pranzo: due uova sode, insalata e pomodori.
- Cena: prosciutto cotto e insalata.
Quarto giorno
- Colazione: caffè non zuccherato e un po’ di pane.
- Pranzo: un uovo, carote crude o bollite, formaggio svizzero.
- Cena: la frutta che desiderate e uno yogurt.
Quinto giorno
- Colazione: carote, limone e caffè nero.
- Pranzo: pesce al vapore e pomodori.
- Cena: una bistecca con contorno di insalata.
Sesto giorno
- Colazione: caffè non zuccherato e un po’ di pane.
- Pranzo: pollo alla griglia.
- Cena: 2 uova sode, carote.
Settimo giorno
- Colazione: tè con succo di limone.
- Pranzo: una bistecca alla griglia, qualsiasi tipo di frutta.
- Cena: a piacere.

La dieta Plank ha un menu molto monotono; in effetti, non si basa su regole o principi nutrizionali, ma è semplicemente un classico elenco di colazione-pranzo-cena da seguire alla lettera per due settimane.
Cosa promette la dieta Plank?
Le promesse della dieta Plank sono le più disparate, fino a 9 kg di meno in due settimane: è una “dieta d’urto” che, come abbiamo anticipato, non prevede alcuna fase di mantenimento. Visto il regime altamente restrittivo della dieta, generalmente i kg persi, nonostante le promesse, vengono generalmente ripresi nel giro di poco tempo.
Dieta Plank – Funziona? Le controindicazioni
La dieta Plank funziona? Se ci limitiamo a osservare la questione dal solo punto di vista del peso, se il menu viene seguito alla lettera, la risposta alla domanda è: potrebbe funzionare. Ma la domanda vera che dobbiamo porci è: a quale prezzo funziona?
La dieta Plank, infatti, ha solo aspetti negativi e solo chi non ha una educazione alimentare può pensare di seguirla per ottenere risultati duraturi. La promessa che non serve il mantenimento (impossibile peraltro ripeterla per lunghi periodi) è completamente priva di fondamento scientifico.
Pur essendo priva di un qualche tentativo di misurare il peso degli alimenti e le calorie, ed essendo così generica da impedire un calcolo almeno approssimato della ripartizione di macronutrienti, si può comunque dedurre che l’apporto dei carboidrati sia ridotto veramente al minimo, essendo esclusivamente a base di cibi come carne, uova e pesce.

Chi è attento alla propria salute boccia senza appello la dieta Plank perché una buona educazione alimentare fa preferire ciò che diventa uno stile di vita, non ciò che è un dovere per raggiungere un risultato temporaneo (make it a lifestyle not a duty)
Essendo fortemente sbilanciata verso le proteine, anche solo due settimane di dieta Plank sottopongono il corpo a uno stress non indifferente (come del resto accade con tutte le diete che inducono chetosi), in particolare fegato e reni.
Altri punti critici della dieta Plank sono lo scarso apporto di fibre e micronutrienti, la colazione ridotta al minimo, la concessione di una cena a settimana in cui è lecito mangiare qualunque cosa, insomma, sono presenti tutte le negazioni dei principi basilari di una corretta e moderna alimentazione.
L’esercizio fisico, peraltro, non è assolutamente considerato nel regime dietetico. Questo può attrarre tutti coloro che “odiano” muoversi, ma rivela anche che la dieta Plank è solo una scorciatoia dove si ottengono risultati solo temporanei.
La prova più evidente che la dieta Plank non ha nessun fondamento scientifico (ma si basa solo sulle privazioni, vedasi l’articolo Come si crea una moda alimentare) sta proprio nella promessa: 9 kg in due settimane, ma un conto sono 9 kg su un omone di 120 kg e un conto lo sono su una donna alta 150 cm con un peso di 60 kg. Non a caso, i maggiori risultati la dieta Plank li ottiene su soggetti in forte sovrappeso od obesi.
Dieta Plank – Il nostro test
Abbiamo sottoposto 12 soggetti di sesso femminile completamente sedentari, con un IMC medio di 24 (esempio: una donna alta 160 cm e pesante 61,5 kg), quindi con qualche chilo di sovrappeso rispetto a quanto desiderato dalle partecipanti al test. Morale: dopo due settimane il dimagrimento medio è stato di 1,5 kg. A tre mesi dalla cessazione della dieta il peso medio era aumentato di 0,8 kg. Ne valeva la pena?
La dieta Plank è quindi una proposta alimentare da dimenticare, fortemente sbilanciata, che trasmette messaggi errati, contrari ai moderni principi di una sana alimentazione per un corretto stile di vita.
Dieta Plank – Il nome
La dieta Plank è talvolta detta dieta Planck e ciò ha fatto sì che venisse messa in relazione, con la prestigiosa Max Planck Society, un’organizzazione dedita alla ricerca con più di 80 sedi (denominate Max Planck Institute) in Germania e in molti altri Paesi europei.
Questa società si dedica al progresso delle scienze e prende il nome dal tedesco Max Karl Ernst Ludwig Planck (1858-1947), padre della moderna fisica quantistica. Alcuni istituti di questa società si occupano anche di ricerca nei campi degli alimenti e delle biotecnologie, ma nessuno di essi ha mai messo a punto una dieta. L’accostamento tra la dieta Plank e i vari Max Planck Institute è quindi puramente arbitrario.
Dieta Plank – Opinioni
Dopo un periodo di declino, sembra che la dieta Plank stia riacquisendo una certa fama; questo spiega perché sono in molto coloro che ricercano in Rete le opinioni su questo regime alimentare. Come spesso accade quando si parla di proposte alimentari, anche per quanto riguarda la dieta Plank le opinioni sono discordi, ma nei siti di una certa serietà, i giudizi sono, come il nostro, molto negativi.