Cibi che fanno ingrassare è una locuzione poco scientifica, ma molto usata da chi cerca scorciatoie per dimagrire. Altrettanto usata è “cibi che non fanno ingrassare”, forse nella speranza di poter mangiare quanto si vuole senza mettere su chili semplicemente scegliendo cibi corretti.
In realtà, il discorso non è qualitativo, ma è sempre quantitativo; ogni cibo apporta calorie che dipendono dalla sua densità calorica (le calorie per 100 g) e dalla quantità assunta. Quindi 100 g di un cibo che ha una densità calorica di 400 kcal/100 g (brevemente, 400 alb) fa ingrassare come 400 g di un altro cibo che ha una densità calorica di soli 100 alb. Certo, nella dietologia ci sono voci che dicono che non contano solo le calorie, ma sono puntualmente smentite dalla realtà, almeno nella vera lotta al sovrappeso e non semplicemente nel chilo in più chilo in meno.
Cibi che fanno ingrassare vuol dire cibi che:
- sono piuttosto calorici
- non riescono a placare sufficientemente lo stimolo della fame.
Lo stimolo della fame
Molte diete falliscono perché il soggetto non riesce a gestire lo stimolo della fame. Il risultato del fallimento è che ci si convince che:
non è possibile seguire una dieta senza morire di fame.
Non è vero! Alla base di questa convinzione c’è un errore di fondo:
i cibi vengono valutati solo dal punto di vista calorico e non dal punto di vista dell’appetibilità e soprattutto della sazietà.
Chi fosse interessato a un’analisi teorica del problema può consultare gli articoli sull’indice di appetibilità e sull’indice di sazietà. Chi invece fosse interessato alla concretezza, ricordando che la dieta italiana non demonizza nessun cibo, si può affermare che esistono “cibi che fanno ingrassare” (o, più precisamente, che favoriscono il sovrappeso) perché sono poco efficienti in una dieta. Efficienti significa che tolgono lo stimolo della fame senza apportare molte calorie. Limitandoci a un esempio, si consideri un soggetto che ha appena cenato normalmente, rispettando i vincoli imposti dalla dieta. Non riuscendo a resistere agli stimoli della fame, si concede uno spuntino davanti alla televisione. Può scegliere fra:
- 100 g di noccioline americane
- 50 g di panna montata fresca
- 400 g di mele (due)
- una fetta di crostata (100 g).
Dopo un’ora dallo spuntino misura la sua fame e scopre che la soluzione 1) è quella che meno ha tolto lo stimolo della fame. In ordine crescente di efficacia seguono 4), 3) e 2). Gli verrà il dubbio che la soluzione 2) (quella più saziante) sia anche quella più calorica. Con grande sorpresa scopre che la soluzione 1) apporta 600 kcal, la 2) 140, la 3) 160 e la 4) 400 circa. Risultato dell’esperimento: le arachidi sono un cibo con ottime proprietà, ma da non inserirsi assolutamente in una dieta ipocalorica!
I cibi che fanno ingrassare (poco efficienti) – Elenco
Ricordando che per efficienza intendiamo il rapporto fra sazietà e calorie apportate, ecco un elenco di cibi poco efficienti:
- Biscotti
- Arachidi, noci, nocciole
- Burro
- Cioccolato
- Dolci
- Grana
- Grissini e cracker
- Lardo
- Liquori
- Maionese
- Popcorn
- Mozzarella
- Salumi grassi
- Uva.
Da notare che nell’elenco sono compresi anche alimenti “insospettabili” come l’uva o la mozzarella; provate 100 g di mozzarella contro 100 g di formaggio fresco light (tipo Philadelphia light) con 30 g di pane e scoprirete cosa significa “cibo efficiente”.

Si può affermare che esistono “cibi che fanno ingrassare” (o, più precisamente, che favoriscono il sovrappeso) perché sono poco efficienti in una dieta