La dieta per l’aterosclerosi: esiste? O è un falso problema? Innanzitutto chiariamo una cosa: l’alimentazione è solo uno dei tanti fattori esogeni implicati nel problema aterosclerosi (gli altri sono le sostanze tossiche, lo stress e la sedentarietà ecc.).
L’arma migliore per combattere il fenomeno dell’aterosclerosi è un corretto stile di vita. Non esiste quindi una specifica dieta anti-aterosclerosi; l’importante è adottare un regime dietetico equilibrato.
È quindi molto meglio, prima di “impazzire” con l’esclusione di tutta una serie di alimenti “pericolosi”, costruirsi un’educazione alimentare che ci permetta di nutrirci in modo sano senza costringerci a rinunce che alla lunga finirebbero solo per stancarci. Cosa fare allora?
Passo fondamentale: essere magri e forti. Come ormai ribadiamo da tempo, in un corpo forte il vincolo del sovrappeso è di per sé sufficiente a limitare qualsiasi posizione scorretta dal punto di vista salutistico. Ma qual è la vera magrezza? La dieta italiana ha fissato dei limiti di sovrappeso definendo delle tabelle di magrezza più moderne e realistiche di quelle, ormai obsolete, fissate dall’OMS.
Tali limiti impongono di per sé una riduzione di determinati alimenti (burro, olio e zucchero) che devono per forza di cose essere usati con moderazione.
Un limite deciso viene anche imposto al consumo di bevande alcoliche e superalcoliche (si vedano a tal proposito i nostri articoli Vino, Indice alcolico, L’OMS contro il vino).
È inoltre importante una certa moderazione nel consumo del sale (per approfondire tale argomento è possibile consultare i nostri articoli Disintossicarsi dal salato, La dieta iposodica, I sali dietetici).
Cibi sì e cibi no: inutile demonizzare. Le uniche esclusioni alimentari previste dalla dieta italiana riguardano gli alimenti che contengono grassi trans come, per esempio, la margarina e grassi e oli parzialmente o totalmente idrogenati). Una strategia interessante è quella includere nella dieta tutti quegli alimenti che hanno un alto indice di sazietà come per esempio la frutta e la verdura.
I macronutrienti: quale ripartizione? Presto detto:
carboidrati: minimo 45%, proteine: minimo 15%, grassi: minimo 25%. Il restante 15% deve essere personalizzato in base al grado di sedentarietà del soggetto.
E gli omega 3? – Quando si parla di aterosclerosi e del suo rapporto con la dieta, inevitabilmente si finisce a parlare di omega 3. Quanto sono importanti? È necessaria un’integrazione oppure è possibile assicurare al nostro organismo un loro corretto apporto attraverso opportune scelte alimentari? A queste e altre domande troverete risposta consultando i nostri articoli Omega 3 e Acidi grassi essenziali.

L’aterosclerosi è una seria condizione patologica a carico delle pareti interne arteriose.
Non solo dieta: una piccola guida per un corretto stile di vita
Ricapitolando: ha poco senso parlare di dieta per l’aterosclerosi se non si inquadra il problema in un contesto più generale. A poco o nulla serve stilare elenchi di cibi buoni e cibi cattivi se il nostro stile di vita è pessimo. Il nostro traguardo deve quindi essere quello di un buon stile di vita. Vogliamo quindi fornire un breve elenco di articoli che possono aiutare a centrare tale scopo.